A livello di grandi numeri, hai ragione, ovviamente. Ma se pensi che non esista lo stalking da parte delle donne, ti sbagli e alla grande. In particolare, essendo questo un Paese di merda in cui se sei gentile la gente pensa che tu sia un fesso, se piaci fare quello dolce con le donne è un GRAVE errore, e un errore da cui ti puoi salvare dopo - anni dopo, a volte - solo facendo il super cafone e/o minacciando di essere violento. Parlo per esperienza personale, non alla cazzo.
Massimo scusa ma cosa c'entra quello che dici con questo post. Certo che esiste lo stalking da parte di tutti e due i sessi, ma vogliamo soffermarci per favore sull'argomento del post? Perché, se si parla di una cosa (gravissima), bisogna dire per forza "Ah ma tu non consideri questo..." ecc.
Scusa, ma stiamo parlando di un argomento che ha bisogno di essere affrontato senza se e senza ma.
Ci rendiamo conto che i casi sopra riportati, sono una minima parte e vengono segnalati solo perché culminati in tragedia?
Non pensiamo al fatto che ogni giorno donne vengono maltrattate e violentate senza che ne scaturisca alcuna denuncia?
Quindi se io mettessi in fila tutti i titoli di giornale tipo "rumeno stupra italiana", "marocchino ruba nel negozio", "cinesi schiavizzano bambini", "tunisino arrestato per spaccio", cosa dovremmo concludere? Che chi dice che gli immigrati non sono tutti delinquenti sbaglia?
In realtà il gioco dell'aneddotica basata sui titoli giornalistici è fin troppo facile. Guarda come si riesce a rovesciarla:
Denuncia l'ex datore per maltrattamenti, denunciata alla procura della Repubblica per calunnia. http://www.notiziarioitaliano.it/toscana/cronaca/45506/denuncia-lex-datore-per-maltrattamenti-ma-finisce-incredibilmente-nei-guai.html "La donna non era stata assolutamente strattonata, nè malmenata. La sua denuncia contro l'ex datore di lavoro sapeva di una vera e propria ripicca in seguito ad un licenziamento."
Pungillo assolto dall'accusa di violenza sessuale http://www.infooggi.it/articolo/pungillo-assolto-dall-accusa-di-violenza-sessuale/2395/ "Non l'ha violentata, né ha abusato di lei. Saverio Pungillo, macellaio trentaseienne di Catanzaro, è stato assolto, con ampia formula liberatoria perché il fatto non sussiste, dal capo di imputazione per violenza sessuale."
inscena uno stupro e fa arrestare quattro persone, a processo la 22enne Leyla Ibrahim http://www.crimeblog.it/post/4931/uk-inscena-uno-stupro-e-fa-arrestare-quattro-persone-a-processo-la-22enne-leyla-ibrahim
STUPRO INVENTATO PER VENDETTA, PAPA' SCARCERATO http://www.latina24ore.it/latina/6742-stupro-inventato-per-vendetta-papa-scarcerato.html
S’inventa stupro per vendetta Una quattordicenne denuncia il figlio dell’ex compagno della madre. Ha passato 18 giorni in carcere, poi si è scoperta la verità http://www.ilgiornale.it/interni/sinventa_stupro_vendetta/01-09-2006/articolo-id=115355-page=0-comments=1
Aveva accusato un uomo di violenza sessuale, poi aveva ritrattato. Scicli, indagata la presunta vittima per calunnia http://www.radiortm.it/2010/04/29/aveva-accusato-un-uomo-di-violenza-sessuale-poi-aveva-ritrattato-scicli-indagata-la-presunta-vittima-per-calunnia/
Finì in carcere per errore - Operaio risarcito dopo 5 anni Venne accusato di tentata violenza sessuale: a denunciarlo fu l'ex convivente, ora indagata per calunnia. http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/2009/06/03/186420-fini_carcere_errore.shtml
Droga e finto stupro per incastrare il capo indagata a Milano la segretaria di 46 anni http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/05/14/news/droga_e_finto_stupro_per_incastrare_il_capo_indagata_a_milano_una_segretaria_46enne-4058789/
Sant'Anna, giovane assolto dall'accusa di violenza sessuale http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo.aspx?Id=102968
Denuncia l'ex convivente: condannata per calunnia "Si diceva vittima di botte e rapina, di un tentativo d’investimento e addirittura di essere stata costretta con la forza a prendre un famaco perché abortisse." http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/17794/218/
Non è possibile. Insomma è davvero così difficile ammettere che si tratta di un'emergenza? Vedo che si impara bene dai politici a negare l'evidenza (addirittura aggrapparsi al giochetto del riportare i casi contrari!!!). Le facce della medaglia daranno SEMPRE due. Come si può essere così ciechi e indifferenti???
