CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
17 giugno 2010
Bambini e pedine
Renzo Tondo, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, è anche alla guida della Federazione Italiana Dama.
Qualcuno, per favore, gli spieghi che c'è una differenza sostanziale tra le pedine e i bambini.
Di qualsiasi nazionalità siano.
le notizie bisogna darle complete, e non estrapolare quello che conviene e su cui si vuole sparare, ilsig metilparaben mi sembra il classico agitatore e niente altro. la notizia è questa "si è vista negare, da parte della Regione, l’assistenza ed il sostegno scolastico per il proprio figlio." si parla solo di aiuto e assistenza scolastica non assistenza generalizzata come si evince dal suo intervento
"l’assistenza ed il sostegno scolastico per il proprio figlio." si parla solo di aiuto e assistenza scolastica non assistenza generalizzata come si evince dal suo intervento"
dio mio, che cavilloso... l'assistenza scolastica per un bambino Down in età scolare è fondamentale. Sennò lo tieni a casa, non lavori (e non rientri magari nelle fasce di reddito per il permesso di soggiorno), e magari parliamo di scuola dell'obbligo, così i genitori che non lo mandano a scuola sono colpevoli di evasione dell'obbligo scolastico, roba da Comma 22
L'anonimo è abbastanza fazioso... Direi che è il fatto è sconcertante, di qualsiasi assistenza si parli. Cosa doveva fare il bimbo? Maturare anni di nazionalità per avere l'aiuto necessario? Ma che cavolo di legge è?
@Silvietta: la decisione (di merda) in questione dipende dalle norme sulla sanità della regione FVG (una regione a statuto speciale amministrata dal centrodestra). Sono le stesse norme che prevedono la chiusura degli ambulatori per immigrati. Ad onor di cronaca, va detto che in Friuli c'è parecchia gente contraria a queste norme -ripeto- di merda.
monodi@, forse non hai compreso che le norme che hanno istituito gli ambulatori per i clandestini marcavano una differenza anziché un'ugualglianza tra i cittadini. Ed é per questo che, giustamente, la destra li ha chiusi. Le tue norme "a banda larga" evidentemente hanno a che fare con la carta igienica, sporca naturalmente!
Mi spiace che il buon nome del Friuli, che è composta da tanta gente generosa e di buon cuore, sia associato a quello di Tondo e della sua Giunta. Dovete sapere che questa è ostaggio della Lega e di tutte le politiche razzistico-provinciali di cui questa è campione.
Mi consola lo sdegno, ma chi vive l'esperienza della diversità, qualsiasi essa sia, non è nuovo a pratiche di esclusione. Esistono modi diversi di stare al mondo e non importa cosa li ha provocati, quello che importa è che vanno rispettati. Rispettarli e prendere atto che esistono è un atto civile.
Mi consola lo sdegno, ma chi vive l'esperienza della diversità, qualsiasi essa sia, non è nuovo a pratiche di esclusione. Esistono modi diversi di stare al mondo e non importa quale sia la causa, importa invece che meritano rispetto. Prendere atto che esistono e rispettarli è un atto civile.
al di là dello sdegno e della rabbia che questa notizia provoca, vorrei capire una cosa... le norme di cui parli sono vigenti solo in Friuli?
RispondiEliminale notizie bisogna darle complete, e non estrapolare quello che conviene e su cui si vuole sparare, ilsig metilparaben mi sembra il classico agitatore e niente altro.
RispondiEliminala notizia è questa
"si è vista negare, da parte della Regione, l’assistenza ed il sostegno scolastico per il proprio figlio."
si parla solo di aiuto e assistenza scolastica non assistenza generalizzata come si evince dal suo intervento
@Anonimo
RispondiEliminaAhhhhh si, allora va bene, nessun problema.
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"l’assistenza ed il sostegno scolastico per il proprio figlio."
RispondiEliminasi parla solo di aiuto e assistenza scolastica non assistenza generalizzata come si evince dal suo intervento"
dio mio, che cavilloso... l'assistenza scolastica per un bambino Down in età scolare è fondamentale. Sennò lo tieni a casa, non lavori (e non rientri magari nelle fasce di reddito per il permesso di soggiorno), e magari parliamo di scuola dell'obbligo, così i genitori che non lo mandano a scuola sono colpevoli di evasione dell'obbligo scolastico, roba da Comma 22
Marino
No no ma che dici, ha ragione, mannaggia a quel comunista pieno di bile di Metil : |
RispondiEliminacaro sig. anonimo, e se all'epoca l'avessero vietata a te l'assistenza scolastica??? forse non stavi qui a sparare certe genialate!!!
RispondiEliminaL'anonimo è abbastanza fazioso... Direi che è il fatto è sconcertante, di qualsiasi assistenza si parli. Cosa doveva fare il bimbo? Maturare anni di nazionalità per avere l'aiuto necessario? Ma che cavolo di legge è?
RispondiEliminaUn po' come dire che "basta solo non farli schiattare", l'istruzione non è un diritto ma un privilegio, il discorso fila bello dritto dritto.
RispondiEliminaComunque sia magari ci fossero agitatori, vorrebbe dire che c'è qualcuno agitabile.
@Silvietta: la decisione (di merda) in questione dipende dalle norme sulla sanità della regione FVG (una regione a statuto speciale amministrata dal centrodestra). Sono le stesse norme che prevedono la chiusura degli ambulatori per immigrati.
RispondiEliminaAd onor di cronaca, va detto che in Friuli c'è parecchia gente contraria a queste norme -ripeto- di merda.
monodi@, forse non hai compreso che le norme che hanno istituito gli ambulatori per i clandestini marcavano una differenza anziché un'ugualglianza tra i cittadini. Ed é per questo che, giustamente, la destra li ha chiusi.
RispondiEliminaLe tue norme "a banda larga" evidentemente hanno a che fare con la carta igienica, sporca naturalmente!
Mi spiace che il buon nome del Friuli, che è composta da tanta gente generosa e di buon cuore, sia associato a quello di Tondo e della sua Giunta. Dovete sapere che questa è ostaggio della Lega e di tutte le politiche razzistico-provinciali di cui questa è campione.
RispondiEliminaMi consola lo sdegno, ma chi vive l'esperienza della diversità, qualsiasi essa sia, non è nuovo a pratiche di esclusione. Esistono modi diversi di stare al mondo e non importa cosa li ha provocati, quello che importa è che vanno rispettati. Rispettarli e prendere atto che esistono è un atto civile.
RispondiEliminaMi consola lo sdegno, ma chi vive l'esperienza della diversità, qualsiasi essa sia, non è nuovo a pratiche di esclusione. Esistono modi diversi di stare al mondo e non importa quale sia la causa, importa invece che meritano rispetto. Prendere atto che esistono e rispettarli è un atto civile.
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