02 novembre 2009

Stupro di una scatola


Attenzione, amici: qual è la notizia? Che un delinquente abbia abusato di una disabile violentandola a tutto spiano per undici anni filati?

Macché, quello è secondario.

La "ciccia", come si dice in gergo, cioè l'elemento che fa notizia, che indigna le coscienze, che fa gridare all'abominio, è il fatto che l'abbia costretta ad abortire undici volte.

Allora, amiche del gentil sesso, se è vero che spesso i dettagli sono ben più rivelatori dei proclami, possiamo trarre una conclusione piuttosto immediata: agli occhi di qualcuno quello che contenete è ben più importante di voi.

Il che significa, a occhio e croce, che spesso e volentieri non siete considerate delle persone, ma delle scatole.

Né più, né meno.

42 commenti:

  1. Letto stamattina. Stessa considerazione sul titolo rispetto al contenuto. Fa piacere ci sia chi se ne accorge...

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  2. La notizia, come la prendi la prendi è orribile. Sulla tua osservazione però, dato che il tipo la violentava, il fatto che sia rimasta in cinta, dal SUO punto di vista, era solamente un contrattempo, come dire.
    Insomma se è vero, come è vero, che a volte le donne, tra le altre negative, sono considerate solo delle scatole, non è proprio da questa notizia che avrei tratto questa conclusione...ma giusto pour parler.

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  3. Cioè dici che la cosa che fa notizia nell'accaduto, quella che scuote gli animi è la questione degli aborti perchè la donna viene vista come un contenitore.
    Il fatto che abbia costretto ad abortire una disabile per 11 volte è un abuso gravissimo per la disabile, secondo me più grave del "semplice" abuso sessuale reiterato.
    Insomma è un aggravante...
    Un titolo che mette in secondo piano questo orribile aspetto della vicenda non lo condividerei...
    Forse hai un pò di pregiudizi sui giornalisti,e spesso nn a torto, però in questo frangente non condivido il tuo punto di vista.

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  4. SE QUESTO CRIMINALE FOSSE STATO STRANIERO ?

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  5. @ Skumbino:
    "Un titolo che mette in secondo piano questo orribile aspetto della vicenda non lo condividerei"

    Ma chiedere un titolo equilibrato e aderente alla realtà del fatto, è troppo?

    Io non sono arrivata alla conclusione donna-contenitore, ciononostante il titolo scelto è viziato, "artificioso" e quindi adeguato più a logiche scandalistiche che non alla cronaca.

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  6. ps generale: perchè quando non metti queste immagini dei titoli di giornali molto efficaci, non inserisci anche il sito/testata e la data? Per completezza. Grazie

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  7. Ma la notizia di un abuso deve suscitare scandalo e l'aborto coatto è un abuso gravissimo...
    e nei titoli in poche parole bisogna scrivere una frase che riassume i fatti della vicenda in modo che il lettore venga colpito dalla notizia.
    A questo punto ad ogni omicidio che viene commesso bisognerebbe mettere un titolo formattato così : Nome città, assassinato uomo/donna: arrestato uomo/donna

    Lo stesso titolo "stupro di una scatola" è viziato.
    Comunque tu come avresti scritto il titolo dell'articolo?
    Non è provocazione, è solo curiosità.

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  8. Avrei scritto:
    "Stupra ragazza disabile per 11 anni: arrestato imprenditore".
    Ripeto, a me lo stupro continuato pare assai più grave dell'aborto.

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  9. Oppure "Stupra disabile e la costringe ad abortire per 11 anni", informazione completa in un titolo lungo quanto l'originale

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  10. Perchè scrivi che è disabile, nel titolo?Non è commettere lo stesso errore questo?
    Gli abusi sulla giovane disabile sono il crimine e i conseguenti 11 aborti coatti sono un'aggravante.

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  11. No, non è lo stesso errore. Perché stuprare una disabile è ancora più grave che stuprare una normodotata. E comunque, il senso del post è un altro: lo vogliamo dire, nel titolo, che 'sta donna è stata violentata per undici anni, oppure l'unica cosa che ci interessa è che la conseguenza di questo orrore siano stati 11 aborti?

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  12. A me fa orrore tutta la notizia...

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  13. che giornale è: corriere, repubblica?

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  14. Forse l'aborto ci sta ad indicare la profondità della violenza.
    L'ha violentata talmente che è rimasta incinta per 11 volte.
    E forse, volendo considerare la donna come tale e non come oggetto, 11 aborti sono "violenza fisica" inflitta alla persona, al di là di cosa sembra possano rappresentare.
    Il corpo di una donna costretto ad un intervento (tale è l'aborto) per undici volte...è un corpo portato al limite della sanità.
    E forse è importante precisarlo perchè, nonostante 11 aborti, nessuno si è accorto di niente. O ha finto di non accorgersene.

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  15. "L'ha violentata talmente che è rimasta incinta per 11 volte."

    Se l'avesse stuprata col preservativo o dandole la pillola non era certo una violenza più leggera. Certamente, che non abbia usato protezione e l'abbia poi costretta all'aborto è una terribile aggravante che ha aggiunto solo violenza a violenza.