Per l'utente "troppofacile": ti sei addirittura disturbato a cercare i casi per supportare la tua tesi. L'unica cosa che mi viene in mente leggendo quello che hai riportato è che quelle donne fanno solo del male alle donne che davvero subiscono situazioni di violenza (oltre che ovviamente alla gente che calunniano,SE la calunniano...) Non c'è niente da fare purtroppo:l'Italia non è un paese per donne.
Grazie per aver fatto questo lavoro di "raccolta" che avrei voluto fare io (e gli avvenimenti di questo genere sono così tanti che non riuscivo a starci dietro). Certo che le donne sono capaci del peggiore stalking - chi lo nega? Qui si sta parlando di morti, di violenze efferate in un arco di tempo minimo. La differenza tra le violenze (di ogni genere) da parte di donne verso uomini è talmente minima rispetto al contrario che non riesco a capire questi distinguo e queste accuse di non voler vedere le violenze o le denunce false di donne: come se si trattasse di minimizzare le sofferenze delle persone in base al sesso. Molto semplicemente se non ci rende conto della gravità della violenza di genere questa non potrà far altro che perpetuarsi in un paese che non vuole cambiare la propria mentalità ("eh come esagerano queste donne...eh se la sono cercata...eh però pure loro...).
Per tutti: sono un blogger, e non dirigo un centro studi per la violenza sulle donne. Quello che mi proponevo con questo post era semplicemente dare l'idea di una situazione che è complessivamente una vera e propria emergenza.
Per troppo facile: non credo che tu abbia colto lo spirito del post. Hai mai sentito parlare di "mezzi espressivi"? Ecco, questo è uno dei possibili mezzi per esprimere una mia opinione, cioè che la violenza sulle donne ha raggiunto dei livelli intollerabili e che gran parte dell'opinione pubblica se ne frega. Avrei potuto semplicemente scriverlo, impiegando tre minuti di tempo e una riga di spazio, ma invece l'ho fatto così, perché il blog è il mio e ci scrivo sopra come mi pare. Se vuoi vederci di più fai pure: se invece vuoi fare il giochino che proponi, e se ti pare che avrebbe un senso, apri un blog e fallo pure. Saluti.
io ho iniziato il mio commento dicendo: "A livello di grandi numeri, hai ragione, ovviamente". Aggiungo che, personalmente, sono a favore della pena di morte per reati come lo stupro.
Detto questo, non concordo PER NULLA con Lalla. Se anche non ci fossero uomini ammazzati, violentati o picchiati nelle vicende riportate al commento numero 3, cambia poco, visto che ci sono persone addidate a tutti come violentatori e che magari passano anni in prigione a seguito di bugie...
