24 febbraio 2009
"Terza via" unica via
Mentre Rutelli vorrebbe imporre a tutti gli italiani la “terza via”, che sarebbe la sua scelta qualora si trovasse di fronte a un medico con un sondino nasogastrico in mano (e se decidesse di farsi operare in Svizzera?), la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro ha sottolineato che il testamento biologico è “l’unico” tema su cui ci sono nel partito posizioni diverse “come del resto c’è divisione nella società italiana”. Dunque “non occorre farne un caso politico”. Ah no? Cara sen. Finocchiaro, nel rivolgermi a lei le chiedo: le divisioni che ci sono nella società italiana, anziché rispecchiarsi all’interno di un partito, non dovrebbero essere rappresentate dallo spettro partitico nel suo complesso? Se non è il Pd a farsi portatore della libertà di scelta di ogni cittadino e dell’indisponibilità del proprio corpo rispetto alle volontà altrui, allora chi? Esclusi i radicali, si intende…
Concordo.
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