Così, un comitato di sorelle e fratelli di persone con disabilità e un'associazione che si occupa di diritti civili sul corpo delle persone, devono prendersi la briga di occuparsi della faccenda, invitando questi segregatori di prima categoria a gustificarsi, o alternativamente a piantarla di discriminare le persone in ragione delle loro condizioni di salute:
DISABILI: ASS.COSCIONI; GARDALAND, NUOVO CASO DISCRIMINAZIONE (ANSA) - ROMA, 3 GIU - Escluso dal parco giochi di Gardaland perché disabile. Lo rendono noto Carla Fermariello, vice presidente del Comitato Siblings, e Alessandro Capriccioli, membro di giunta dell'Associazione Luca Coscioni, che chiedono ai rappresentanti di Gardaland giustificazioni pubbliche per "l'atto di discriminazione e la rimozione di simili divieti che non corrispondano a reali esigenze di sicurezza". A segnalare l'episodio - si legge in una nota del Comitato Siblings - è stata la sorella di una persona con Sindrome di Down, la quale denuncia che, essendosi recata a Gardaland con il marito e il fratello disabile, si è vista opporre il rifiuto da parte della direzione ad accettare la partecipazione del fratello a gran parte delle attrazioni del parco in quanto "ospite con problemi mentali/psichici". Un divieto che, come precisato nella mail, ha riguardato anche quelle attrazioni che non presentavano oggettivamente alcuna controindicazione per una persona con disabilità. "Dobbiamo rilevare, purtroppo, che non si tratta di un caso isolato: il parco di Gardaland si è già reso protagonista di simili discriminazioni in svariate circostanze, e ad oggi non pare che i divieti in questione siano stati rimossi, nemmeno a seguito delle rimostranze provenienti dalle famiglie delle persone con disabilità coinvolte in tali accadimenti".Voi che ne dite: quelli di Gardaland risponderanno, oppure, come spesso accade in questi casi, faranno finta di niente?
Noi siamo qua, in trepida attesa.
non vorrei fare l'avvocato del diavolo ma uno che ha subito un intervento al cuore mi pare non sia il caso che faccia il blu tornado.
RispondiEliminaIo ci vado da anni e sinceramente non mi sembra che i divieti siano così restrittivi.
Vorrei sapere quali sono quelli contestati...
DISERTATELO COSI' CHIUDE E SIAMO PIU' CONTENTI TUTTI!!!!!
RispondiEliminaRiporto uno stralcio della mail, in modo che possiate capire di che parliamo:
RispondiEliminaVi scrivo perché oggi siamo stati a Gardaland, io, mio marito xxx e mio fratello yyy, e siamo ritornati incavolati neri ! Siamo stati rifiutati da varie attrazioni perche' per loro mio fratello Down è un "ospite con problemi mentali/psichici" e pertanto per la stragrande maggioranza delle giostre non puo' essere accettato. La cosa ancora più assurda è che non abbiamo cercato di salire sullo "Space vertigo", montagne russe piuttosto audaci sia per velocità che per altezza, che a me solo a guardarle fanno stare male, ma sul "Colorado boat", canoe su un percorso d'acqua e sull'Ortobruco dove sono ben accolti bimbi di pochi anni!!!
Sono un docente di sostegno, qualche anno fa mi sono recato in viaggio d'istruzione a Mirabilandia. La mia Alunna "Enza" affetta da tetraplagia spastica, si è divertita un mondo.Non ci sono state limitazioni. E' stata un'esperienza d'integrazione per tutta la scuola e ricordo con emozione le sue "emozioni".Abbiamo vissuto e condiviso tutti insieme la diversità.Vi assicuro che lei,"Enza", ha vissuto con gioia quella bellissima giornata.
RispondiEliminaBASTA POCO....PER RENDERE FELICE UNA VITA.
Bene....sono un papà di una bimba disabile (SMA), vorrei che questo messaggio arrivasse a colui o coloro che hanno preso questa decisione....volevo far capire che la genetica noi non la conosciamo. Non la conosciamo fino all'ultimo giorno della nostra vita, e che siamo potenziali, anzi.....POTENZIALI vittime della genetica, il domani...non si conosce, e anche quando noi pensiamo, a me non mi tocca e non mi toccherà mai.....non si è MAI sicuri di questa certezza, domani potrebbe capitare a noi. E impedire a un disabile di fare qualsiasi cosa per lui, si deve pensare.......DOMANI POTREI ESSERE IO COME LUI.
RispondiEliminaQuesto bisogna RICORDARSELO SEMPRE, e non avere MAI la certezza in tasca.
Quante malattie genetiche si scaturiscono a 30 - 40 e 50 anni.....allora di certezze non c'è neanche la morte, si, perchè non sai mai quando è la tua ora.