Purtroppo sta diventando di moda il negazionismo della violenza maschile sulle donne. E' semplice, invece di studiare il problema lo si nega e ci si dà al più vuoto benaltrismo del tipo: "eh ma non consideri la violenza delle donne sull'uomo". Già, di quanti casi di gang-bang su poveri uomini indifesi da parte di orde di donnacce abbiamo letto ultimamente. L'uomo la violenza la nega, compresa quella che colpisce lui stesso nelle carceri, nelle caserme. Si tratta anch'essa di violenza dell'uomo sull'uomo ma non ne vogliono parlare, si vergognano. Invece bisogna perchè ogni violenza è orrenda. Secondo me, tornando all'argomento principale del femminicidio, parla più efficacemente questo post-collage degli ultimi fatti di cronaca di tante statistiche vuote.
massimo...non ho capito: non c'è di che indignarsi perchè *comunque* in carcere c'è gente per lo stesso reato che ci sta detenuta inutilmente? che ragionamento è?
metil, ma perché uomo che uccide donna è violenza di genere e donna che uccide uomo non lo è? cioè, non sono sarcastico, lo chiedo seriamente, non ho mai capito questa cosa. per me bisognerebbe essere contro la violenza-e-basta, senza distinzioni. altrimenti è sessismo anche quello.
Quelle donne che hanno raccontato balle per incastrare ex fidanzati che le hanno mollate o ex capi che le hanno licenziate con piena ragione andrebbero anche loro messe sulla sedia elettrica, per quello che mi riguarda...
Chi è favorevole alla pena di morte, per qualsiasi tipo di reato, per favore la sperimenti su se stesso e poi ce la venga a raccontare. Io mi ricordo che eravamo in un'epoca in cui si giudicavano i traumi psicologici più dolorosi e terribili di quelli fisici: già abbiamo cambiato idea? Leggete bene quelle notizie: in almeno la metà il carnefice diventa vittima di sé stesso, tramite il suicidio. Quanto ha sofferto una persona che fa strage e poi s'ammazza? Che cosa hanno fatto loro le ex compagne/la società/le istituzioni? Un paese votato alla modernità, nella cui modernità c'è la superiorità delle sofferenze psicologiche su quelle fisiche, piange accanto alle vittime di violenze psicologiche.
spiacente massimo, ma il paragone non regge...non fosse altro per una mera questione di numeri. inoltre nessuno mi pare abbia detto che quelle di cui parli tu siano da santificare. per quanto mi riguarda non vorrei nè sedia elettrica nè pena di morte, mi accontenterei di una sana e funzionante giustizia, della certezza della pena e non ultimo di una rete di sostegno sanitario-sociale sia per chi subisce che chi perpreta violenza. in altri modi non se ne esce. l'educazione all'amore, l'autostima e la dignità nascono in famiglia...è ovvio che a quel livello c'è qualcosa che non funziona. il meccanismo è rotto e va aggiustato. i violenti patologici non smettono di essere tali perchè vedono un loro simile 'friggere' su una sedia così come le donne abusate non prendono coraggio per dei titoli sul giornale...serve impegno in entrambe le direzioni. nel frattempo, se smettesse questa carneficina sarebbe meglio...purtroppo così non è: i titoli riportano delitti o fatti denunciati, ma c'è un sommerso nascosto che nessuno conosce perchè sono ancora poche quelle che denunciano. questa è una carneficina.
Copiando una serie di titoli di giornale posso dimostrare qualsiasi cosa, dall'assoluta certezza della fine del mondo nel 2012 ai costumi inaccettabili degli italiani dei nostri giorni.
E' lo stesso ragionamento che han tentato di seguire due testimoni di Geova, cercando di convertirmi qualche tempo fa (poverini): visto che alla tv e sui giornali si legge spesso di figli che uccidono i genitori, e visto che avvenimenti del genere sono indicati nella bibbia come premonizioni della fine del mondo, allora l'apocalisse è vicina.
Se poi vogliamo davvero parlare di violenza sulle donne (cosa assolutamente non facile), un paio di statistiche per partire non sarebbero male - almeno, giusto per sapere come siamo messi rispetto a 10-20-50 anni fa e così via..
il paragone lo fai eccome, anche se fra le righe dicendo che ci sono anche altri reati altrettanto perseguibili. le 'furbe' di cui parli tu vanno certamente condannate ma il punto non è questo altrimenti potrei continuare a divagare dicendo che vanno puniti anche i pedofili, e quelli che rubano e chi truffa e [mettici quello che vuoi]. qui la discussione non è su cosa sia punibile o meno (lo è ciò che va contro la legge) ma su un fenomeno abnorme che non viene tenuto in considerazione per le dimensioni che ha preso. ah...salvo poi scagliarsi contro i musulmani perche' fanno andar le loro donne col capo coperto eh...(non è riferito a te ovviamente).
