(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Si e' aperta davanti alla Corte
Costituzionale l'udienza pubblica sulla questione di
legittimita' di una serie di articoli del codice civile che
impediscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
L'argomento e' stato portato all'attenzione della Consulta da
alcune coppie gay di Venezia e Trento alle quali l'ufficiale
giudiziario ha vietato di procedere delle pubblicazioni di
matrimonio. I ricorrenti affermano che nell'ordinamento non esisterebbe
il divieto espresso al matrimonio tra persone dello stesso sesso
in quanto tra i requisiti non e' prevista la diversita' di
sesso. Nel ricorso si afferma che il divieto viola il principio
costituzionale di uguaglianza tra cittadini ed e' in contrasto
von le norme europee in materia. Ne deriverebbe inoltre una
"irragionevole disparita' di trattamento" tra omosessuali e
transessuali dal momento che a questi ultimi - dopo il
cambiamento di sesso - e' consentito il matrimonio tra persone
del loro stesso sesso originario. L'avvocatura dello Stato,
costituitasi in giudizio per la presidenza del Consiglio,
sostenendo l'inammissibilita' della questione, sottolinea, tra
l'altro che, nel caso di accoglimento da parte della Corte, si
produrrebbe una "operazione di manipolatura del tessuto
normativo" che compete al legislatore. Il relatore della causa
e' il giudice Alessandro Criscuolo. Il verdetto potrebbe essere
emesso in giornata.
Vittorio Angiolini, già protagonista della battaglia costituzionale per Eluana Englaro, rappresenta di fronte alla Corte le ragioni dell'incostituzionalità del divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso.
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