Mentre sul sito del quotidiano potrete trovare una lunga lista di adesioni ed iniziative, noi abbiamo scelto di dare un contributo - nella speranza che possa venire raccolto ed amplificato - attraverso il pezzo scritto dall'amica Cinzia Abramo.
Con l’entrata in vigore del DDL 733 siamo entrati in una spirale di degrado culturale spaventoso, così spaventoso da farci vergognare ogni giorno di più di essere italiani. Questa è una legislazione da apartheid, che viene da lontano: passando per la legge Turco-Napolitano fino alla non costituzionale Bossi-Fini. Tutto ciò è il risultato di un mondo politico di destra e di sinistra che ha messo alla gogna lavavetri, ambulanti, rom e mendicanti. Questa è una cultura razzista che ci sta portando nel baratro dell’esclusione e dell’emarginazione. Una cultura che ha criminalizzato la povertà e il disagio. Non avrei mai pensato che un paese come l’Italia avrebbe potuto varare una legge così razzista e xenofoba. Noi che siamo vissuti per secoli emigrando per cercare un “tozzo di pane” (sono 60 milioni gli italiani che vivono all’estero!), ora infliggiamo agli immigrati, peggiorandolo, lo stesso trattamento, che noi italiani abbiamo subito un po’ ovunque nel mondo.Questa legge è stata votata sull’onda lunga di un razzismo e di una xenofobia crescenti di cui la Lega è la migliore espressione. Questa legge ci fa scivolare indietro, ai tempi della discriminazione razziale, negando i valori della Carta universale dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. E spiace che, ad eccezione di una minoranza di voci nette e coerenti, su una questione tanto cruciale come quella dell’immigrazione, la politica sia venuta meno al suo orizzonte ideale: stimolare la promozione culturale e sociale di un paese, trasformando in speranze le paure della gente. La tentazione, come giustamente ci fa notare Pierluigi Sullo sul Manifesto è quella di farsi prendere dallo sconforto, ma noi cittadini democratici, comunisti e non, radicali, cattolici, di sinistra non ce lo possiamo permettere.E’ per questo che accogliamo con favore la proposta di Sullo: fare del 25 settembre prossimo il Clandestino Day in preparazione anche di quella che spero sarà la grande manifestazione nazionale antirazzista del 17 ottobre. In questa giornata tutti siamo chiamati a manifestare un diverso punto di vista attraverso tante piccole manifestazioni di dissenso, per parlare con i cittadini, per segnalare alla politica e ai media che esiste, come dice Sullo, un’altra faccia della Terra, per sentirci tutti meno soli. Insieme ce la possiamo fare. Insieme possiamo fare molto per tutti coloro che non posseggono il passaporto italiano o europeo, ma sono cittadini di questo mondo….Parliamone, discutiamone, organizziamoci…la libertà di tutt* passa attraverso una lotta comune per costruire una società più giusta….quella che ci hanno lasciato i nostri Padri costituenti…riprendiamocela….
Ciao, questo posto mi è piaciuto e l'ho linkato su OKNOtizie.
RispondiEliminahttp://oknotizie.virgilio.it/info/501500a829b6c6e5/25_settembre_clandestino-day_.html#54a58e20e5a4b
Grazie Sciuscia, l'importante è diffondere il più possibile..
RispondiEliminaCavolo, sono uscito venti minuti, sono tornato e... sei in home page!
RispondiEliminaTu ed i promotori dell'iniziativa mi dovete una birra, ahah :) .
Birra pagata!!
RispondiEliminaBellissima iniziativa, è ora di fare sentire che non tutti gli italiani sono razzisti!
RispondiEliminaScusate, non è per fare razzismo, ma non è corretto incitare a "W il clandestino". Non ho letto o sentito di proposte discretamente utili a gestire (dato che non si può "risolvere") il problema del flusso immmigratorio. OK, per l'accoglienza...e poi? Dove si collocheranno queste persone? Chi si occuperà di loro (subito mi viene da dire che in Vaticano c'è posto)? Con che criteri verrà assegnato il permesso di soggiorno? O dite che non serve nemmeno? Come rimuginavo tempo fa e come mi sembra sia stato proposto: tra tutta l'Europa, ci si divide il flusso migratorio clandestino indipendentemente dal punto d'ingresso? Almeno l'Europa prenderebbe parte attiva in questo. Non so....dico stronzate, vero?
RispondiEliminaCiao Lorenzo,
RispondiEliminacompletamente in accordo con te per quanto riguarda la spartizione dei flussi migratori, restano tuttavia aperte alcune questioni di non poca importanza.
Vogliamo concedere la possibilità di richiedere lo status di rifugiato politico a chi proviene da regimi dittatoriali prima di rimbalzare tutti indiscriminatamente?
Vogliamo affermare l'idea che clandestino non vuole dire necessariamente cattivo o colpevole?
Perché è di questo che stiamo parlando, e su questo blog mi sembra che abbiamo e continuiamo a rendere costante testimonianza della china di degrado su cui si sta incamminando una non indifferente parte della politica e della società italiana..
Ciao Bleek! Guarda sono contemporaneamente con te .... e contro di te. Nel senso che: la situazione attuale nell'Africa potrebbe aprire potenzialmente l'applicazione dello Status di Rifugiato Politico ad un numero enorme di individui .... ho paura che tale situazione in concreto non sarà gestibile. Per il punto clandestinità... sono sicuro che il clandestino non è nè cattivo e nè colpevole (intendevi dire delinquente?) ma, non è norma o positività nell'essere clandestino. Si può certo comprendere ed aiutare a raggiungere un status consono nel più breve tempo possibile...e qui sarebbe da aprire una parentesi gigantesca sugli ITALIANI DI MERDA che questi clandestini li fanno lavorare allo stremo rifiutandosi di regolarizzarli! Perchè non vengono adottate misure VERAMENTE punitive verso costoro ('fanculo anche allo "STATO DI DIRITTO")? Comunque, scusa lo sfogo e le parole che spero sia inteso non rivolte a te, sei d'accordo che la clandestinità non deve essere un diritto? Un altro spunto interessante di cui si potrebbe aprire una post a parte...voi siete al corrente delle tribolazioni, continue variazioni e lievitare dei costi per i rinnovi di soggiorno dei regolari? Ciao Bleek, spero di aver espresso i miei punti di vista (o meglio, di domanda) in maniera serena...
RispondiEliminaPunti di vista ampiamente condivisibili, ti dirò di più.. ci sono alcuni Italiani (pochi) che pur volendo regolarizzare i clandestini che lavorano per loro, sono comunque impossibilitati dalle normative vigenti.. Doppia beffa..
RispondiEliminaCome già successo più di una volta...Pienamente d'accordo con Ozymandias: la clandestinità non può essere un diritto, anche xkè, seppur vero che la china "popolare" sembra andare verso il razzismo, mi chiedo: vorrà pur dire che il sentimento diffuso è di disprezzo nei confronti di questa situazione? Se c'è sempre più gente che arriva al razzismo "per disperazione" qualcosa evidentemente non quadra... Per quanto detto da Bleek invece: gli sfruttatori dovrebbero essere ripagati col doppio della loro pretesa... Però, la strada non è certamente "avanti tutti che c'è posto"...
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