Elisa, le 'furbe' mi sa che sono quelle che poi fanno sì che la Corte Costituzionale dica che "se aveva i jeans non può essere stupro" (!!)
Non capisco del tutto la polemica coi musulmani o con chi polemizza coi musulmani. Il velo totale dovrebbe essere vietato per Legge per problemi di ordine pubblico. Il velo parziale, coi capelli coperti etc, lo usano anche le suore, quindi... Ma ovviamente obbligare un'altra persona ad andare in giro col velo è un'altra violenza, e da perseguire. Punto.
I negazionisti del femminicidio hanno il radar e intervengono ovunque la parola venga appena sussurrata. Intanto le sentenze della Cassazione autorizzano un marito a picchiare la moglie... No, mi spiace, non ci troviamo sullo stesso piano nè per gravità dei crimini, nè per numero. Ci sono donne che fanno stalking, ci sono donne che denunciano per vendetta ma sono molte di più quelle che non denunciano affatto o che denunciano e non ottengono protezione e giustizia. Se facciamo un paragone tra quante vengono molestate e quante denunciano false violenze, i maschilisti travestiti da equilibrati devono solo andarsi a nascondere. Quando ogni donna sarà libera di andare in giro per strada di sera senza rischiare di essere violentata, saremo più o meno in condizioni di parità. Certe cose andrebbero provate sulla propria pelle ed io ne ho collezionate un bel po', così come ho una bella lista di amiche picchiate dai loro ex compagni... I negazionisti sembrano solo bambini che fanno a gara o rivendicano la fetta di torta uguale a quella del bambino disabile che la mamma sta privilegiando. L'uomo bianco caucasico, nel caso non fosse ancora chiaro, è la specie che domina il pianeta, che fa leggi, inventa religioni che castigano le donne, inventa obblighi e tradizioni per addomesticare la donna e trovare la grotta pulita al suo ritorno. che fa guerre nelle quali le donne diventano prede da stuprare ed uccidere per punire altri uomini, e via dicendo una bella lista di cose carine che gli uomini possono subire solo da loro stessi.
cosa c'entrano i numeri, quando ognuno ha una sola vita e un orribile trauma del genere è purtroppo indelebile?
A seguire il tuo ragionamento, sembra piuttosto che la "parità" la si raggiungerà quando la probabilità per un uomo di essere denunciato e condannato per un crimine che non ha commesso sarà uguale alla probabilità di una donna di essere violentata. Bella parità...
Ma poi, francamente, non è che basti dire "mi ha violentata!" per far finire un uomo in carcere. Ci vogliono prove, ci vuole un processo lungo e doloroso. Non esiste l'avvocato che si imbarchi in una causa per una violenza dove non ci siano le prove. Non mi pare che ad una donna basti frignazzare un po' per avere tappeti rossi stesi ai piedi nelle procure. In genere le false accuse crollano subito mentre io ricordo quasi solo casi di donne che avevano denunciato un uomo molesto e sono poi state uccise da costui, senza ottenere la minima protezione, oppure donne che sono state fatte a pezzi in aula dalla controparte, donne per le quali gli investigatori non hanno mosso un dito. Riportare titoletti sensazionalistici non basta.
per l'anonimo/a delle 12:57: forse non ti rendi conto di quanto ridicola suoni la tua frase, "ti sei addirittura disturbato a raccogliere prove per la tua tesi".
eh sì, c'è chi quando apre bocca fa in modo di parlare con cognizione di causa, non con frasi fatte.
