01 novembre 2009

Senatore molli la poltrona


Mi unisco all'appello che parte da qui e qui.
Scrivetegli anche voi: rutelli_f chiocciola posta.senato.it

Update: la risposta di Rutelli (a isaroseisarose). Azzardo una risposta: "no".
Gentile amico/a, rispondo alla sua, come alle altre mail che richiedono le mie dimissioni dal Parlamento. Questa richiesta è infondata; cercherò di risponderle con gentilezza e precisione. Il PD ha eletto circa 340 Parlamentari. Anche lei potrà convenire che nel 2008 io sono stato candidato ed eletto grazie ai consensi, la storia politica e l'integrità delle mie convinzioni ed azioni: rispetto al risultato elettorale del PD, questo patrimonio non è stato pari né a un ventesimo, né a un trecentoquarantesimo! Non trova?

11 commenti:

  1. da NON elettore del PD, gliel'ho spedita eccome la mail.

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  2. Fatto.
    Non credo che mollerà la poltrona ma secondo me queste campagne di mini-attivazione del singolo cittadino sono utilissime.
    La prossima volta però ci si potrebbe perfezionare e fare come in America: diffondere il numero di telefono on line e bloccargli la linea per settimane.

    P.S. Ti volevo chiedere, quando ho visto il caso Cucchi come primo titolo di Repubblica on line mi è venuto in mente quando scrivevi dell'insabbiamento sistematico. Ora cosa ne pensi? E' stata anche la rete?

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  3. Malvino, nel suo blog, scrive:

    A Ciwati,
    Wittgenstein,
    Piovono rane,
    Metilparaben,
    ecc.
    si dovrebbe far presente che, bloccata o no che fosse la lista nella quale Rutelli si presentava come candidato del Pd, “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” (art. 67), e che la Costituzione non è sacra a giorni alterni.

    Credo che Malvino abbia ragione.

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  4. Devono andarsene anche tutti i suoi fedelissimi, Binetti in testa!
    La befana ha detto che resta: speriamo che la caccino a calci nel culo.

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  5. Non credo che i padri costituzionali abbiano previsto l'eventualità del voltagabbana fotonico in cui uno viene eletto a "sinistra" con una lista bloccata (già una merdata di suo) e decide da un giorno all'altro di andarsene a destra. In spirito della legge vs. lettera della legge dovrebbe sempre vincere il primo. Dovrebbe.

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  6. @Serena
    E' questione di serietà e non di vincolo di mandato.
    Rutelli è stato eletto con le liste bloccate previste dal Porcellum.
    Era nelle liste del Pd perchè aderiva e sosteneva il programma ed il progetto del Pd.
    Se non vi avesse aderito, non sarebbe stato eletto e se oggi ha cambiato idea, restituisca la poltrona che gli elettori hanno affidato sulla base di quell'adesione.

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  7. La legge non impone a Rutelli di dimettersi; chi ha contribuito a farlo eleggere può, evidentemente e comprensibilmente, auspicare che lo faccia, ma non esigerlo.

    È molto pericoloso appellarsi alla "sostanza" contro la "forma", quando si parla di leggi. Il diritto vive del rispetto di ciò che le leggi dicono, non di ciò che ciascuno di volta in volta ritiene, dal suo punto di vista, "sostanza".

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  8. E' arrivata anche a voi la risposta di Rutelli?
    Inizia così:

    "Gentile amico/a,
    rispondo alla sua, come alle altre mail che richiedono le mie dimissioni dal Parlamento. Questa richiesta è infondata; cercherò di risponderle con gentilezza e precisione.
    Il PD ha eletto circa 340 Parlamentari. Anche lei potrà convenire che nel 2008 io sono stato candidato ed eletto grazie ai consensi, la storia politica e l'integrità delle mie convinzioni ed azioni: rispetto al risultato elettorale del PD, questo patrimonio non è stato pari né a un ventesimo, né a un trecentoquarantesimo! Non trova?"

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  9. sto ancora vomitando da quando ho letto la risposta del Rutellone.

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  10. bè, ma il PD mica ci pensa ancora a RUtelli! http://www.rassegnastagna.com/2009/11/01/rutelli-fuori-dal-parlamento-ma-come-si-fa/

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