15 luglio 2009

La redenzione del Berluska

Va bene, quello che il Premier fa nel suo letto riguarda il suo privato, e noi non ci dobbiamo entrare. Perché però siamo poi noi a doverne subire le conseguenze? Non bastava l'acceleratore sul testamento biologico. Adesso siamo tornati indietro di quasi quaranta anni e ci siamo messi a promuovere una risoluzione delle Nazioni Unite che "condanna l'uso dell'aborto come strumento di controllo demografico ed afferma il diritto di ogni donna a non essere costretta o indotta ad abortire". Nessuno auspica che una donna si trovi davanti alla dolorosissima scelta di dover abortire. Proprio per diminuire il numero degli aborti abbiamo legalizzato la pratica e introdotto l'informazione sessuale come pilastro della prevenzione. Perché però voler condannare ciò che è già una sofferenza e una piaga per la vita di una donna? La redenzione del Berluska deve passare per una battaglia ideologica contro il diritto di scegliere della propria vita? Spero che venga assolto il prima possibile...

3 commenti:

  1. penso che, a parte pochi sadici morbosi con gravi turbe psichiche, nessuno faccia dell'aborto una obbligatorietà ma deve restare una libera scelta della donna: il corpo è suo, né del papa né di qualsivoglia politico.

    Per diminuire gli aborti basterebbe una educazione sessuale (basta leggere le domande su Cioé per farsene una ragione) e non un tabù oscurantista della paura (non fare sesso, anzi non parlarne, fallo solo dopo sposati). [ho ripreso un concetto che ho trovato proprio qui su questo blog ma mi piace ripeterlo come se fosse mio]

    Poi sono da considerare gli aborti terapeutici (che servono per salvare vite alla faccia di Scienza e Vita o come cavolo si chiamano) e quelli fatti dalle donne che non vogliono tenere un figlio dello stupro.

    Quindi mi chiedo che senso ha quella proposta, questi fanno proclamazione spot-demagogiche e la gente pensa che, votandoli, gli aborti diminuiscano miracolosamente.

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  2. @Uguciaka: il senso della proposta è che abbiamo troppi politici che hanno tempo da perdere, tempo che anche se perso è pagato ORO. Sarà interessante osservare come si rifletterà in patria questa presa di coscienza, quanti casi di aborti negati si avranno, quante mancate assistenze, etc. Per il resto, l'educazione sessuale aiuterebbe tantissimo, se appoggiata (mi duole, ma la gioventù odierna, cazzo, ma che deficenti che sono). Non è che serva neanche "spieagare come si fa il sesso", come si supponeva in un altro post, credo basti non porvi ostruzione assurda. Negare la pillola? Negare la pillola del giorno dopo? In casi estremi (nel caso diventasse abitudine, mi spiace, la "tusa" in questione meglio si faccia chiudere le tube) negare l'aborto ad una donna che non vuole proprio avere un figlio? Bè, questo è medioevo. Tornando al tema, penso siano così pochi paesi che "impongano" o "spingano" l'aborto come mezzo di controllo demografico che c'è da domandarsi quale sia il vero fine, ESATTAMENTE QUI, nel paese dove la feccia si stabilisce e fiorisce da millenni.

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  3. Io spero solo che il nano-papy sia in condizioni da essere SANTO SUBITOOOO per i suoi innumerevoli favori al Vatik-ano. Meglio sugli altari che dove si trova ora!

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