Non saprei dire se le gravi inesattezze sulla pillola del giorno dopo che continuano a comparire sui giornali siano dovute alla volontà di assecondare gli infondati anatemi dei fondamentalisti o a semplice ignoranza: in entrambi i casi, gioverà ripetere per l'ennesima volta che la pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo, ma un contraccettivo, e che nei paesi civili (dai quali è escluso il nostro, s'intende) essa viene addirittura venduta come farmaco da banco, senza bisogno di ricetta.
Siccome sul fronte della pillola abortiva (quella vera) il momento è particolarmente delicato, inviterei i giornalisti a documentarsi e a prestare la dovuta attenzione a quello che scrivono (ammesso che siano in buona fede), evitando in tal modo di fornire il pretesto per ulteriori strumentalizzazioni.
Grazie.
sicuri che sia mancanza di documentazione?
RispondiEliminaL'ho scritto: ammesso che siano in buona fede).
RispondiEliminasi scusa, quella parte l'avrei sottolineata e messa in grassetto :-)
RispondiEliminaGià a dicembre 2009, quando uscì la prima volta questa notizia, parecchi (troppi) giornali la riportavano infilandoci la parola "aborto" di fianco a pillola del giorno dopo.
RispondiEliminaStanno proseguendo su quella linea, quindi se proprio è ignoranza, è dura e recidiva.
Basta vedere questo lancio ANSA: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/12/11/visualizza_new.html_1645258253.html
Seguivano "Il Mattino", "Il Gazzettino", "Il Corriere" e vari altri che facevano rimbalzare senza correggere.
C'è anche da notare, però, che nel virgolettato del corriere, l'avvocato stesso della donna dice "la mia cliente ha deciso di abortire anche se è stata una scelta sofferta".
Purtroppo anche nel primo pomeriggio ho dovuto ascoltare, per casa, prima di cambiare canale disgustata, che nel programma "Il fatto" su rai 2 hanno ripetutamente parlato della pillola del giorno dopo quando in realtà l'oggetto della discussione era la Ru846.
RispondiEliminaChe scandalo, ero davvero indignata e pensavo a quante persone non sanno la differenza e continuano ad essere bombardati da questi falsi messaggi.
_mar_
E' semplice...
RispondiEliminaBasta considerare essere umano il concepito da meno di 72 ore...et voilà...
Oggi, 2 aprile 2010, alle 19,45, nel lancio del TG1 delle 20, anche Maria Luisa Busi, che si spaccia per giornalista di sinistra, ha parlato delle dichiarazioni di Cota e Zaia sulla PILLOLA DEL GIORNO DOPO!
RispondiEliminaRaf
basterebbe un pò di logica... la pillola del giorno dopo va assunta entro 72 ore: mi pare arduo che in quel lasso di tempo si sia già formato un embrione
RispondiEliminaProibiranno la pillola del giorno dopo?
RispondiEliminaA un carto punto sticazzi: basta prendere 4 o 5 pillole anticoncezionali "normali" per ottenere il medesimo effetto.
Una decina di anni fa temevo di essere incinta e ben 2 ginecologi mi hanno dato lo stesso "rimedio".
Fatta la legge trovato l'inganno.. Invece di "perdere tempo"(e non è una critica a voi, ovviamente) a indignarvi per qualcosa che il maschilismo che sta per investirci si adopererà per affermare, passate alle vie di fatto: diffondete la notizia che ci sono metodi alternativi per abortire, legali e sicuri.
Che la Chiesa si fotta: sono gli ultimi rantoli.
Una menzogna qua, un'altra di là e la menzogna diventa verità. Ecco perché non bisogna lasciar perdere... mai.
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