A Roma, nella farmacia dell'Isola Tiberina, si rifiutano di vendere i preservativi perché sono cattolici.
Come dite? E' interruzione di pubblico servizio?
Può darsi, ma visti i tempi che corrono non mi lamenterei: è già qualcosa che non prendano nota del nome e del cognome di quelli che li chiedono per denunciarli al Sant'Uffizio.
Io lo segnalerei alle ditte produttrici di profilattici, ne saranno ben liete. Forse i loro avvocati li porteranno a più miti consigli.
RispondiEliminaio sono comunista e mi rifiuto di sostiure le gomme alle ferrari...
RispondiEliminaio sono ateo e mi rifiuto di operare la cistifellea di un cattolico...
io sono vegetariano e mi rifiuto di rilasciare il certificato di nascista ad un macellaio...
non era cominciata così anche a Sarajevo qualche tempo fa?
Il Ratto fa di nuovo centro u.u
RispondiEliminaMa il farmacista è obbligato ad assortire i presidi medico-chirurgici? Credo di no, quindi di che cazzo stiamo parlando?
RispondiEliminaDel fatto che la gente non andrà in quella farmacia per comprare i preservativi. Aaaah, ora ho capito. Altro?
dago
Esiste l'obiezione di coscienza da una parte e diverse centinaia tra farmacie e distributori automatici di goldoni dall'altra, sparsi per tutta Roma. Mi sembra per cui un'osservazione un poco fondamentalista, i problemi reali sono altri, queste invece sono solo chiacchiere.
RispondiEliminaalsalto
Per l'anonimo:
RispondiEliminaquando sarai costretto a cercare come un matto la pillola del giorno dopo per tutta Roma avvisami che due risate me le voglio proprio fare.
Senza dimenticare che l'Inquisizione romana esiste ancora http://it.wikipedia.org/wiki/Congregazione_per_la_Dottrina_della_Fede e che chi ne è stato a capo per un periodo adesso è Papa.
RispondiEliminaDici niente.
@giacinto2000 il sarcasmo da patata lessa ha fatto si che le regionali siano andate come sono andate, se non ci sforziamo di imoparare dai nostri errori si' che a quel punto ci sara' da ridere...sino a crepare.
RispondiEliminaalsalto
ps. se leggi in fondo....
Questa è degna di menzione:
RispondiElimina[..]Peccato che in questi giorni si abbiano notizie che – anche nelle scuole – gli unici che parlano e sono applauditi siano i «testimonial» della morte, come Beppino Englaro, che fa della morte procurata alla figlia una bandiera per reclamizzare un falso modello di libertà.
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=17788&Pagina=1&fo=
Ma non sapete che i preservativi aumentano i problemi?
RispondiElimina"L’epidemia di Aids non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi"
Benedetto XVI, 17 Marzo 2009 Viaggio in Africa.
Visto? Quante polemiche? Tutti zitti praticando l'astinenza....è Venerdì Santo!!!!
Certo che i preservativi li puoi comprare anche al supermercato...
RispondiEliminaE se si mettono in testa di farlo per il primo farmaco che gli viene in mente?
I profilattici li puoi comprare al supermercato...ma se domani si alzano e decidono di non vendere il farmaco x per "motivi etici"?
RispondiEliminae perchè dovrebbero non vendere più il farmaco x per motivi etici?
RispondiEliminai farmacisti non vengono nominati per fede religiosa... quindi la percentuale di farmacisti che fa obiezione di coscenza sui profilattici sarà circa equiparabile alla percentuale di pololazione che per l ostesso motivo non li usa. Visto che entrambe le percentuali credo siano bassissime vi suggerisco id recarvi in qualsiasi supermarket o in qualsiasi altra farmacia.