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  16. "Stupra disabile e la costringe ad abortire per 11 anni: arrestato imprenditore" come diceva Atrus

    Rende perfettamente la notizia e non è così lungo. Non ci voleva poi tanto...

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  17. Una cosa che suscita un profondo disgusto nella vicenda è anche il numero degli aborti...
    Clinicamente parlando penso che siano una violenza disumana...sia fisica che mentale, che associata allo stupro continuato non fa altro che peggiorare un quadro orribile.
    Come innaffiare un ospedale che va a fuoco con la benzina..
    Aver evidenziato questa cosa nel titolo mette in risalto la crudeltà di questo imprenditore.
    Una donna sana di mente, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali e nella sua autonomia che decide di abortire vive comunque uno stress psicologico...quindi questa vittima chissà cosa può aver sofferto.
    Perchè quello che le ha fatto quest'animale è stato proprio trattarla come una scatola...

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  18. Continuo a ritenere che la notizia sia la violenza reiterata ed aggravata e non il numero di aborti. Anche perchè sarebbe stata una violenza ancora maggiore costringerla a 11 parti e costringerla a mettere al mondo 11 bambini in un contesto del genere.
    Non facciamoci influenzare dalle urla di certi personaggi riguardo il tema "aborto". Mettere al mondo un bambino non voluto, concepito con la violenza, figlio di una persona che non se ne può prender cura e nato e di un contesto degradato (e probabilmente con tare genetiche ereditarie, anche se non so di che tipo di disabilità di tratti) è un problema maggiore di un'interruzione di gravidanza.

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  19. Beh allora ha fatto un atto di carità...
    Io sto semplicemente dicendo che costringere ad abortire è una violenza, come è una violenza lo stupro.
    Sarebbe stata una violenza anche costringerla a partorire i figli di quello stupro.
    Il punto è che tutta la faccenda è raccapricciante, violenta e crudele, non c'è un altro modo di vederla.

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  20. Quindi, violenza reiterata e il numero d'aborti sono la stessa cosa ai miei occhi.
    Il crimine è uno solo è costituito da queste due parti inscindibili.

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  21. Skumbino, non c'entrano gli atti di carità. Si parla del modo con cui viene data una notizia e gli elementi a cui si ritiene di dover dare risalto. La scelta di alcuni elementi a scapito di altri esprime un modo di fare giornalismo e in senso più generale un sentire comune.
    Riguardo la notizia in sè, ripeto: stuprare (una persona con disabilità intellettiva) è la violenza principale, da cui derivano altre violenze: rimanere incinte, e alternativamente dover abortire o dover partorire. Che nel caso di specie sarebbe un male peggiore-secondo me. Secondo Carlo Casini o i sadici come lui, lo sarebbe il contrario.

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  22. Te la preciso meglio: da come è data la notizia, si da' chiaramente per scontato che il diritto a non essere oggetto di violenza di una donna disabile sarebbe minore o al massimo equivalente a quello del feto di non essere abortito. E non è così assolutamente, non lo è nemmeno per la legislazione corrente nel mondo civile.
    Vale a dire, il paradigma del pensiero clericale sul tema della maternità e della donna. Appunto, retrocessa a contenitore.

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  23. Credo che in questo caso tu stia esagerando Metil.
    Il titolo soffre sicuramente del vizio di forma che tutti i titoli di giornale hanno: notizie in due righe.
    Gli undici aborti coatti sono a mio avviso l'apice dell'abuso.
    Per quanto io sia un sostenitore del diritto all'aborto (non all'aborto in se) ritengo che sia un trauma sicuramente non indifferente e estremo aggravante dell'abuso. Sicuramente il titolo poteva essere posto meglio ma non ravvedo questa malizia nei confronti della donna come genere.

    Leggo sempre il tuo blog (ho scritto qualcosa anche io qui)condivido e apprezzo quello che scrivi e le battaglie che supporti. Tuttavia mi sembra che ultimamente tu veda fantasmi ovunque con il piglio del complottista.
    E' il tuo blog e quindi puoi farne cosa vuoi ovviamente, ma ti consiglio di tenere una linea più concreta per conservare quella credibilità che apprezzo (io e penso molti altri) nel tuo lavoro in questa pagina.

    Cordiali saluti.

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  24. non so chi sia il giornalista, nel senso che non lo conosco, ma credo, condividendo un po' il pensiero generale di NEOAlfa che 'la notizia" sta in una donna che a seguito di violenza straripetuta ha abortito undici volte. Prendere questo numero da solo già sarebe una notizia. Poi se scopro però che il giornalista è uno di CL o simile, avallo al 100% il post di Metil.

