La notizia di oggi è che nessuno è stato accusato di omicidio (né volontario, né preterintenzionale e neanche colposo) per la morte di Stefano Cucchi: quindi, a rigor di logica, bisogna dedurne che il ragazzo non è stato ammazzato.
D'altra parte le accuse formulate ipotizzano soltanto che sia stato pestato a sangue dalle guardie e poi abbandonato dai medici che avrebbero dovuto curarlo, finché non ci ha lasciato le penne.
C'è una differenza abissale, no?
Che stanchezza.
RispondiEliminaTentare di commentare una cosa così. Un'altra volta.
:(
Che strano.. non ho sentito nessun commento dai difensori della vita. O dai farmacisti che vogliono fare obiezione .
RispondiEliminaCi saremo persi qualcosa?
Preoccupante.
RispondiEliminaho sotto gli occhi proprio in questi giorni un libro "Miccia corta - Una storia di Prima Linea" c'è un brano che racconta come una delle principali spinte al terrorismo sia stato proprio il senso di impotenza di fronte alla violenza, associata alla sistematica impunità da parte delle autorità, operanti non per difendere il bene collettivo ma sempre interessi privati e poteri forti. Violenze perpetrate ai danni di categorie deboli che hanno spinto allora più d'uno a imboccare la via del "difendiamoci da soli", successivamente sfociata nella organizzazione rivoluzionaria armata.
se chi ci governa non arriva a comprendere le ragioni sociali di allora, difficilmente possiamo aspettarci qualcosa di buono nel prossimo decennio
Eh gia' .. ma tutti i medici, internisti ed altro della infermeria del carcere.. con tutti questi obiettori in giro... nessuno ha obiettato in tutta coscienza per la salvaguardia della vita di quel poverino ? NO !?
RispondiEliminastrano.. molto strano
il mio pensiero oggi va alla sorella di stefano....se facessero un tale scempio di mio fratello sarei pronta a tutto...
RispondiEliminanon mi fate fare la parte dello stronzo, ma sì, c'è differenza, anche se fa vomitare pensarlo, ci deve essere differenza tra il provocare intenzionalmente la morte di qualcuno e cagionarla per il proprio comportamento. Questa differenza ci deve essere per molti, moltissimi motivi, ragionandoci su ci arriviamo tutti.
RispondiEliminaLa legalità è anche questa.
Questa differenza non cambia lo stato delle cose, e non sposta di un millimetro la questione.
Carlo Ruggeri
Perdonami, @_skunk, ma ciò che dici è già previsto dal codice penale, che per l'appunto distingue l'omicidio volontario da quelle preterintenzionale, e quest'ultimo dall'omicidio colposo. Il particolare raccapricciante di questa faccenda è che nessuno è stato accusato di alcun tipo di omicidio, nemmeno quello colposo. Ti pare ragionevole?
RispondiEliminacarlo ruggeri, ma che diavolo dici??? leggi qua:
RispondiEliminaL'omicidio colposo, previsto dall'art. 589 del Codice Penale, si ha quando qualcuno, per colpa, determina l'evento-morte di una persona. "Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni."
L'omicidio preterintenzionale (oltre le intenzioni) è un reato previsto dal Codice Penale italiano, all'articolo 584, che dice:
« Chiunque, con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli articolo 581 e 582, cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni. »
La differenza c'è eccome. L'abbandono di incapace non significa che non ci sia un "omicidio". Anzi tale reato in realtà è più grave (pena fino a 8 anni) dell'omicidio colposo (fino a 5 anni) ma meno del preterintenzionale per il quale però si necessità la presenza di nesso di causalità tra percosse/lesioni e morte. In questo caso invece la morte sembra essere causata dall'abbandono e dalla mancanza di cure da parte dei medici e del personale sanitario, e non direttamente dalle percosse. Ecco perchè verrà richiesto il rinvio a giudizio in base a questo articolo, ultimo comma:
RispondiEliminaart.591
Chiunque abbandona (1) una persona minore degli anni quattordici (2), ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura (3), è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
Alla stessa pena soggiace chi abbandona all'estero un cittadino italiano [4] minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato [4 2] per ragioni di lavoro.
La pena è della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale [582], ed è da tre a otto anni se ne deriva la morte (4).
Inoltre trascrivo le dichiarazioni dell'avvocato della famiglia cucchi:
"Noi siamo molto soddisfatti dell'attività investigativa dei pm: il reato di abbandono di incapace è terribile, peggio dell'omicidio colposo". L'avvocato della famiglia Cucchi Fabio Anselmo commenta così a "CNRmedia" la chiusura delle indagini sulla morte di Stefano Cucchi. "Siamo molto soddisfatti, a prescindere dalla qualificazione giuridica del ruolo delle guardie carcerarie sulla quale noi argomenteremo in seguito, perché riteniamo che Stefano non sarebbe morto se non fosse stato picchiato. Il quadro che emerge dal capo di imputazione è questo: Stefano è morto dopo essere stato pestato ed è morto in una condizione terribile: il capo di imputazione è terribile". Il fatto che siano sparite le accuse di omicidio per il legale dei Cucchi non è un problema fondamentale: "Così è anche peggio, non è vero che l'omicidio cade: l'omicidio c'è ed è in conseguenza dell'abbandono totale di una persona che era sotto custodia".
