19 dicembre 2008
Pronto?
«Pronto?»
«Sì, pronto, sono io».
«Gesù, ma lo sai che ore sono?
«Lascia perdere Gesù e non rompere, con quello che ti pago ci manca solo che ti lamenti dell'orario».
«No, figurati, è che...»
«Piantala, che non ho tempo da perdere, e stammi a sentire piuttosto».
«Va bene, va bene. Che succede?»
«Succede che questa faccenda dell'ingerenza mi ha rotto il cazzo, ecco che succede».
«Ma scusa, alle tre di notte ti viene in mente l'ingerenza?»
«Embè? Io non dormo. Io penso, vigilo! E te, scusa se te lo dico, dovresti fare altrettanto».
«No, per carità, l'argomento è importante, ma insomma, a quest'ora, eppoi su quel fronte ci si difende bene, dai...»
«Ci si difende bene un cazzo! Quali sarebbero gli argomenti, sentiamo?»
«Be', il discorso sulla laicità, hai presente? Cioè, la vera laicità non esclude la religione, anzi al contrario...»
«Sì, sì, ho capito. Filosofia, comunque, e per giunta roba vecchia...»
«Ah, e poi il discorso delle radici cristiane. Cioè, il cristianesimo come fattore decisivo per lo sviluppo dell'occidente...»
«Ma smettila, e vergognati! A me le vieni a raccontare, le radici cristiane? Le ho tirate fuori io, le radici cristiane, è un mio cavallo di battaglia, e adesso le vieni a snocciolare a me come se non le conoscessi? Non ci si crede, guarda».
«Scusa...»
«E ti pareva, che non ti scusavi? Ma basta, una buona volta, con queste scuse! Alla tua età, poi... Qua idee, servono, non scuse, hai capito? Idee!»
«Ma...»
«E se non me le faccio venire io, le idee, non se le fa venire nessuno!»
«Sì, cioè no...»
«Insomma, basta. Sei uno su cui non si può fare affidamento, ormai è chiaro. Per cui vedi almeno di chiudere quella boccaccia e ascoltarmi, e già che ci sei prendi due appunti».
«Va bene».
«Ecco, l'ingerenza, dicevamo».
«Sì».
«Insomma, non se ne può più di questa storia. E questi insistono. E le solite stronzate non bastano più. Ci vuole qualcosa di eclatante, spettacolare, insomma bisogna rivoltare la frittata di brutto».
«In che senso, scusa?»
«Nel senso che loro ci accusano di ingerenza nella vita pubblica, no?»
«Be', grosso modo sì».
«Ecco, e noi allora contrattacchiamo: accusiamo loro di ingerenza nella vita privata!»
«Ma loro chi?»
«Loro, cioè lo Stato. Ecco, lo Stato si ingerisce nella vita privata dei cittadini! E' perfetto!
«Ma...»
«Ma cosa?»
«Ahahah, ma è ridicolo! Chi vuoi che se la beva?»
«Se la bevono, dai retta, se la bevono... Anzi è una novità, ragion per cui avrà un successone!»
«Mmm non lo so, è un po' inverosimile...»
«Certo che lo è. Anzi, meglio che lo sia. E siccome è inverosimile, sai che facciamo?»
«No».
«La facciamo diventare ancora più inverosimile. Troviamo uno slogan, un motto, anzi meglio una parola, una cosa ricercata, che faccia notizia... Una cosa tipo...»
«...tipo "statolatria"?»
«Perché no? Suona bene: statolatria».
«Ahahaha, maddai, scherzavo! Statolatria fa pisciare sotto dalle risate, è roba che risale al fascismo, suvvia!»
«Ah sì?»
«Eh, sì. Mi pare che ne parlasse proprio la Dottrina del Fascismo di Gentile...»
«Perfetto. Allora vada per statolatria, mi piace».
«Devi essere impazzito...»
«Sarò impazzito, ma domani un bel comunicato sulla statolatria non glielo leva nessuno».
«Sono allibito... E sentiamo un po', dove dovremmo dire che vige, questa statolatria?»
«Oh, bella! In Spagna, ovviamente!»
«In Spagna? La statolatria in Spagna?»
«Perché no?»
«Maddai, per favore, vuoi dare del fascista a Zapatero adesso?»
«E se anche fosse?»
«Non funzionerà mai».
«Tu dici, eh? Io invece penso che domani siamo in prima pagina sul Corriere!»
«Vogliamo scommettere di no?»
«Te la ricordi, l'ultima volta che hai scommesso con me?»
«Mmm a dire la verità no...»
«Ecco, allora te lo ricordo io: era quando si parlava di mandare quel tipo in Parlamento, come si chiama...»
«Ah, sì, quello che blatera frasi sconnesse e manco sa scrivere in italiano, ora il nome mi sfugge...»
«Fa niente, ci siamo capiti. Tu dicevi che non poteva farcela, uno così, nemmeno con un calcio in culo con la rincorsa. E invece te lo ricordi, sì, come andò a finire?»
«...»
«Correggimi se sbaglio: è alla seconda o terza legislatura o ricordo male?»
«Non sbagli, ma che c'entra adesso...»
«E tra l'altro mi devi ancora i soldi, ora che ci penso».
«Ecco, ci mancava solo questo adesso...»
«Lascia perdere, te li abbuono. Stanotte hai fatto la tua parte».
«?»
«Statolatria! Ahahahah! Lasciatelo dire, non hai mai voglia di fare un cazzo, ma quando ti ci metti sei un genio!»
«Te l'ho detto, non può andar bene, è troppo inverosimile».
«E io te lo ripeto: domani siamo in prima pagina!»
«Non funzionerà mai».
«Vogliamo scommettere?»
Grande post.
RispondiEliminaComunque questa della statolatria potrebbe benissimo essere un'idea di Ferrara (che pare ormai sia una specie di consigliere a tutto campo dei preti, come lo era del berlusca). A lui questi giochini idioti piacciono molto, questi capovolgimenti di senso col gusto adolescenziale del paradosso polemico. Che so, roba tipo "il medioevo era un epoca di luminoso progresso", "essere contro l'aborto è il massimo del femminismo", ecc ecc