Ricordatelo sempre.
abbiamo la libertà di discriminare: discriminiamo gardaland a beneficio di mirabilandia o altri.
RispondiEliminasaluti
Purtoppo siamo di fronte ad un sintomo preoccupante: l'eslusione della persona "diversa".Se andiamo in un parco per divertirci non possiamo accettare che qualcosa blocchi il nostro programma di risate giornaliere.
RispondiEliminaMai una epoca come questa ha avuto paura di tutto ciò che possa uscire da ns.clichè.
Per questo il divertimento di un disabile non ci riguarda.
Ci ricorderebbe che siamo un popolo di veline, di letterine e di gente da placoscenico.
Non c'è più spazio per la tenerezza, la condivisione.
Per questo abbiamo perduto le nostre radici profonde.
Tra non molto andiamo in vacanza, dove lo slogan di divertirci a ogni costo ci renderà sempre più fragili e infelici e anora più sconfortati al rientro.
c ge a
il semplice fatto che sia coinvolta l'associazione luca coscioni dimostra che si tratta di una massa di rompipalle pronti a srtumentalizzare qualunque cosa pur di stare a galla e campare alle nostre spalle
RispondiEliminaL'ultima volta che sono stato a Gardaland, un anno fa, non mi sono divertito come quand'ero bimbo....
RispondiEliminavorrei più tolleranza nei confronti dei disabili, e tolleranza ZERO nei confronti degli extracomunitari clandestini, nei confronti di chi sporca e nei confronti dei maleducati, che hanno reso Gardaland un parco di serie B!!!!!!!!
ci deve essere qualche problema da capire.
RispondiEliminaSono genitore di un ragazzo disabile psicomotorio e frequentiamo senza problemi Mirabilandia da anni sia come famiglia che come gruppi associativi e ci siamo sempre divertiti tanto e senza limitazioni ufficiali. Resta sempre nella sensibilità e responsabilità dei genitori e degli accompagnatori evitare le situazioni difficili.
scusa feelgod
ma tu che critichi tanto una associazione che fai per i disabili????
dr. Feeelgood sei forte. Certe associazioni restano vive per rompere le palle e fare un pò di soldi. Pensa alla LAV: è una vita che è vietata la vivisezione però esiste ancora oggi. E' un pò come un Ente pubblico che non si riesce a sopprimere. Fare cassa e rompere gli arzuffoli.
RispondiEliminaSo che gardaland mette a disposizione un depliant infomativo che fornisce tutte le informazioni prima di entrare nel parco sulle attrazioni accessibili e non da disabili; tra l'altro tale depliant so che è stato realizzato in collaborazione e con l'aiuto di un'associazione per disabili (non ricordo il nome), in modo da non essere in alcun modo discriminatorio...
RispondiEliminaMagari la guida è troppo rigida e severa?..forse...ma penso che per un parco che deve gestire migliaia di persone ogni giorno non può distinguire ogni singolo caso e tipologia di handicap....come potrebbe permettere di dire che una persona ha un handicap più marcato (e che quindi potrebbe essere fonte di pericolo) da una che effettivamente ha un handicap assolutamente non grave e che quindi potrebbe salire sull'attrazione?..secondo me il discorso sta tutto qui..per evitare che una persona con problemi molto gravi sia fonte di pericolo, si vieta a tutti l'accesso all'attrazione...
brutto da dire...ma quando si gestiscono 20.000 persone ogni giorno...
posso dire di conoscere GARDALAND molto bene perche' abito a circa 5 km vicino e quindi quando posso ci vado spesso. Devo dire che non lavoro per gardalnd e non ho nessun interesse a difenderlo pero' per le persone disabili primo alcuni giochi non sono permessi primo perche' veramnte pericolosi e vieati a chi e' alto meno di 1.50 m oppure 14 anni. quindi e' ovvio che alcune attrazzioni non possono essere disponibili per i disabili perche' predisposte solo per persone con unabuona costituzione fisica. Inoltre solo alcune attrazioni sono sconsigliate a i disabili mentre il 90% e' libero a tutti. Inoltre e non per ultimo a causa di queste difficolta' i disabili e gli accompagnatori entrano GRATIS quindi non pagano nulla.
RispondiEliminaai ''signori'' di gardaland interessa solo che la gente paghi il biglietto e che faccia acquisti all'interno del parco..... se vieta ai diversamente abili di salire sulle attrazioni ma fa pagare il biglietto d'entrata penso che ci sia la violazione di alcune regole, non ultima quella del buon senso.... sarebbe molto bello boicottare in massa questi ''signori'' ... purtroppo non tutti sono disposti a farlo... da diversi anni non vado a gardaland e se avevo una mezza idea di portare la famiglia... bhe ora mi è passata..... in altri parchi (p.es disneylandparis ) oltre ad essere accettati su buona parte della attrazioni i disabili hanno anche un'entrata preferenziale per non far fare la coda.