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  25. Caro Neoalfa, non vedo complotti: mi limito a riportare una mentalità diffusa, che del resto mi pare rispecchiata (sia pure inconsapevolmente, quindi niente fantasmi) nel titolo di questo articolo.
    Si può non essere d'accordo con quello che scrivo, naturalmente, e mi pare che nel caso specifico non siamo d'accordo: tu scrivi che "gli undici aborti coatti sono" (a tuo avviso) "l'apice dell'abuso", mentre io ritengo che non sia così. L'apice dell'abuso, secondo me, è l'abuso stesso, e gli undici aborti non ne sono che una conseguenza (peraltro non gravi di per sé, ma in ragione del fatto che fossero forzati: l'avesse costretta a partorire undici volte, per me sarebbe stato assolutamente lo stesso).
    Ecco, non siamo d'accordo, e la cosa ci può stare.
    Da qua a sostenere che io veda "fantasmi" ovunque, e che i miei post mancano di concretezza, però, ce ne passa: a meno che tu non voglia sostenere che pensarla diversamente da te significhi essere complottisti...

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  26. "rimanere incinte, e alternativamente dover abortire o dover partorire."

    Qui non si parla di "dover"... qua si parla di "aver costretto a".
    E se ci pensi, se l'avesse lasciata partorire almeno una volta avrebbe quasi certamente fatto in modo che le violenze cessassero dopo un anno e non dopo 11!
    Quindi averla costretta all'aborto 11 volte ha fatto solo in modo di prolungare l'agonia

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  27. ecco ora solo leggo il post di metil.
    Son sicuro che se non avesse interrotto le gravidanze lo stupratore sarebbe stato scoperto molto prima e le gravidanze col piffero che arrivavano a 11!

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  28. @Metil

    Assolutamente. Il mio non era un giudizio ma un opinione suscitata dal quello che sento leggendo il tuo post. Conosco bene la mentalità italiana (ne faccio parte purtroppo) e sono al corrente di come questa si rifletta e si amplifichi sui media. Tuttavia nel caso specifico non riscontro (io personalmente) il desiderio di etichettare la donna come scatola e di fare passare solo l'aborto come abuso.

    Per giustificare certe cose non è necessaria la malizia: è sufficiente l'imbecillità umana.
    Ma questa è ovviamente la mia opinione.

    Il mio riferimento alla concretezza non è relativo alla validità delle tue argomentazioni (di cui peraltro sono in disaccordo solo in questo caso) ma l'oggetto delle stesse. Per concreto mi riferisco ad atti pratici (non mediatici) di discriminazione. Questo non tanto perchè ritenga errato combattere la discriminazione mediatica ma perchè mi sembra il frutto più che la causa della mentalità imperante.
    Anche se in effetti è abbastanza un circolo vizioso.
    Per farla breve mi sembra che, preso il post, il problema sia la forma dell'articolo piuttosto che l'abuso. Lo so che la critica all'articolo sottintende anche quella al crimine ma preferisco quando non sottointendi. Bastano già i giornali a lavorari di sottointendimenti (ma si dice?).

    Vabbè ho tirato giù una tesi e non so nemmeno se mi sono speigato bene.

    Saluti


    PS:Devo ammettere che sono contento di questa nostra piccola divergenza. Essere sempre d'accordo su tutto quello che dice una persona mi lascia sempre il dubbio di non pensare con la mia testa.

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  29. Leggendo il titolo così com'è, senza andare oltre non si può immaginare l'abuso sessuale. Giornalisticamente è un titolo sbagliato.

    La notizia, poi, non necessita di commento: si resta senza parole.

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  30. insomma solo io ho pensato subito allo stupro ... boh ...
    Capita... cmq viva lo scambio di opinioni!

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  31. @Patriza Poloni

    Davvero? Si vede che sono io solo io allora ad immaginare automaticamente 11 aborti forzati come conseguenza estrema di un'abuso sessuale?
    I casi sono due: ho un buon intuito oppure anche io tendo a vedere la situazione peggiore dietro certe affermazioni.
    o_O'

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  32. @NeoAlfa: Benvenuto nel club :)

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  33. @ Skumbino

    Grazie. Anche se è un club di cui avrei preferito non fare parte...

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  34. Come avrete capito, io non ipotizzavo nel post che dal titolo non si intuisse lo stupro: era per me una questione di (grave) violazione della scala di importanza.

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  35. @Metilparaben.

    Si è capito perfettamente.
    Mi sa che ho fatto un pò di casino con il mio commento...

    Non concordo sulla scala però più che altro perche come ti ho detto ritengo l'aborto coatto apice e aggravante dell'abuso. Quindi perfetto per un titolo sensazionalistico di giornale senza tirare in causa una discriminazione della donna scatola.
    Da qui tutta la mia trafila.

    Ora sto zitto eh. Ho dato fastisio a sufficienza.

    Arrivederci a tutti.

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  36. sottoscrivo.
    di più: sono talmente d'accordo che potrei averlo scritto io.
    mi dai il permesso di pubblicare questo post su femminileplurale per intero?

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  37. perchè non vanno a cercare anche chi ha eseguito gli aborti? sarà sempre la stessa persona, oppure questo "uomo" l'ha portata in 11 posti diversi? ospedali? mah... kimba

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  38. ce n'eravamo accorte già da mo': almeno da quando il cafonano disse che eluana englaro avrebbe potuto restare incinta.

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  39. scusate ragazze, ma non è il "contenuto" che ci interessa? mi dispiace dirvelo, ma sì, certo, quello che avete dentro è ben più importante di voi.

    un bacio a tutte, sia dentro che fuori.
    paolo

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