31 ottobre 2009

Ciellini, poi non dite che non l'avevamo detto


Il primario ginecologo dell'ospedale di Melzo, il ciellino Leandro Aletti, tanto per citarne uno tra i più devoti:

Il 6 ottobre 2009:

Prima pagina Corriere Milano di oggi:

12 commenti:

  1. così come non si possono ridurre gli omicidi legalizzandoli...
    così come non si possono ridurre i drogati legalizzando la droga...
    allo stesso modo non si possono ridurre gli aborti clandestini eliminando gli obiettori o legalizzando l'aborto.

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  2. Ma sai, non credo che ridurre gli aborti sia lo scopo principale degli antiabortisti...

    Lo scopo è rendere la vita difficile alle donne, e ci riescono perfettamente se rendono illegale l'IVG

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  3. 'non si possono ridurre gli aborti clandestini eliminando gli obiettori o legalizzando l'aborto', perchè è ormai chiaro che le donne, così come cercano l'uomo stronzo potendo avere quello amorevole, così cercano il medico che estrae loro il feto di dosso col fil di ferro e un paio di pinze, anche quando possono scegliere una morbida clinica con letti di bambagia e chirurghi qualificati.

    O è così o qualcuno qua è un demente.

    Per essere santi bisogna compiere santità a spese proprie: via il camice bianco e vita di mortificazioni per i medici obiettori; o pensano che dio sia tanto stupido?

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  4. "non si possono ridurre gli aborti clandestini ...legalizzando l'aborto".
    E' invece esattamente quello che è successo: in trent'anni di legge 194 il numero per anno di interruzioni di gravidanza si è all'incirca dimezzato rispetto al periodo precedente l'introduzione della legge stessa, merito del ricorso a moderne tecniche di contraccezione che le donne hanno imparato ad usare perseguendo il fine di una gestione responsabile della funzione procreativa. Tecniche,occorre ricordarlo, osteggiate dai vertici cattolici.
    Il preoccupante ritorno del fenomeno degli aborti clandestini, che credevamo ormai relegato in un vergognoso passato, sembra confermare il successo di una tattica, perseguita dagli integralisti, volta al sabotaggio della legge dall'interno con il grimaldello dell'obiezione e ci spinge a considerare ormai maturi i tempi per una revisione del concetto stesso di obiezione di coscienza nell'ambito della 194, un concetto che, dati alla mano, appare nella sua veste attuale ormai semplicemente non più sostenibile.

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  5. Saccente: "non si possono ridurre gli aborti clandestini legalizzando l'aborto"


    Anche i sassi sanno che la legalizzazione dell'aborto ha drasticamente ridotto l'aborto clandestino: è un'evidenza solare e nemmeno uno come buttiglione la negherebbe.
    Lascia perdere i paralleli con l'omicidio: non esageriamo con la disonestà intellettuale. Un minimo di decenza, suvvia. Ma che le scrivi a fare certe cose?
    D'altra parte è evidente che vieni abitualmente qui per stimolare disapprovazione e ricevere insulti, quindi deve proprio piacerti. In linea con lo spirito peggiore del cattolicesimo. Automortificazione e martirio.

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  6. Ale G, i sadici come saccente talvolta sanno essere anche masochisti...

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  7. @Saccente - Devi sempre spiegare, se equipari l'aborto all'omicidio, quali intenzioni hai sulla pena per tutte le donne omicide.

    Ergastolo, trenta anni, attenuanti, aggravanti ?

    Su fai la tua proposta, che è poi ciò che non avete mai il coraggio di fare.

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  8. Cresce il numero degli ospedali lombardi dove TUTTI i medici sono obiettori (finché dura Formigoni, chi applica la 194 non ha alcuna speranza di far carriera). Un servizio che non funziona, che obbliga a trasferimenti e lunghe attese e dove le donne sono trattate a pesci in faccia invita a rivolgersi altrove.

    Nel ritorno degli aborti clandestini conta anche la disinformazione sui mezzi contraccettivi: percentualmente ricorrono di più all'aborto, con le giovani, le immigrate, e tra queste ultime per motivi noti una buona parte evita di mettere piede in ospedale.

