12 novembre 2009

Che sia andata così?



Gli agenti penitenziari e i carabinieri continuano a negare categoricamente di aver toccato Stefano Cucchi: eppure aveva i lividi in faccia, zoppicava, insomma qualcuno dovrà pur averlo picchiato.

A questo punto mi meraviglia che nessuno abbia ancora suggerito una versione dei fatti simile a quella del video qua sopra, che metterebbe tutto a tacere salvando ingegnosamente capra e cavoli.

Allora, gente, che altro aspettate? Fatto trenta, fate trentuno, e provate a sostenere che sia andata proprio così.

La faccia tosta per farlo, a quanto pare, non vi manca.

6 commenti:

  1. In effetti ci avevo pensato anch'io che sarebbe finita in una maniera simile!
    Magari ha sbattuto la testa e la faccia violentemente contro il muro!
    Oppure no... è cmq colpa sua... essendo drogato non è stato abbastanza svelto da evitare i pugni e di calci!
    (Giovanardata!)

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  2. mi pare di scoprire l'acqua calda dicendo che c'è una precisa volontà della "gente che conta" di proteggere i responsabili... questa vicenda è assurda

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  3. non c' è giustificazione dietro l' odio che si scatena di certa gente, ora, con la testimonianza del detenuti, la storia pubblicata di quando è arrivato dove e come, solo un cieco potrebbe negare che non siano state guardie penitenziarie, e forse, anche carabinieri. L' odio manifestato da queste persone è intollerabile a parte di qualsiasi persona civile, solo l' odio può spingere esseri umani a maltrattare fino a certi stati dei suoi simili. Resta da vedere chi gonfia d' odio questi sbirri.

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  4. Complimenti per il tuo Blog.. ti andrebbe di fare uno scambio di link con il mio www.francescogreco.splinder.com ?

    Grazie
    Francesco
    Il Blog | Attualità | Psicologia

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  5. Io aspetto che giochino la carte 'alieni'

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  6. Ecco la proverbiale sensibilità dei lettore de "Il Giornale":


    un tossico in meno da mantenere economicamente in galera e/o in ospedale a spese nostre (e mie), per me va bene che sia finita così... con buona pace dei famigliari. amen.


    Eh sì: mettiamoci una croce sopra. Possibilmente sul muro, bene in vista.

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