Il macellaio islamico sotto casa mia non vende carne di maiale. Strano che nessuon ne faccia una tragedia.. eppure io sono disperato per la grigliata di pasquetta! :)
@ratto: il tuo esempio non è calzante. Perchè i tuoi esempi siano validi i farmacisti obbiettori si dovrebbero rifiutare di vendere preservativi ai ninfomani o cose del genere... invece non li vendono a nessuno. non è una discriminazione è una rispettabilie scelta personale (che io non condivido)... no?
Ma manco pe' niente, Melvin...
RispondiEliminaIl farmacista non è come il calzolaio o il salumiere. Fornisce un servizio alla collettività. E questo servizio deve sottostare ai canoni di legge. Non alle proprie convinzioni personali.
I preservativi, non essendo farmaci, al limite il tuo discorso fila. Però è inutile che ci raccontiamo frottole: questo è il primo step, poi ci saranno i farmaci relativi all'aborto, etc. etc. etc....
Basta vedere come si sabota giornalmente la 194, col trucco dell'obiezione di coscienza.
Giuramento di Ippocrate o scelte da Ipocriti?
RispondiEliminanon ce lo vedo un farmacista cattolico che si fa tutti questi scrupoli .. secondo me questi ti vendono pure Gesù Cristo per qualche soldo in più ...
RispondiEliminaE poi la litania viene da chi blatera continuamente di 'parlare di problemi concreti', rimprovero che vale solo per chi ricorda la corruzione di Berlusca.
Che però mentre corrompe e fotte il paese non usa il preservativo evidentemente, e quindi è ok
Il problema è che la farmacia non è un negozio normale: il loro numero è per legge limitato. Non posso aprire per legge la farmacia ANLAIDS vicino a questa farmacia, mentre non esiste nessuna legge che impone una distanza minima fra bar o macellerie.
RispondiEliminaI preservativi si trovano anche al Penny Market, questo è vero e non esiste obbligo probabilmente per le farmacie di tenere tutti i presidi medico-chirurgici.
Ci sono però differenze pratiche se a non vendere i goldoni e` una farmacia di Roma o la farmacia di Grazzano Badoglio.
alla fine quel che conta è trombare
RispondiEliminaQuoto MDo: i farmacisti sono un'altra delle caste. Il loro numero regolato rigidamente, le loro licenze centellinate; questo è uno stato ancora laico, o almeno così mi risulta.
RispondiEliminaSe il farmacista non si adegua, con la sua licenza ci dovrebbero fare i coriandoli per il prossimo carnevale.
Raf
Mi suona strano accostare la "coscienza" ai farmacisti o alle case farmaceutiche.
RispondiEliminaIpocriti senza pudore.
sul paragone farmacia-macelleria che non sta in piedi si sono gia' espressi altri lettori prima di me.
RispondiEliminaVorrei aggiungere il solito imbroglio di chi parla di "obiezione di coscienza" per imporre i propri valori agli altri.
Oppone obiezione di coscienza chi non si vuole vedere imposto da terzi un obbligo contrario a cio' che la propria coscienza suggerisce, e l'esempio piu' lampante e' quello dell'individuo che non vuole far parte delle forze armate perche' non intende far uso delle armi.
Un individuo come questo non vieta ad altri (es.: le forze di PS) di farne uso nell'ambito di quanto la legge prescrive, ma semplicemente non vuole subire l'imposizione di farne uso PER SE' perche' cio' e' contrario ai propri valori che, ripeto, non intende imporre a terzi.
Nel caso in questione il farmacista non e' AFFATTO obbligato a far uso di preservativo (cio' che, immagino, confliggerebbe con la sua coscienza di credente cattolico), ma impone ai clienti della farmacia i propri valori impedendo loro di acquistare profilattici nella sua farmacia.
Trovo incredibile come questa sottile, ma fondamentale differenza non venga rilevata nei tanti dibattiti pubblici nei quali di questo si parla: di persone che impongono agli altri la propria visione del mondo ammantando quest'abuso con l'usurpazione di un concetto cosi' alto come quello di obiezione di coscienza.
