22 marzo 2010

Pensando alle figurine

Avete presente quando eravate marmocchi e una vecchia zia, la sera di Natale, vi chiedeva di recitare una poesia davanti a tutti promettendovi in cambio cinquemila lire? Riuscite ancora a sentire la vergogna che vi avvolgeva mentre iniziavate a declamare i primi versi, il calore che vi si attorcigliava su per le guance, la mortificazione di dovervi mostrare a tutti mentre facevate una cosa talmente ridicola che se vi avessero visto i vostri compagni di classe avreste dovuto cambiare scuola? Vi sovviene il modo in cui cercavate di scacciare l'imbarazzo, mentre andavate avanti a recitare, pensando alle figurine che avreste comperato con quei soldi, al rigonfiamento che avrebbero fatto nella tasca del cappotto, all'odore di nuovo e di colla che si sarebbe sparso nell'aria scartandole? Ricordate che alla fine non ce la facevate mai e finivate per interrompere la poesia e scappare in lacrime per sfuggire all'umiliazione, si fottessero le cinquemila lire e le figurine e la zia e tutti gli ospiti della cena, io questa stronzata non la faccio a costo di smettere l'album e chissenefrega se la mamma s'incazza?
Ecco, allora avevate sette o otto anni.
Questi ne hanno qualche decina in più, eppure sembra che quell'imbarazzo non li sfiori: anche se in confronto a questa roba, ne converrete, recitare una poesia di Pascoli davanti ai parenti la vigilia di Natale è una vera e propria passeggiata di salute.
Si vede che pensano molto intensamente alle figurine.

9 commenti:

  1. Rappresentativo di tutti i moderati? Spero che qualche moderato perda la sua moderazione e li mandi a quel paese...

    RispondiElimina
  2. Diciamo che ora come allora pecunia non olet o meglio: pecunia non pudet.

    RispondiElimina
  3. Complimenti: post poetico ed efficace.

    RispondiElimina
  4. Figurine a parte (fra l'altro, analogia molto efficace, complimenti!), sai che avevo pensato esattamente la stessa cosa? Io mi sento in imbarazzo per loro solo guardando il video!

    RispondiElimina
  5. mancava il vento, qualche fulmine, e poteva sembrare un'invocazione.

    RispondiElimina
  6. perchè il saluto romano di lui che vi sembra??? oltretutto si sente anche incitare gli altri "tutti su con la mano"....e adesso non ditemi che non poteva fare un altro genere di saluto...

    RispondiElimina
  7. Ma questi ci tornano a casa? Non trovano mai un figlio che gli dica: "Papà ( o mamma), ma sei diventato coglione?"?

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.