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  9. Saccente, smettila di prenderci in giro... non è umanamente possibile che un essere umano con più di tre neuroni funzionanti scriva la sequela di *inserire qui termine preferito* che hai appena scritto tu. Forza, è uno scherzo di Halloween...

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  10. Le gerarchie ecclesiastiche, qui come nel resto del mondo (e vale per tutte le religioni), sfruttano situazioni che colpiscono emotivamente la pubblica opinione, come è il caso dell'aborto, per imporre una riduzione e restrizione dei diritti e delle libertà delle persone. Sanno benissimo quale sarà il risultato: le persone saranno costrette a rivolgersi ai servizi illegali e clandestini. Anche se questo sembrerebbe, a prima vista, poco utile alle gerarchie ecclesiastiche, in realtà ottengono un risultato molto importante: ovvero, si crea una situazione ambigua nella quale il popolo non è più libero, ma è sempre in qualche modo costretto a dipendere, per concessioni o favori, da qualche persona influente. E in una situazione del genere, è ovvio, le persone perdono fiducia nelle istituzioni statali laiche-liberali, e si affidano maggiormente a delle alternative, come appunto le gerarchie ecclesiastiche. D'altra parte, alla classe dirigente, questa situazione dà poco fastidio (sempre per il caso aborto: basta prendere un aereo a andare in Svizzera, se hai i soldi, s'intende). La classe dirigente pertanto ha poco interesse a difendere il popolo dalle restrizioni imposte dai religiosi. Insomma una situazione difficile da sbloccare. I popoli avevano iniziato a liberarsi dallo sfruttamento dei religiosi con la Rivoluzione Francese, ma non con un referendum o con un sit-in di protesta: allora c'era voluto un mare di sangue.

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  11. @Saccente: sei abbonato ai feed di Metilparaben? e come mai non commenti altri post che non riguardano l'aborto?

    Però lo ammetto, ammiro la tua costanza, hai preso lo spirito cattolico del proselitismo e del "salvar anime" molto seriamente. Sei veramente un credente, per questo non posso che ammirarti.
    Una cosa però: lascia che io mi curi della mia anima da sola e lascia che io possa decidere da me ciò che è meglio; Bersani ieri ha detto una cosa giusta: "non voglio che il 50% degli italiani possa decidere come deve morire l'altro 50%" ed io aggiungo: lasciamo che la legislazione e lo stato dispongano per la più ampia scelta possibile e che sia il singolo cittadino a decidere per se stesso.

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  12. Perchè la Chiesa contrasta così tanto l'entrata in vigore della possibilità di utilizzare per IVG l'RU 486? Forse perchè perderebbe un bel business con le cliniche PRIVATE GESTITE da SUORE dove MEDICI OBIETTORI DI COSCIENZA nel settore pubblico effettuano interruzioni di gravidanza clandestine, anche oltre il terzo mese.
    Non è bene generalizzare, ma in molti casi questa è forse di più di una semplice ipotesi.
    Ma supponiamo per un attimo che l'aborto sia un omicidio. E' un'opinione e può meritare rispetto. In questo caso la RU486 è uno strumento per compiere un omicidio e non andrebbe legalizzata. Allora vietiamo anche tutte le altre cose che servono per commettere omicidi, pistole, fucili, coltelli... questi ultimi oggetti vengono prodotti e venduti legalmente, a volte anche senza necessità di nessun permesso e la Chiesa non ha mai avuto niente da ridire.
    Finisco dicendo che a molti medici bisognerebbe togliere il camice, che gli obiettori di coscienza nel settore pubblico sono una stronzata (perchè è il loro lavoro e perchè allora anche a un operaio che lavora in una ditta di armi, sommergibili dovrebbe essere data la possibilità di essere obiettore di coscienza e ricevere lo stipendio senza adempiere ai suoi compiti) e che i ciellini fanno schifo. Molti ciellini (laureati appunto in ingegneria, medicina...) credono di essere laureati ma in realtà non lo sono perchè hanno rubato il loro titolo, e conosco bene ciò di cui parlo, e i fatti ne sono l'evidenza.

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