RispondiEliminaGardaland per i disabili e' GRATIS.
RispondiEliminaGlia accompagnatori invece pagano solo il ridotto. ma lo volete capire si o no?
P.s. non ho votato Berlusconi e mai lo votero'.
sono il papa' di un bambino diversamente abile , domenica siamo stati a gardaland e sinceramente tutta questa discriminazione non lo avvertita .mio figlio si e divertito tantissimo l' unica cosa che ho notato di anomalo e' che i diversamente abili fanno le interminabili code come tanti ,e che persone con solo 10 euro in piu entrano con la precedenza sulle attrazioni.
RispondiEliminaNon ho intenzione di mettere in dubbio che c'è chi ha avuto esperienze positive a Gardaland: il caso che denunciamo qua, però, ci è stato segnalato e personalmente lo trovo moto grave. Tra l'altro, come ho scritto nel comunicato, non è la prima volta che si verificano circostanze del genere. Direi che non è il caso di creare una contrapposizione tra coloro che sono pro-Gardaland e quelli che sono contro: credo invece che, malgrado le esperienze positive di qualcuno, ci si debba occupare dei casi concreti in cui le cose non sono andate così bene, e approfondirli. Non ha senso parlare di barriere architettoniche e poi trascurare questi casi, che sono allo stesso modo degli ostacoli seri all'integrazione dei disabili nella vita civile (sia pure, o forse a maggior ragione, se in ambito ludico) del nostro paese.
RispondiEliminaBello, bellissimo - ma se succedesse qualsiasi cosa(e pare che comunque se la fortuna è cieca la sfiga ha una mira infallibile), dopo si piange sul latte versato ??. prova a sottoscrivere una lettera di manleva che vi assumete tutte le responsabilità di ogni tipo e grado e vedari che le tue manine si ritraggono, specie se dopo quella ti chiedono pure i danni se succede qualcosa - pensate gente , pernsate , criticare è la cosa piu facile che esista , mettere in pratica e tutelarsi è un'altra cosa . Bye Bye
RispondiEliminaLettera di manleva? Scherziamo?
RispondiEliminaIn un paese nel quale qualsiasi locale pubblico importante deve (giustamente) dotarsi delle strutture per accogliere i disabili, credo sia doveroso che un'impresa così importante si assuma la responsabilità di decidere in modo verosimile a cosa possa accedere un disabile (tenuto conto del tipo di disabilità) e a cosa no. Si tratta, credo, di un dovere sociale, e si capisce anche di un costo: a cui una realtà così nota credo debba sottoporsi. L'unica cosa che mi pare troppo facile, onestamente, è fare di tutta l'erba un fascio e badare solo a pararsi il culo vietando per eccesso e sparando al moscerino col cannone.
ciao , Metilparaben e scusa se ti do del tu , ma è per tentare di rendere un attimino piu semplice il tutto , ma .... non hai mai provato a fare l' imprenditore , almeno di te stesso ?? . Provaci almeno 5 minuti e poi mi dirai . smettiamo di parlare soltanto di quello che vorremmo e mai di quello che " potrebbe essere antipatico, frustrante , ma giusto per gli altri , specialmente per tutto quanto che riguarda la sicurezza, tanto decantata ma sempre bypassata dalle comodità e dalle ambigiutà o accomodazioni . aspetto una tua pensata e non politica grazie
RispondiEliminanon ti leggo più Metilparaben , senza idee o pensieri o mi hai gia mandato a quel paese pensando di essere superiore e io il povero beota ?? ;-) ciao
RispondiEliminaPer l'anonimo (credo sia lo stesso) degli ultimi due commenti: in effetti, sono un imprenditore. Gestisco il mio studio di commercialisti che conta una decina di dipendenti, e qualche anno fa ho dovuto spendere una cinquantina di milioni (di vecchie lire) per mettere a norma gli impianti e tutto il resto in conformità a quanto disposto dalle norme per la sicurezza sul lavoro. L'ho fatto senza battere ciglio, perché ritenevo corretto (oltre che obbligatorio per legge) mettere le persone che lavoravano per me nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi.
RispondiEliminaQua non si parla di quello che vorremmo, ma di quello che è giusto: se un cinema deve adeguarsi e prevedere scivoli e ascensori per i disabili, sostenendo dei costi, perché mai Gardaland non dovrebbe spendere dei soldi per approfondire l'argomento disabili e fare le debite distinzioni, invece di lavarsene le mani e proibire tutto per non correre alcun rischio?
Quanto al fatto che non mi leggevi più, sai com'è: a volte mi capita di dover lavorare per mandare avanti la mia baracca.
A proposito, tu, di cosa ti occupi?