Trillyna, credo tu sia la cugina di Stefano Cucchi. Concordo amaramente con te, come ho scritto qua: la notizia è stata data in ritardo, e da pochi. Poi i giornali sono stati obbligati a occuparsene, ma credo che se fosse stato per loro l'avrebbero tranquillamente ignorata, come è successo per altri casi analoghi di cui non ha parlato nessuno. Io, che sono un blogger, faccio quello che posso: riportare le notizie dopo che qualcuno le ha pubblicate, perché prima non le conosco, oppure cercarle se sono seppellite in qualche giornale minore o in qualche cronaca locale per provare a diffonderle. Però, credimi, vorrei fare di più.
Il guaio è che pure le forze dell'ordine vorrebbero fare di più.
Nessuno ha fin'ora pensato a riflettere sulle ragioni psicologiche e antropologiche del fenomeno: a questo punto io chiedo 'ma cosa spinge i poliziotti deviati a compiere questi gesti in maniera così sistematica ed efferata?' Quale meccanismo agisce sulle menti di questi individui? Come si può riaccendere il peso della coscienza in questi potenziali o effettivi assassini?
• Verifica dell'attitudine psicologica, caratteriale ad assolvere a questo compito: viene compiuta, prima dell'assunzione?
Sono due domande da porsi anche per gli appartenenti ad altre forze dell'ordine, ma va detto che, da tempo, nel settore degli agenti in carcere risposte improbabili delle più positive (ottima formazione, verifiche attitudinali) non basterebbero a ridurre la diffusione degli episodi di violenza.
Reclusione in celle sovraffollate, nella totale inattività, per 22 ore al giorno; cibo, igiene e assistenza medica pessimi e insufficienti (fanno eccezione ben pochi istituti di pena). I detenuti non sono tutti pazienti come Giobbe, anche se capita che vengano imbottiti di psicofarmaci perché stiano tranquilli.
Se i reclusi sono il doppio o il triplo di quanti le strutture possano ufficialmente accoglierne, i loro custodi hanno pesanti deficienze d'organico, aggravate dalla destinazione di parecchi di loro a funzioni incongrue: troppi fanno gli uscieri ministeriali, o le guardie del corpo (per esempio, a Mastella).
Negli ultimi mesi, sono stati numerosi anche i suicidi degli agenti (alcuni hanno ammazzato i loro familiari, prima di uccidersi). Non credo sia un caso.
Fuori discussione che chi massacra un cittadino detenuto, affidato alla sua custodia, vada colpito da una condanna. Ma quale pena andrebbe inflitta ai politici responsabili di una situazione carceraria anticostituzionale e criminogena, terreno fertile di violenza rivolta verso di sé e verso gli altri?
Che ritmo! Questi casi sono agghiaccianti perche ci scappa il morto,ma a questi livelli si giunge perche il grado di impunita' delle forze dell'"ordine" è ormai totale. Sono parmense,e haime mi spiace ricordarvi che pochi mesi fa c'era stato il caso della prostituta sul pavimento e anche del ragazzo di colore pestato dai vigili urbani...ma casi simili sono all'ordine del giorno in ogni citta'. Questo è l'humus in cui poi certe cose accadono; ma questi sono gli esecutori materiali,ma quando poi i cittadini puniranno i mandanti morali di tutto cio?! Mirko
In verità, sono EX carabinieri ed ex vigili urbani; appartenenti al tipo di pensionati che, secondo Maroni, dovrebbero guidare le ronde e garantire la serietà e il rispetto della legge da parte di chi, giustamente stanco della TV, vuole passare seratine più eccitanti giocando a guardie e ladri, al servizio della comunità naturalmente.
come dire processo veloce ..
RispondiEliminaoh meglio processo di smaltimento veloce
(per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare tutto questo?)
Puntano all'oro alle Olimpiadi o che cosa?
