15 dicembre 2008
Lorenzo, simpatico rompiscatole [di Poverobucharin]
Lorenzo Milani mi ha sempre fatto simpatia, ma è la simpatia che si può provare nei confronti di un amico fidato ma un po' stronzo, uno di quelli che prenderesti a pugni e abbracceresti con la stessa passione.
Sì, perché Milani è il rappresentante di un cirstianesimo cazzone e cazzuto.
Cazzone, perché per giustificare una presunta compatibilità fra cristianesimo e democrazia, arriva a fare dire a Paolo di Tarso che bisogna ubbidire al padrone anche se cattivo, ma non se ordina cose cattive (salto mortale con doppio avvitamento).
Cazzone, perché avvicinandosi al pensiero socialista e a quello democratico trascura completamente quello liberale, approdando così ad una concezione assoluta della verità, un po' indigesta per chi si fida del meccanismo popperiano di falsificazione.
Cazzone perché trascurava la dimensione ludica dell'apprendimento.
Cazzuto perché era arrivato ad un concetto di laicità delle istituzioni che possiamo benissimo sottoscrivere.
Cazzuto per le critiche al concetto di autorità, anche se richiò concretamente l'eresia (e da eretico mi sarebbe stato ancora più simpatico.
Cazzuto perché, seppure per vie traverse, delinea un concetto di persona che con un po' di sforzo si può intendere come individuo.
Mi piace dunque il cristianesimo di Milani? No, ma mi sta simpatico chi rompe le palle, e lui in questo era maestro.
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