Sarà che sono un testone, ma insisto a pensare che dichiarare di voler combattere l'aborto senza pronunciare una sola volta la parola "contraccezione" significhi semplicemente fare propaganda.
Se la Governatrice Polverini ha davvero a cuore la sorte delle donne costrette ad interrompere una gravidanza, perché non si occupa anche dei motivi per cui quelle gravidanze sono intervenute? Perché, oltre a ribadire l'obbligo di ricovero per chi utilizza la Ru486, non incentiva l'informazione sessuale nelle scuole? Perché non rende più facilmente accessibili i farmaci contraccettivi, compresa la pillola del giorno dopo che ancora oggi viene quotidianamente negata da un vero e proprio esercito di integralisti? Perché non destina risorse economiche al potenziamento dei consultori?
Niente. Basta occuparsi dell'aborto, cercando di renderlo il più difficile possibile, e il gioco è fatto: sulla contraccezione, neppure una parola.
Se lo lasci dire, Governatrice: è troppo facile fare gli antiabortisti in questo modo.
Astinenza cari miei... Astinenza...
RispondiEliminaChe depressione, sembriamo nel medioevo...
“Perché, oltre a ribadire l'obbligo di ricovero per chi utilizza la Ru486, non incentiva l'informazione sessuale nelle scuole?”
RispondiEliminaSemplice, perché è bigotta... Promuovendo l'educazione sessuale remerebbe contro se stessa e la sua politica cattoconservatrice, no?
@~Àɳɠɛɭ~:
RispondiEliminanon è bigotta ma una serva di partito innamorata della su< poltrona
Renatona già non sa che pesci prendere per i debiti della regione Lazio nel settore della sanità, figuriamoci parlare di destinare risorse ai consultori o spendere soldi per campagne informative sulla contraccezione... Lei vuole solo fare la paladina della vita, tutto il resto è noia...
RispondiEliminaScusate, ma in Italia fare il politico non vuol dire sparare slogan?
RispondiEliminaLa Polverini mi sembra perfettamente allineata!
Il guaio siamo noi Italioti che continuiamo a votare questa gente.