CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
21 dicembre 2009
Sarà anche una triste coincidenza, tuttavia...
TERAMO - "Abbiamo rischiato una volta perché il negro ha visto tutto. Un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto...". Queste le parole registrate all'interno di uno degli uffici degli agenti di polizia del carcere di Castrogno a Teramo. Parole che raccontano di un pestaggio ai danni di un detenuto e dei timori che qualcuno avesse visto e potesse parlare. Un audio, pubblicato da Repubblica.it, che all'inizio di novembre fece scoppiare un caso e portò alla sospensione del comandante delle guardie penitenziarie.
Adesso, una notizia riporta quel carcere all'attenzione delle cronache. La morte, cioè, di Uzoma Emeka, 32 anni, di nazionalità nigeriana, deceduto nel carcere di Teramo due giorni fa. Per molti, "il negro" citato nella registrazione, anche se davanti ai magistrati che lo hanno ascoltato, finora ha sempre risposto con dei "non ricordo".
Mi hai fatto ricordare la morte dei due piloti che a Ustica sicuramente assistettero a qualcosa di molto,molto strano: Ivo Nutarelli e Mario Naldini, morti durante un'esibizione della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori in Germania nell'agosto del 1988.Morirono poco prima che il giudice li ascoltasse.I tedeschi stessi parlarono di strani movimenti di alcuni furgoni alla base Nato la mattina di quel giorno.Ma poi finisce sempre a tarallucci e vino.Vogliamo fare un elenco di tutte le persone morte in una "triste coincidenza"?Sarebbe il caso,visto che si dimentica, purtroppo si dimentica,e sarebbe una lista vergognosamente lunga,ci siamo dimenticati la coraggiosa Ilaria Alpi e Miran Hrovatin,non ne parla più nessuno.Di tanti non si parla più.Mangiamo troppo mandorlato.. "gli occhi a mandorla" li abbiamo proprio noi ma spesso non ci rendiamo conto.
Perché Uzoma Emeka si trovava ancora in quel carcere? A Roma il magistrato che indaga sulla morte di Stefano Cucchi ha saggiamente trasferito il testimone principale del pestaggio in una comunità terapeutica. Se il magistrato di Teramo avesse garantito al detenuto, tossicodipendente, un simile trasferimento probabilmente questo avrebbe accettato di testimoniare, senza timore di ritorsioni.
coincidenza?
RispondiEliminagià tipo quelle che s euno preme il grilletto di uan pistola muore quello davanti alla pistola!
che COINCIDENZA!!!
Mi hai fatto ricordare la morte dei due piloti che a Ustica sicuramente assistettero a qualcosa di molto,molto strano: Ivo Nutarelli e Mario Naldini, morti durante un'esibizione della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori in Germania nell'agosto del
RispondiElimina1988.Morirono poco prima che il giudice li ascoltasse.I tedeschi stessi parlarono di strani movimenti di alcuni furgoni alla base Nato la mattina di quel giorno.Ma poi finisce sempre a tarallucci e vino.Vogliamo fare un elenco di tutte le persone morte in una "triste coincidenza"?Sarebbe il caso,visto che si dimentica, purtroppo si dimentica,e sarebbe una lista vergognosamente lunga,ci siamo dimenticati la coraggiosa Ilaria Alpi e Miran Hrovatin,non ne parla più nessuno.Di tanti non si parla più.Mangiamo troppo mandorlato.. "gli occhi a mandorla" li abbiamo proprio noi ma spesso non ci rendiamo conto.
Una coincendenza come la morte del trans Brenda?
RispondiEliminaNegli ultimi tempi in Italia chi ha visto cose che non doveva, chissà perché muore
Perché Uzoma Emeka si trovava ancora in quel carcere?
RispondiEliminaA Roma il magistrato che indaga sulla morte di Stefano Cucchi ha saggiamente trasferito il testimone principale del pestaggio in una comunità terapeutica. Se il magistrato di Teramo avesse garantito al detenuto, tossicodipendente, un simile trasferimento probabilmente questo avrebbe accettato di testimoniare, senza timore di ritorsioni.
Gli cercarono l'anima a forza di botte...
RispondiEliminati aggiorno sui carceri abruzzesi:
RispondiEliminahttp://www.primadanoi.it/notizie/24218-Ennesima-aggressione-nel-carcere-di-Sulmona-feriti-tre-agenti
Carceri di teramo e Sulmona a rischio rivolta.
Mille grazie Giacinto.
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