Riferisce l’agenzia Zenit del 23 luglio 2010: il presidente della conferenza episcopale tedesca, mons. Robert Zollisch, arcivescovo di Friburgo, è stato completamente scagionato, dalla procura di Costanza, dall’accusa di insabbiamento (ergo, complicità) riguardo a un presunto caso di pedofilia avvenuto negli anni Sessanta. “L’accusa era stata rilanciata dalla maggior parte dei media in tutto il mondo nei primi giorni di luglio”. Ma gli stessi si sono guardati bene dal riportare l’archiviazione-assoluzione. Solo Radio Vaticana e la summenzionata Zenit. A volte mi passa la voglia di non credere ai complotti…
Mio fratello (omosessuale dichiarato e spero sereno) mi riferisce un commento di un suo amico (omosessuale e prete spretato): "Da quando sono uscito dal convento non si batte più un chiodo!" Ora, è vero che un singolo caso non è un'indagine demoscopica, però... @Anonimo delle 12:45 Purtroppo un'assoluzione non fa notizia, ecco percé i giornali non la riportano. Sono finiti i tempi in cui l'onore e l'integrità professionale erano valori dai quali non si poteva prescindere. Ormai conta solo il profitto. Quando i lettori si metteranno a cercare le buone notizie invece di quelle cattive, stai pure tranquillo che i giornali le daranno. Non è giusto, sono daccordo, ma è così.
@Anonimo: libero di non crederci, ma il sottoscritto, anticattolico e anticlericale viscerale, è MOLTO contento quando viene provata l'innocenza di un prelato in casi che riguardano attività pedofile ed auspica che in questi casi venga dato il giusto risalto a notizie di questo genere, anzi ti dirò, ce ne vorrebbero di più. Tante di più. Troppe di più.
Riferisce l’agenzia Zenit del 23 luglio 2010: il presidente della conferenza episcopale tedesca, mons. Robert Zollisch, arcivescovo di Friburgo, è stato completamente scagionato, dalla procura di Costanza, dall’accusa di insabbiamento (ergo, complicità) riguardo a un presunto caso di pedofilia avvenuto negli anni Sessanta. “L’accusa era stata rilanciata dalla maggior parte dei media in tutto il mondo nei primi giorni di luglio”. Ma gli stessi si sono guardati bene dal riportare l’archiviazione-assoluzione. Solo Radio Vaticana e la summenzionata Zenit. A volte mi passa la voglia di non credere ai complotti…
RispondiEliminaMio fratello (omosessuale dichiarato e spero sereno) mi riferisce un commento di un suo amico (omosessuale e prete spretato): "Da quando sono uscito dal convento non si batte più un chiodo!"
RispondiEliminaOra, è vero che un singolo caso non è un'indagine demoscopica, però...
@Anonimo delle 12:45
Purtroppo un'assoluzione non fa notizia, ecco percé i giornali non la riportano. Sono finiti i tempi in cui l'onore e l'integrità professionale erano valori dai quali non si poteva prescindere. Ormai conta solo il profitto. Quando i lettori si metteranno a cercare le buone notizie invece di quelle cattive, stai pure tranquillo che i giornali le daranno. Non è giusto, sono daccordo, ma è così.
@Anonimo: libero di non crederci, ma il sottoscritto, anticattolico e anticlericale viscerale, è MOLTO contento quando viene provata l'innocenza di un prelato in casi che riguardano attività pedofile ed auspica che in questi casi venga dato il giusto risalto a notizie di questo genere, anzi ti dirò, ce ne vorrebbero di più. Tante di più. Troppe di più.
RispondiEliminasolo i frati fanno voto di castità, per i preti vale solo il celibato... il che è tutto dire ;)
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