05 novembre 2009

Loro chi?


Ignazio La Russa su Rai Uno a proposito del crocifisso:

Possono morire, loro e quei finti organismi internazionali che non contano nulla.
Ebbene, è appena il caso di ricordare al Ministro (o di dirglielo, qualora non ne fosse a conoscenza) che a pronunciarsi sulla necessità di rimuovere i crocifissi dalle aule scolastiche è stata la Corte Europea dei diritti dell'uomo; quest'ultima è stata istituita con la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, elaborata dal Consiglio d'Europa e firmata a Roma il 4 novembre 1950; il Consiglio d'Europa, a sua volta, è stato costituito il 5 maggio 1949 col Trattato di Londra e annovera l'Italia tra i 10 paesi fondatori.

Abbia pazienza, Ministro: loro chi?

10 commenti:

  1. che pretese... L'Ignazio sarà pure laureato in legge ma è solo un ignorantello... Lo è sempre stato, anche da studente nessuno voleva sentirlo parlare perchè erano stufi delle sue cazzatecontinue... (manganelloaparte)

    RispondiElimina
  2. IN HOC SIGNO VINCES
    (le prossime elezioni)
    a me pare che qualcuno si stia già organizzando per il dopo silvio ...

    RispondiElimina
  3. La Russa inqualificabile. Bell'esempio di carità cristiana oltretutto.

    Storico, il cosiddetto "integralismo laicista" è un'invenzione posticcia generata dalle menti interessate di personaggi ben pagati e ben amplificati dai media. Cerchiamo di non ripetere i luoghi comuni anche qui, per quelli ci sono già i programmi tipo "la vita in diretta".
    Le motivazioni della corte sono abbastanza inoppugnabili. Non mi sembra tu abbia argomentato. Oppure vuoi dire che manderesti tuo figlio in una scuola con la falce e martello appesa in classe?

    RispondiElimina
  4. La cosa che mi fa rabbrividire è che pure Marco Travaglio difende il crocifisso.
    Avevo cominciato a dubitare di lui quando avevo letto il suo scambio di lettere con paolo barnard riguardo Israele-palestina, dove, in sintesi diceva che che israele poteva fare tutto quello che voleva giustificati dall' olocausto.
    Se ancora ci poteva essere qualche dubbio sul fatto che è un povero idiota, ci ha illuminati per sempre.

    RispondiElimina
  5. @ombreluminose:

    Apprezzo da sempre Travaglio, ho letto quasi tutti i suoi libri e seguo anche le considerazioni che propone sui vari quotidiani: il suo difendere il cattolicesimo non è certo di oggi, dato che si dichiara credente. Ma credo che sia un falso problema, quantomeno per quanto riguarda valutazioni su di lui.

    La cosa che si fa finta di non capire è che il crocefisso è ideologico, oltre che un problema di natura sociale (=discriminazioni verso gli atei, ben 7 milioni in Italia, secondo l'UAAR).

    Il problema è che rappresenta un simbolo di oppressione, peraltro di natura ambigua, violenta e anche un po' antisemita (retaggio del periodo mussoliniano)

    RispondiElimina
  6. parodiando il titolo del post: "La Russa Chi?"

    RispondiElimina
  7. Gulp, anche il presidente nazionale dell'Arcigay Aurelio Mancuso sostiene: "No, laicità non significa togliere il crocefisso, simbolo d'amore". L'articolo qui:

    http://www.radicali.it/view.php?id=148787

    RispondiElimina
  8. Darkholder:
    "il suo difendere il cattolicesimo non è certo di oggi, dato che si dichiara credente"

    bene, questo testimonia quanto sia buffone allora, visto che il suo essere credente o meno, l' essere credente o meno di chiunque, non giustifica la non osservanza del principio di laicità dello Stato Italiano.

    LO stesso vale per quell' altro genio dell' arcigay.

    A riprova che gli idioti stan proprio da tutte le parti eh.

    RispondiElimina
  9. trovate la differenza fra la russa e un talebano...

    io non ne vedo

    RispondiElimina
  10. @ OmbreLuminose
    (mi faccio trasportare un po' fuori tema)

    Citazioni varie su M Travaglio:

    "La cosa che mi fa rabbrividire è che pure Marco Travaglio difende il crocifisso.

    Avevo cominciato a dubitare di lui quando avevo letto il suo scambio di lettere con paolo barnard [...].

    Se ancora ci poteva essere qualche dubbio sul fatto che è un povero idiota [...].
    "

    Scusa ma qui si palesa ai miei occhi un grave problema di fondo. Forse qui il problema, allora, è che il fine ultimo sia diventato elaborare il giudizio sulle persone invece che sui contenuti degli argomenti. Il giudizio di Travaglio sul crocifisso non dovrebbe inficiare altre cose che il giornalista ha affermato in altri contesti, che possono tranquillamente continuare ad essere valide. Travaglio, come tutti, può benissimo avere un'opinione condivisibile e ben argomentata sul tema A ed averne una non condivisa o anche male argomentata sul tema B. Dirò di più: a priori non riesco a vedere motivo per cui dovrei aspettarmi, prima che si esprima, che Travaglio la pensi come me sull'esposizione del crocifisso o sulla questione israelo-palestinese, né il viceversa. Perché condivido altre cose che ha detto? Nah!

    Inviterei di più a concentrarsi sull'argomento che una data persona propone invece che sulla sua autorità, fama, o opinione su argomenti differenti da quello in questione.
    Confesso che mi preoccupa un po' questo sistema di pensiero secondo il quale non apppena uno dice una o due cose che non si condividdono diventa per default un coglione.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.