Qualche giorno fa vi ho parlato dell'iniziativa radicale per assicurare il diritto di voto a domicilio ai malati intrasportabili.
Ebbene, come al solito nessuno ne ha parlato: i mezzi di informazione hanno relegato nel totale silenzio una questione che evidentemente non considerano importante, anche se coinvolge migliaia di persone alle quali è di fatto impedito l'esercizio di un diritto costituzionalmente riconosciuto.
Vi incollo qua sotto la lettera inviata nel pomeriggio di ieri ai direttori dei giornali e delle televisioni: se potete, per quello che potete, diffondete almeno voi queste quattro righe; affinché si sappia, perlomeno, che a parte qualche rara eccezione in questo paese dei malati non frega niente a nessuno.
Saluti.
Nel pomeriggio di oggi – quali parlamentari, dirigenti e militanti della galassia Radicale giunti al 6° giorno di sciopero della fame - abbiamo inviato ai Direttori delle testate quotidiane e radio-telegiornalistiche una lettera per segnalare come - nonostante le agenzie di stampa ne abbiano fornito amplissimi resoconti – nessuna informazione reale sia potuta giungere ai cittadini sull’iniziativa in corso volta a garantire il voto a domicilio dei malati intrasportabili in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e referendari. Quest’assenza di notizie è ancor più grave proprio perché quest’iniziativa, finalizzata ad ottenere il rispetto della parola data dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’integrale applicazione degli articoli 3 e 48 della Costituzione, sembra invece si avvii, per il recente voto della Commissione Affari Costituzionali al progetto di legge a prima firma Bernardini, al produrre i primi necessari – ma ancora del tutto insufficienti – risultati. E’ proprio con l’informazione, quella che anche questa volta viene negata all’iniziativa dei Radicali, che si sarebbe potuto e, riteniamo, si possa ancora nutrire la speranza di quelle migliaia di malati intrasportabili, affetti da gravi handicap e malattie invalidanti, dei parenti e delle persone che li assistono di essere cittadini a pieno titolo e, di più, fatto crescere l’interesse, le richieste e il giudizio della cosiddetta opinione pubblica nei confronti dell’attività del parlamentari. Confidiamo che questo ennesimo silenzio possa essere riparato proprio in queste ore che sappiamo decisive per l’approvazione, in tempo utile per le prossime consultazioni europee, della modifica legislativa.Rita Bernardini (deputata Radicali/PD), Rocco Berardo (tesoriere Associazione Luca Coscioni) Josè De Falco (membro di Giunta Associazione Luca Coscioni), Michele Rana (Comitato Nazionale di Radicali Italiani), Claudia Sterzi (Segreteria Associazione Radicale Antiproibizionisti),Gaetano Dentamaro, Francesco Spadaccia, Alba Montori, Mario Galizia, Sw Geet Abba, Andrea Trisciuoglio, Vittoria Bollettieri, Claudio Landi
Guarda che l'argomento è disciplinato dalla legge 22 del 27/01/06, che da l’opportunità di partecipare al voto per le elezioni della Camera, del Senato, dei membri del Parlamento europeo, per le consultazioni referendarie e per le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali, dei sindaci e dei consigli comunali semprechè, negli ultimi due casi, l’avente diritto al voto domiciliare dimori nell’ambito del territorio, rispettivamente, del comune o della provincia per cui è elettore. Gli elettori che si trovino nelle condizioni descritte dalla legge devono far pervenire, non oltre il quindicesimo giorno prima della data della votazione, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimorano e allegando copia della tessera elettorale e un certificato medico da cui risulti che l’infermità comporta una “dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali, tale da impedire all’elettore di recarsi al seggio” e se il soggetto ha necessità di essere assistito durante l’esercizio del voto. Questo certificato può essere rilasciato esclusivamente da un medico designato dalle Aziende Sanitarie Locali.
RispondiEliminaLa legge disciplina il voto domiciliare per i soli malati che dipendono da apparecchiature.
RispondiEliminaNoi chiediamo che sia asteso a TUTTI i malati intrasportabili, anche quelli che non sono attaccati a una macchina.