Joseph Ratzinger durante le esequie del Cardinale Pio Laghi, morto a Roma l'11 gennaio scorso:
Chiediamo al Signore che renda questo nostro Fratello partecipe della beatitudine eterna, le cui primizie egli ha potuto pregustare già qui sulla terra nella comunione ecclesiale, e nella costruzione di legami di pace e di concordia tra i popoli e le nazioni, presso cui è stato inviato come Rappresentante Pontificio.
L'occasione mi è gradita per precisare quanto segue.
Il 24 marzo 1976, in Argentina, una giunta militare composta dai generali Emilio Eduardo Massera, Jorge Rafael Videla, Leopoldo Galtieri e Orlando Ramón Agosti si rese protagonista di un colpo di stato che depose la Presidentessa Isabelita Peron.
A partire da quel giorno il dissenso nel paese venne represso con una crudeltà senza precedenti: si calcola che fra il 1976 e il 1983, sotto il regime militare, siano scomparsi circa 30.000 dissidenti, di norma scelti tra gli studenti, i professori universitari, gli intellettuali, gli operai, i sindacalisti, gli operatori umanitari. Gli arresti venivano generalmente eseguiti da squadracce che circolavano su automobili prive di targa e piombavano nottetempo nelle case, seminando il terrore e sequestrando spesso e volentieri famiglie intere; una volta arrestate, le vittime venivano rinchiuse in luoghi segreti e torturate brutalmente per mesi. Dopo questo simpatico trattamento alcuni di loro venivano comodamente lanciati nel Rio de la Plata (vuelos de la muerte), altri finivano nei campi di concentramento, altri ancora venivano imbarcati su aerei militari e gettati nell'oceano col ventre squarciato, affinché i loro cadaveri non tornassero a galla. Le donne in stato di gravidanza al momento del sequestro, che partorirono durate la detenzione, vennero accuratamente ammazzate, e i loro figli furono affidati in adozione alle famiglie dei militari e dei poliziotti.
Questo allegro andazzo, del quale non vi ho accennato che le linee essenziali, andò avanti più o meno fino al 1983, anno nel quale fu restaurata la democrazia.
Tornando a bomba, il compianto Pio Laghi ricoprì l'incarico di Nunzio Apostolico proprio in Argentina, guarda caso dal 1974 al 1980.
Non mi dilungherò sulle numerose testimonianze di ex detenuti, secondo le quali il porporato si recava assai spesso nei luoghi di tortura, e quindi conosceva perfettamente le atrocità che vi si commettevano. Sarà sufficiente riportare qui di seguito una parte del discorso che Laghi ebbe modo di tenere alla presenza dei militari dell'Operativo Independencia il 24 giugno 1976, cioè tre mesi dopo il golpe, durante una visita nella provincia di Tucumán:
Il Paese ha un'ideologia tradizionale, e quando qualcuno pretende di imporre altre idee diverse ed estranee, la Nazione reagisce come un organismo, con anticorpi che fronteggiano i germi: così nasce la violenza. I soldati adempiono al loro dovere primario di amare Dio e la Patria che si trova in pericolo. Non solo si può parlare di invasione di stranieri, ma anche di invasione di idee che mettono a repentaglio i valori fondamentali. Questo provoca una situazione di emergenza e, in queste circostanze, si può applicare il pensiero di san Tommaso d’Aquino, il quale insegna che in casi del genere l’amore per la Patria si equipara all’amore per Dio.
Un gran bel modo per pregustare la beatitudine eterna e costruire legami di pace e di concordia tra i popoli, non trovate?
beh... e' dai tempi delle crociate o forse anche prima che costruiscono la concordia e la pace tra i popoli sterminando chi non la pensa come loro..... purtroppo niente di nuovo sotto il sole..... sigh!!!
RispondiEliminache falsità
RispondiEliminanemmeno davanti al lutto e alla morte ti fermi
ma non ti vergogni? se non altro per una questione di educazione
sui contenuti caliamo un velo pietoso
Questa, amico anonimo, è la storia.
