09 marzo 2008

L'eccezione che diventa la regola

Joseph Ratzinger nel corso dell'omelia di ieri al centro giovanile internazionale San Lorenzo:
«L’uomo è sempre uomo con tutta la sua dignità anche se in stato di coma, anche se embrione».
Ineccepibile, non c'è che dire. Sta di fatto, però, che allo scrivente risulta l'esistenza di qualche eccezione: gli omosessuali, tanto per cominciare, e anche i divorziati, ci mancherebbe altro; senza dimenticare le persone sterili e le donne che abortiscono, naturalmente, per non parlare di quelle che prendono la pillola, e tanto per tagliare la testa al toro tutte le donne, suvvia, così non ci si pensa più. Che altro? Ah, sì, gli atei, ovviamente, e poi i comunisti, gli iluministi, i relativisti, i malati che non ne possono più, gli scienziati e un bel mucchio di politici. Infine (abbiate pazienza, ci siamo quasi) tutti quelli che non sono cristiani, gli onanisti, i giornalisti e i conviventi.
Ciò premesso, mi punge vaghezza che le agenzie, nel riportare la dichiarazione del Papa, abbiano commesso un grossolano errore di stampa; la frase corretta, in effetti, avrebbe dovuto essere:
«L’uomo è sempre uomo con tutta la sua dignità solo se in stato di coma o se embrione».
Tutti gli altri, evidentemente, scassano troppo il cazzo per essere presi in considerazione.

5 commenti:

  1. Il coma e lo stato embrionale sono evidentemente le unici momenti in cui l'uomo non può peccare.

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  2. Straordinario il commento di lascar. Sottoscrivo e approvo.
    V

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  3. La chiesa ha un pessimo rapporto con l'autodeterminazione dell'individuo. In questo senso, embrioni e persone in coma sono i fedeli perfetti....

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  4. Stai facendo un post meglio dell'altro.

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  5. COMPLIMENTI!!! Un post eccezionale.

    Ciao.

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