07 settembre 2009

Omissis /3

Quando lo faccio notare c'è sempre qualcuno che mi accusa di essere un dietrologo e un complottista. Sarà, ma io ripeto quello che ho scritto nei giorni scorsi (qua e qua): ogni volta che un italiano aggredisce una straniera, il Corriere della Sera si guarda bene dal menzionare le nazionalità dei protagonisti nel titolo della notizia, mentre le indica a lettere cubitali quando la vittima è italiana e l'aggressore è straniero.
La conseguenza di questo comportamento è intuitiva: tutte le persone che scorrono i titoli ma non vanno a leggersi gli articoli (sono tante) non vengono mai informate delle violenze che gli italiani commettono nei confronti degli immigrati, mentre hanno puntuale notizia di quelle che gli stranieri commettono nei nostri confronti.
Un caso? A mio parere no, anche se come sempre sta a voi giudicare.
Però, siccome simili "coincidenze" si sono già verificate tre volte nel giro di pochi giorni (e succedono da una vita, anche se solo negli ultimi tempi ho deciso di collezionarle e comunicarvele in modo sistematico) vi domando: quanti indizi ci vogliono, per fare una prova?

4 commenti:

  1. Storia vecchia, in realtà. L'avevo notata già un paio di anni fa... Poi quando dico che omofobia e xenofobia in questo paese sono state create pian piano...

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  2. Tre indizi, ci vogliono... Appunto.

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  3. Quando faccio notare questa cosa, spesso mi sento rispondere che "fanno a bene a specificarlo, così noi italiani capiamo a che razze dobbiamo stare attenti".

    Coglione, se leggessi di più sapresti che la "razza" alla quale devi fare più attenzione sono i tuoi familiari, visto che il 90% degli stupri avvengono tra le mura domestiche.

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