15 gennaio 2009

Il fondo del barile /9

Il settimanale "Viver Sani e Belli" mi ha intervistato sul tema del rifiuto delle cure da parte dei minori e ha messo a confronto la mia opinione con quella di Marina Casini, giurista e ricercatrice di bioetica: se ne avete il tempo e la voglia, potete leggere l'articolo cliccando sulla foto in alto. Come sempre, sono graditi pareri e critiche. Saluti.

2 commenti:

  1. Marina Casini:

    "I diritti dell'uomo non si fondano sull'autodeterminazione circa il proprio esistere"

    Che l'ideologia porti una persona, che è pure una giurista, a dire una stronzata simile è qualcosa che mi lascia attonito. Probabilmente non si rende nemmeno conto delle implicazioni di quanto sostiene: prima tra tutte, che i diritti non vengono decisi da ciascuno per se', ma da qualcuno per qualcun altro. Si chiama nazismo.

    "Certo, il malato può anche rifiutare una terapia, ma ciò non toglie che l'obiettivo primario e non discutibile del consenso informato sia sempre la salute e la vita, non la morte".

    Cercare di capire il principio di non contraddizione no, eh?

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  2. Nel titolo del suo libro la Casini dice: "Eluana è tutti noi". Appunto: è proprio nell'idea che anche a me o a un mio caro capitasse una cosa simile che mi fa terrore l'idea che esistano impiccioni come la Casini che decidono per me sul mio destino!!! E poi: Hanna è stata strumentalizzata... perchè, la Casini non ha forse strumentalizzato Eluana per scrivere il suo libro, sapendo che mettere quel nome nel titolo significa aumentare le vendite? (povero papà, non ne potrà più di vedere il nome di sua figlia usato dappertutto)

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