20 marzo 2008

Sì, così, ancora

La donna nella foto si chiamava Chantal Sébire.
Era affetta da un neuroblastoma che l'aveva completamente sfigurata e le procurava dolori atroci.
Chantal non aveva alcun mezzo farmacologico per alleviare quelle sofferenze: era allergica alla morfina.
Aveva chiesto di morire dolcemente e di porre fine alla sua agonia.
Aveva perfino trovato un medico disposto a farlo.
I giudici, naturalmente, glielo avevano negato.
Chantal è morta ieri mattina, a casa, circondata dai suoi tre figli.
Le autorità parlano di "cause non ancora accertate", ma è chiaro come il sole che si è trattato di un suicidio.
I soliti zeloti, da domani, avranno un'infelice in meno a cui poter imporre la loro carità pelosa.
Si consoleranno, questi crociati, potendo blaterare ancora una volta che loro non c'entrano.
Fosse stato per loro, avrebbero continuato a torturarla fino all'ultimo respiro.
D'altra parte, il vero segreto del piacere sta tutto nel saper prolungare i preliminari.

4 commenti:

  1. Le negherenno esequie religiose?

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  2. Qualche giorno fa un servizio del telegiornale (non ricordo quale, ma non ha molta importanza) è riuscito a ricostruire la storia senza menzionare il fatto che Chantal soffrisse atrocemente. Alla fine del servizio, si aveva l'impressione che volesse l'eutanasia unicamente perché sfigurata dalla malattia (fatto che, a mio avviso, potrebbe anche costituire una motivazione accettabile).
    Ma questa è l'Italia: dopo "bimbo abortito per un reality show" ci sarà "donna si uccide perché brutta". Poveri noi!

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  3. Il parallelo che fai tra la sofferenza e il piacere sessuale è molto azzeccato e pertinente. Il cattolico si accosta al dolore in maniera morbosa. Ecco perché poi li trovi mentre venerano salme in decomposizione.

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  4. Ho letto la notizia prima qui:
    http://famigliafantasma.freewordpress.it/2008/03/20/solidarieta-a-chantal-e-ai-suoi-figli/

    Ho provato una ferita immensa. Crte persone prima di parlare dovrebbero triturarsi la lingua nel minipimer...

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