@ NokkyPR
RispondiEliminaManconi dice anche: "C'è un elemento simbolico molto importante che rischia di avere pesanti ripercussioni sull'opinione pubblica. Stiamo parlando di un giovane uomo morto, e la parola omicidio non compare nei capi di imputazione".
L'abbandono sarà pure peggiore come dicono i codici, ma io vedo delle guardie che pestano uno (che potrei pure essere io), questo va al creatore e nessuno paga. Vergogna.
sei fascista e non hai ancora un lavoro?
RispondiEliminahttp://italianimbecilli.blogspot.com/2010/04/sei-fascista-e-non-hai-ancora-un-lavoro.html
Con tutta l'antipatia che posso avere per le suddette guardie e i suddetti medici, Nokky ha ragione. Cucchi è morto di disidratazione sei giorni dopo il pestaggio: una accusa di omicidio, di qualunque tipo, in aula sarebbe scoppiata come una bolla di sapone, e allora sì che ci sarebbe stato da incazzarsi. Invece, con l'accusa di abbandono di incapace, si arriverà probabilmente (?) ad una pena più severa.
RispondiEliminaNon mi piace il modo in cui si sta trasformando questa storia, una scusa per gridare "ACAB" come gli ultras dello stadio e nulla più. Possibile che nessuno si chieda come mai coloro che in teoria dovrebbe proteggere i cittadini si dimostrino troppo, troppo spesso autori di abusi e sopraffazioni? Non credo che infilarsi una divisa addosso ti renda automaticamente un carnefice sanguinario. Credo invece che l'evidente assenza di criteri di selezione e di formazione (specialmente fra le guardie carcerarie, non esattamente un posto ambito da chi vuole entrare in polizia) abbia creato il casino in cui ci troviamo adesso, dove al rispetto della legge e alla professionalità si sono sostituiti spesso e volentieri "valori" fascistoidi e disprezzo per le persone. Comunque vada a finire questo processo, bisognerebbe affrontare il problema alla radice.
Metilparaben, e io che ho detto? Ma il post parla di differenze in negativo, come non ci fossero.
RispondiEliminaTecnicamente lo ha spiegato meglio @Nokky.
Lesioni e abuso di autorità per i tre agenti penitenziari accusati del presunto pestaggio di Stefano Cucchi; favoreggiamento, abbandono di incapace, abuso d'ufficio e falsità ideologica, a seconda delle singole posizioni, per dieci tra funzionari della pubblica amministrazione, medici ed infermieri dell'ospedale Sandro Pertini e se ho capito bene, andrà in corte d'assisi, quella per i delitti più gravi, e con la giuria popolare.
Anche gli avvocati mi sembrano soddisfatti.
In questi casi preferisco mantenere la calma, è talmente ripugnante e terribile che Stefano sia potuto morire così che cerco di contenere la rabbia e ragionare.
In questa situazione e con quella omertà, configurare l'omicidio forse potrebbe essere stato un autogol. La giustizia farà il suo corso, e qualcosa inizierà a cambiare. Qualcosa è già cambiato.
L'avevo detto non fatemi fare la parte dello stronzo
Uè Metil
RispondiEliminascusa se vado fuori tema
guarda un po' che Bel Family Festival
http://www.fiuggifamilyfestival.org/info.htm
notevoli nell'ordine:
- il comitato d'onore
- le famiglie presenti nelle varie posizioni....
Che male allo stomaco.
RispondiEliminaNon si capisce perché abbiano perso del tempo a pestare un 31enne immortale...
RispondiEliminami riaggancio in parte a The Comedian:
RispondiEliminaInnanzitutto mi tocca citare una ricerca sulle preferenze partitiche elaborata nella prima meta' degli anni 90 dal sociologo Carlo Trigilia. ebbene, la preferenza su un campione di circa 3400 poliziotti andava dalla nascente LEga al triplo dei votanti MSI rispetto a quelli che si avevano nella popolazione civile e al doppio della nascente FOrza Italia. sta gente che entra nelle forze armate non ha assolutamente nessuna preparazione in fatto di psicologia,criminologia,diritto, sociologia e questo,purtroppo,non basterebbe.Eh si, perche' la loro forma mentis e' molto improntata sull'autoritarismo e l'educazione coattiva.Dunque andrebbero rieducati molto alla tolleranza e soprattutto alla coscienza di non essere superiori agli altri. Tanto per cominciare via i documenti di identita' diversi dai normali cittadini. Eh si, perche' gli appartenenti alle forze armate posseggono un documento di diverso colore. Sara' pure un fatto simbolico, ma sappiamo bene che coi simboli ci hanno fatto le Crociate......