RispondiEliminaQuanto alla morte, evidentemente, vale a mandare in cavalleria soltanto i peccati dei vostri amici: come mai la pietà che invochi quest'oggi per il complice dei generali non fu adoperata per Piero Welby, il quale ebbe la sola colpa di voler decidere per se stesso?
le cose sono molte più co,plicate di come le fai
RispondiEliminaammesso e non concesso che la chiesa ha dovuto chiudere un occhio di fronte alla dittatura lo ha fatto certo solo per evitare mali peggiori
il comunismo era dilagante nell'america latina ed era importante porre degli argini sennò chissa come andava a finire
hai idea di quanto fosse feroce il comunismo ateo?
se poi ti documenti, che non fa mai male, scopri che la dittatura uccise molti preti e religiosi
per cui questa storia della chiesa complice mi puzza di leggenda metropolitana e laicista
mi permetto, caro Ale, di copia/incollare questo tuo splendido post nel mio secondo blog che si chiama, non a caso, A futura memoria.
RispondiEliminaComunque, uno in meno.
educazione? una merda in meno sulla faccia della terra! altro che
RispondiEliminaE' in casi come questo che spero che loro abbiano ragione, così uno come Laghi potrebbe bruciare all'inferno come merita.
RispondiEliminaSenti chi parla di documentarsi!
RispondiEliminaAnonimello, apri te un blog su queste questioni e cita un po' le tue fonti va, ché oggigiorno c'è bisogno di ridere.
Ancora una volta Alessandro, grazie! Per la tua precisa analisi, per non dimenticare, per non credere alle solite fregnacce dei preti...
RispondiEliminaGrazie Alessandro.
RispondiEliminaciao,
RispondiEliminaè la prima volta che visito questo blog e mi stupisce non esserci incappata prima visto che sono frequentatrice abituale di altri blog anticlericali quali quello dell'Hereticus e quello del Messia che sicuramente conosci.
Grazie per il calendario 2009, l'abbiamo appeso in ufficio.
Grazie in generale per ogni tua analisi (non le ho ancora lette tutte, ma quel tot che mi permette l'ora di pausa pranzo mi è piaciuto molto!)
ciao alessandro
RispondiEliminaquesto blog sta diventando sempre piu bello utile divertente..ha davvero un'anima.
ci dobbiamo sentire perchè quest'ano voglio assolutamente aprire la cellula coscioni dove risiedo,
un bacio e grazie,
a presto frida
Gentile anonimo, non mi riesce di immaginare mali peggiori delle squadracce, della tortura, dell'assassinio scientifico di migliaia di persone.
RispondiEliminaMi illumini, la prego, perché temo proprio di non arrivarci.
Anonimo, il comunismo non è ateo: è una delle ideologie più clericaliste, bigotte e superstiziose che esistano, solo che hanno un altro dio, altri profeti e altri libri (o libretti). Tutto qui.
RispondiElimina"In every country and in every age, the priest has been hostile to liberty. He is always in alliance with the despot, abetting his abuses in return for protection to his own."
RispondiEliminaThomas Jefferson
A questo punto probabilmente il gentile anonimo di cui sopra sbottera' affermando che anche il nostro Thomas Jefferson era comunista.
RispondiEliminattp://www.radioradicale.it/scheda/269413/progetto-obama-presentazione-dellultimo-volume-di-limes
RispondiEliminaA questo link, l'ultimo intervento pubblico di Pio Laghi. Chi lo avrebbe detto? In Vaticano esiste un "Limes Club Oltretevere. Il club vicino alla rivista del gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, diretta da Lucio Caracciolo, è promosso dalla società Elea, puro parastato (italiano, non vaticano), come si desume dall'elenco dei clienti pubblici sul suo sito. L'Elea appartiene alla Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, una di quelle entità cattoliche sconosciute ai più (diciamo: a tutti quelli che conosco io) ma che hanno bei bilanci – economici, oltre che "spirituali". Tra le proprietà, alcune strutture sanitarie romane, il cui personale costituiva probabilmente gran parte del pubblico – in pratica, precettato – della tavola rotonda.
Possibili ragioni di dissenso tra Obama e la Santa Sede, secondo l'esperto cardinale (presente solo telematicamente, a causa del suo stato di salute) famiglia - aborto - utilizzo embrioni, perché "la vita è sacra in ogni momento, dal concepimento fino alla tomba".
Anche in questo caso: chi l'avrebbe mai dettoP
C'era, tra i relatori, il "ma anche" W.V., che ha trovato parole di apprezzamento per l'intervento di Pio Laghi: "passione" e "competenza".