Aggiungo, infine, che per difendere i propri valori e l'ideale (vero) di obiezione di coscienza tante persone in passato (Dolci e Capitini sono i primi nomi che mi vengono in mente) hanno preferito la galera alla prospettiva di calpestare cio' in cui credevano.
Tornando a oggi i cuor di leone de' noantri dopo essersi riempiti la bocca dell'espressione in questione corrono al massimo il rischio di finire sul giornale, e magari intervistati al TG1.
In effetti, difficile dire quale delle due sorti sia peggio...
Gianni ha centrato esattamente la questione. Io faccio il libraio, sono laico e di sinistra e non lo nascondo ai miei clienti, né lo esibisco: ovviamente mi fa un po' schifo vendere i libri di Vespa o l'ultimo macistico sforzo del nostro ineffabile premier, ma se me li chiedono li vendo lo stesso e non per spirito da bottegaio. Magari li tengo un po' nascosti o li accosto ad altri titoli a contrasto; se i clienti mi chiedono un parere glielo dò motivandolo e circostanziandolo e cercando di non trattarli con disprezzo e finora credo che tutti abbiano capito. Faccio solo due eccezioni: essendo anche animalista, se mi chiedono libri sulla caccia li invito gentilmente a rivolgersi a qualcun altro; se mi chiedono libri filofascisti e filonazisti gli dico che non intendo rendermi complice del delitto di apologia di reato.
RispondiEliminaCome manca? E alfano che manda gli ispettori a controllare un procuratore che indaga sui reati di pedofilia del clero come la chiami?
RispondiElimina@L'Esorciccio
RispondiEliminaI profilattici SONO presidi medici, ai sensi del decreto del ministero della sanità del 4 aprile 1991 (Assoggettamento dei profilattici maschili alla disciplina dei presidi medico chirurgici)
Quindi, poche palle. Li devono vendere. ;)
@ gianni
RispondiEliminae aggiungo: l'obiettore di coscienza all'uso delle armi non aprirà mai un'armeria
Non sono certo che possano farlo.
RispondiEliminaAl di là del fatto che, come altri hanno già fatto rilevare prima di me, i profilattici sono un presidio medico-chirurgico e che le farmacie hanno una licenza pubblica (non sono quindi equiparabili ad una macelleria islamica o a qualunque altra privata attività commerciale), a questione dell'obiezione di coscienza è tutta da discutere.
RispondiEliminaIo sono obiettore di coscienza al servizio militare e mi sono rifiutato, ai tempi, facendo il servizi civile.
Ma mi sono avvalso dell'obiezione di coscienza perché lo Stato mi OBBLIGAVA al servizio militare.
L'obiezione di coscienza da parte di un ginecologo all'aborto, per quanto al momento riconosciuto dallo Stato, è assai discutibile.
Non c'è scritto su alcuna Tavola Della Legge che io abbia il diritto e financo il dovere di fare il ginecologo. Se non voglio praticare aborti, posso diventare pneumologo, otorinolaringoiatra o anche minatore o postino.
Quando ero giovane ed eticaente immaturo volevo fare il pilota di jet militari come molti ragazzini della mia età), ma anche volendo non avrei potuto farlo in quanto fortemente miope. Qualcuno si scandalizzerebbeper il fatto che mi sia stata rifiutata la carriere in aeronautica a causa di questo mio impedimento? Non credo proprio. Per gli obiettori di coscienza è esattamente la stessa cosa. Se non puoi fare aborti, scegli un'altra carriera.
Nessuno gli spieghi che con i sedativi e gli antidepressivi e molti alti prodotti venduti nel loro esercizio è possibile suicidarsi/uccidere qualcuno/provocare aborti, sennò è la fine!
RispondiEliminaA me sembra tipico della mentalità cristiana...questa cosa a noi non sta bene e non la deve fare nessuno; arrivare a capire a me non sta bene, io non lo faccio ma gli altri devono essere liberi di comportarsi come preferiscono è ...troppo...semplicemente è troppo per loro..la loro mente non ci arriva...poverini però....
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