18 febbraio 2009

Fecondazione differenziata

Vediamo se ho capito bene. Quando si trattava di impedire che la tortura di Eluana giungesse finalmente al termine, gli integralisti di regime invocavano il fatto che la ragazza fosse viva, adducendo, quale dimostrazione di tale assunto, la circostanza che ella si trovasse perfino nelle condizioni di generare un figlio. Adesso che una donna di Vigevano ha deciso di prelevare il seme del marito in coma per procedere alla fecondazione assistita e avere un bambino, invece, il Vaticano parla di "illecito grave". L'occasione mi è gradita per invitare i nostri amici crociati a mettersi d'accordo. Oppure, il che sarebbe ancora meglio, a smettere una buona volta di prenderci per il culo. Grazie.

5 commenti:

  1. beh... come si dice dalle mie parti
    SE LA SONANO E SE LA CANTANO!!

    tempi duri ragazzi miei!!!

    io scappo!!

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  2. Mi sembra che non ci sia alcun nesso tra le due cose. In una si vuole uccidere una donna, in un'altra si parla di fecondazione assistita.
    Mi sembra un post inconcludente.

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  3. Byron, inconcludente sta minchia.

    Che il vaticano (e non il clero in toto per fortuna) si occupi di quel che gli compete: i loro fedeli.
    Non di mettere il becco fetido nella vita individuale di 56 milioni di italiani.

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