03 giugno 2009

Laicismo antiabortista

Il sito dell'UAAR dà conto dei risultati di uno studio effettuato dalla City University di New York, secondo il quale negli Stati Uniti d'America le studentesse che frequentano scuole religiose (cattoliche o protestanti, fa lo stesso) abortiscono assai più frequentemente delle loro colleghe che studiano negli istituti pubblici.
Ebbene, amici, leggendo una notizia del genere sarebbe facile lanciare un'invettiva (magari ironica) sull'ipocrisia di cui sono intrisi certi ambienti, nei quali tutto si può fare purché non si sparga troppo la voce; nella circostanza, tuttavia, preferisco occuparmi di un aspetto della faccenda che mi sembra decisamente più serio e importante: siamo sicuri, eminenti membri delle gerarchie ecclesiastiche, che criminalizzare la sessualità consapevole dei giovani, la contraccezione, l'informazione sessuale nelle scuole, non risulti, alla resa dei conti, una strategia controproducente?
Rifletteteci un secondo: non sarebbe più coerente, per voi che blaterate di voler difendere la vita (al punto che in alcuni casi eclatanti i vostri sodali arrivano all'omicidio dei medici che praticano l'aborto), fare tutto ciò che è in vostro potere per mettere le giovani donne nella condizione di non concepirla senza volerlo?
Evidentemente, pare di no. E allora, me ne scuserete, non posso fare a meno di proporvi un interessante interrogativo.
In questi anni si confrontano due schieramenti contrapposti: da un lato quelli che lanciano anatemi dalla mattina alla sera contro il peccato, cercando di impedire perfino che di sesso si possa parlare, e dall'altro coloro che invece ne discuterebbero spesso e volentieri, specialmente nelle scuole, e fornirebbero (gratis) pillole anticoncezionali e preservativi alle studentesse.
Siete sicuri di essere voi, eminenze, i veri antiabortisti?

3 commenti:

  1. non parlare di qualcosa oppure di insegnarne solo la morale o relativi dogmi porta solamente a problemi riguardo quel tale argomento.

    La sessualità è talmente un tabù per le cariche ecclesiastiche che chi vive sotto questi insegnamenti, con il sesso, ha di solito più problemi (è un peccato, niente preservativo perché lo ha detto il Papa, no non siamo sposati ecc ecc)

    Le pornostar nostrane, per esempio, vengono quasi tutte da famiglie cattolicissime. Che sia un caso? Mah

    RispondiElimina
  2. Appunto! Che vogliamo fare privarci delle pornostar?

    RispondiElimina
  3. Se non ricordo male,tra i paesi ricchi gli USA sono quelli maggiormente colpiti dal fenomeno delle gravidanze precoci (e relativi aborti).E' così evidente il nesso tra questo problema e l'ostilità delle varie chiese verso contraccettivi vari,se non,addirittura,il sostegno di queste a campagne che predicano l'astinenza che il ricordarlo suona pleonastico.
    Diciamelo però:senza la chiesa cattolica,e i suoi numerosi divieti,fare sesso sarebbe meno divertente.C'è qualche brivido in più se sai di infrangere un comandamento o la lezione di bibbia,encicliche ecc.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.