03 giugno 2009
Moralizzatrice? No, moralista!
Sono contraria alla “superiorità morale” e a tutte quelle altre seghe mentali che non fanno altro che ridicolizzare chi ha il coraggio di autoproclamarsi come moralizzatore di turno. Però, che il 44% degli italiani ritenga che i partiti politici sono l’organizzazione più corrotta, dovrebbe far riflettere. Dopo il Noemi gate (è già finito? Potrà finalmente la ragazza di Casoria realizzare il suo sogno in pace, ovvero scuotere un po’ di seno e di natiche in tv, mentre il suo fidanzato va al Grande Fratello, e se le va male buttarsi in politica?), molti hanno sostenuto che “chi se ne frega se il Premier va con le minorenni, l’importante è che sappia fare il suo lavoro”. Magari, a fronte di questi dati, qualcosina ce ne dovrebbe fregare: la morale di un uomo politico dovrebbe rientrare nel giudizio del suo operato. Tanto, comunque rientra nelle sue leggi e azioni politiche, che alla fine ricadono sulle nostre spalle. Perché non addossare la sua morale un po’ anche sulle sue, di spalle?
Peraltro stiamo parlando di uno che della famiglia ne ha fatto la sua bandiera politica...
RispondiElimina"la morale di un uomo politico dovrebbe rientrare nel giudizio del suo operato."
RispondiEliminaah sì?