26 giugno 2009
Torino, Lingotto, 27 giugno 2009
Messaggio - a reti unificate - dei Piombini democratici:
«Dopo settimane di attese e discussioni, dopo oltre 700 email e 80 contributi ricevuti, ci saremo da oltre 40 province italiane. Ci ritroviamo sabato 27 giugno, a Torino, Due anni dopo una delle più grandi promesse tradite della politica italiana degli ultimi tempi: il discorso del Lingotto. Un discorso pieno di promesse che non sono state mantenute, di intenzioni non corroborate dai fatti, di impegni non esauditi, di speranze destinate a finire in un cassetto. Lo abbiamo detto e scritto e più volte: non siamo una corrente, non ci interessa cercare la posizione più conveniente in vista del congresso. Noi siamo il Partito Democratico, e non vogliamo andare al congresso di questo partito per scegliere se consegnarlo a un leader della Margherita o a un leader dei Ds. Ci vediamo a Torino per lanciare un progetto: non il nostro progetto, ma quello del Partito Democratico, vero ospite d'onore. Un grande e moderno progetto di cambiamento e ricostruzione del centrosinistra italiano, della politica italiana, e dell’Italia. Negli ultimi tempi ci siamo visti, ci siamo letti, ci siamo scritti più volte. Sappiamo cos'abbiamo in comune: vogliamo un partito che sia veramente democratico, che sia laico e autonomo dalle chiese e dai gruppi di pressione, che sia moderno e all'altezza delle sfide che ci sono davanti, che sia di sinistra. Ci vediamo domani a Torino per mettere insieme le nostre idee, per confrontarci e costruire insieme il nostro progetto. I lavori saranno aperti da un saluto del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Durante la mattinata, poi, ci concentreremo sul congresso che ci aspetta, sulla forma partito e il ruolo degli iscritti e dei circoli, sulle possibili modifiche da apportare allo statuto. Nel pomeriggio, invece, discuteremo di idee e proposte concrete per economia, diritti civili, comunicazione. Insomma: quale partito, quale congresso, quale paese intendiamo costruire. Il treno del cambiamento passa da lì, il 27 giugno. Dove noi tutti saremo. A domani dunque».
Chiamparino pochi mesi fa disse : il movimento è tutto, il fine è nulla.
RispondiEliminaAttenti al lupo !
Sintesi mezzo fine.
Buon lavoro
fate uno streaming, un liveblogging per chi non ci sarà fisicamente!
RispondiEliminaLara
"Un grande e moderno progetto di cambiamento e ricostruzione del centrosinistra italiano..."
RispondiEliminaScusa sai, ma queste parole le ho sentite parecchie volte negli ultimi decenni (senza il centro davanti a sx). Auguri.
Naturalmente mi auguro anch'io che possa uscirne qualche cosa di buono. Per il paese più che altro.
Ma sono già partite le schermaglie precongressuali, e ho visto i big del PD fin troppe volte sui giornali ultimamente.Questo non mi fa ben sperare.
http://www.radioradicale.it/scheda/282179/intervista-a-ivan-scalfarotto-sui-prossimi-appuntamenti-politici-dellassemblea-dei-mille-a-chianciano-e-de
RispondiEliminaLa premessa non è male... voglio vedere come va a finire, con qualche riserva e con la convinzione che il partitone non concederà aperture del genere.
Per la registrazione del congresso credo che su radioradicale.it si troverà abbondante materiale.
RispondiEliminaSaluti
Aggiornamento... su Radioradicale.it è in streaming.
RispondiEliminaSaluti
Azz.... è in streaming l'assemblea dei 1000 :-)))
RispondiEliminaIl Lingotto andrà in diretta streaming su Radio Radicale e sul sito de L'Unità.
RispondiEliminaPD laico? Mamma mia, quanto lavoro che avete da fare...
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