RispondiEliminaio sono la cugina... lo dicono con un mese di ritardo .....vergogna...solo xche' non e' un politico di merda ANDATE A FARE IN CULO TUTTI QUANTI
RispondiEliminaTrillyna, credo tu sia la cugina di Stefano Cucchi. Concordo amaramente con te, come ho scritto qua: la notizia è stata data in ritardo, e da pochi. Poi i giornali sono stati obbligati a occuparsene, ma credo che se fosse stato per loro l'avrebbero tranquillamente ignorata, come è successo per altri casi analoghi di cui non ha parlato nessuno.
RispondiEliminaIo, che sono un blogger, faccio quello che posso: riportare le notizie dopo che qualcuno le ha pubblicate, perché prima non le conosco, oppure cercarle se sono seppellite in qualche giornale minore o in qualche cronaca locale per provare a diffonderle.
Però, credimi, vorrei fare di più.
Il guaio è che pure le forze dell'ordine vorrebbero fare di più.
RispondiEliminaNessuno ha fin'ora pensato a riflettere sulle ragioni psicologiche e antropologiche del fenomeno: a questo punto io chiedo 'ma cosa spinge i poliziotti deviati a compiere questi gesti in maniera così sistematica ed efferata?'
Quale meccanismo agisce sulle menti di questi individui? Come si può riaccendere il peso della coscienza in questi potenziali o effettivi assassini?
una vergogna. se cnfermato qui ci vuole una sentenza esemplare per questi esecutori fascisti. esemplare
RispondiElimina• Formazione delle guardie carcerarie: qual è?
RispondiElimina• Verifica dell'attitudine psicologica, caratteriale ad assolvere a questo compito: viene compiuta, prima dell'assunzione?
Sono due domande da porsi anche per gli appartenenti ad altre forze dell'ordine, ma va detto che, da tempo, nel settore degli agenti in carcere risposte improbabili delle più positive (ottima formazione, verifiche attitudinali) non basterebbero a ridurre la diffusione degli episodi di violenza.
Reclusione in celle sovraffollate, nella totale inattività, per 22 ore al giorno; cibo, igiene e assistenza medica pessimi e insufficienti (fanno eccezione ben pochi istituti di pena). I detenuti non sono tutti pazienti come Giobbe, anche se capita che vengano imbottiti di psicofarmaci perché stiano tranquilli.
Se i reclusi sono il doppio o il triplo di quanti le strutture possano ufficialmente accoglierne, i loro custodi hanno pesanti deficienze d'organico, aggravate dalla destinazione di parecchi di loro a funzioni incongrue: troppi fanno gli uscieri ministeriali, o le guardie del corpo (per esempio, a Mastella).
Negli ultimi mesi, sono stati numerosi anche i suicidi degli agenti (alcuni hanno ammazzato i loro familiari, prima di uccidersi). Non credo sia un caso.
Fuori discussione che chi massacra un cittadino detenuto, affidato alla sua custodia, vada colpito da una condanna. Ma quale pena andrebbe inflitta ai politici responsabili di una situazione carceraria anticostituzionale e criminogena, terreno fertile di violenza rivolta verso di sé e verso gli altri?
Che ritmo! Questi casi sono agghiaccianti perche ci scappa il morto,ma a questi livelli si giunge perche il grado di impunita' delle forze dell'"ordine" è ormai totale.
RispondiEliminaSono parmense,e haime mi spiace ricordarvi che pochi mesi fa c'era stato il caso della prostituta sul pavimento e anche del ragazzo di colore pestato dai vigili urbani...ma casi simili sono all'ordine del giorno in ogni citta'.
Questo è l'humus in cui poi certe cose accadono; ma questi sono gli esecutori materiali,ma quando poi i cittadini puniranno i mandanti morali di tutto cio?!
Mirko
Processo a Bergamo - Botte, violenze e soprusi da parte di carabinieri raccontati in un'aula di tribunale
RispondiEliminahttp://www.bergamonews.it/bassa/articolo.php?id=18092
In verità, sono EX carabinieri ed ex vigili urbani; appartenenti al tipo di pensionati che, secondo Maroni, dovrebbero guidare le ronde e garantire la serietà e il rispetto della legge da parte di chi, giustamente stanco della TV, vuole passare seratine più eccitanti giocando a guardie e ladri, al servizio della comunità naturalmente.
Meglio morire giovani che vivere in questo mondo di merda.
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