comunque, tralasciamo il fatto che raccogliere titoli di giornale serve semmai solo a dire che i giornali sono attenti (per motivi che non necessariamente hanno a che fare con la corretta informazione, ad un certo tema, e un caso classico è stata proprio la sovraesposizione preelettorale dei reati degli extracomunitari per inventare un problema sicurezza che statisticamente non c'era).
tralasciamo cioè il fatto che quando va "di moda" un certo argomento, si trovano solo titoli su quell'argomento e non altri.
ammettiamo che ci sia una violenza di genere. anzi no, c'è. sono davvero convinto che sia più facile che un uomo metta le mani addosso a qualcuno che non una donna, e sono anche convinto che una donna che tenti di picchiare un uomo sia qualcosa di ridicolo e inefficace.
qual è lo scopo di questo post? dimostrare che se sei un uomo sei un picchiatore che aspetta solo l'occasione di esplodere? cioè che io, che sono un uomo, dovrei essere guardato con sospetto? che se litigo con una donna e si viene alle mani, la colpa è mia a prescindere, perché le donne sono buone e gli uomini cattivi?
e comunque le donne hanno subito ingiustizie nel corso del tempo, per cui è più che giusto "vendicarsi" con gli uomini di adesso?
non so, vogliamo fare un discorso tipo quello delle assicurazioni, per cui a Napoli dove gli incidenti veri o truffaldini che siano sono molti rispetto alla media, si paga il triplo che a Lodi?
Oppure vogliamo fare una conta degli affidi dei figli e quindi della casa in caso di separazione? Non mi si venga a dire che qui non c'è un'evidente e ingiustificata quasi totale preferenza a favore delle donne, anche se hanno i loro bei stipendi, e anche se si sono trovate un altro compagno.
Ripeto, ok, ci sono più uomini che picchiano le donne che viceversa (le infamità commesse dalle donne sono più difficilmente documentabili). E allora?
Poi fatemi capire, perché una donna si può dissociare da altre donne che fanno uso del loro corpo (o lo fanno credere) per ottenere favori, degradando il loro genere, e tutto finisce lì, non c'è infaità nelle donne in quanto donnem ma solo casi singoli e isolati?
Perché invece nel caso degli uomini si vuol dimostrare che ci sia una sistematicità congenita alla cattiveria? non sono casi isolati quelli? non ci si può dissociare?
@Melò invece di indignarsi per due cazzate scritte da un giornalista sulla sentenza della cassazione basterebbe dare un'occhiata ai commenti del post stesso che spiegano come la faccenda sia un filino più complicata da spiegare.
anch'io ho un discreto elenco di amici maltrattati sia fisicamente che psicologicamente dalle loro fidanzate. uno s'è preso anche una denuncia basata sul nulla dopo averla lasciata. e quindi? per ogni caso che si può citare ce ne sono altri cento analoghi a parti invertite (i giornali locali sono pieni di uccisioni del marito da parte della moglie, evirazioni, ecc). è violenza di genere anche quella? per me non la è, come non la è neanche dall'altra parte. e nessuno di questi casi è più importante di altri. la soluzione è solo scagliarsi contro la violenza in genere, senza focalizzarsi da uno dei due lati (che non dovrebbero esistere).
p.s. "femminismo" è un termine che personalmente mi fa ribrezzo, perché ammette una superiorità (almeno morale) da parte del genere femminile, la stessa cosa che fa "maschilismo" (che però ha un'accezione negativa) dall'altra parte. siccome le stesse femministe insegnano che il linguaggio è estremamente importante, non si può iniziare a parlare semplicemente di "antisessismo"?
@anonimo (15.24): tu pensi davvero che si possa arrivare a una pace fra i generi/sessi in italia? Sono stato allo Zelig, tempio della "satira" di sinistra milanese. Il "comico" si rivolge a una spettatrice pagante nelle prime file: "Che belle gambe, signorina. A che ora aprono?".
Non è questione di numeri? Ah, bè, è una questione allarmante proprio per i numeri, nel caso qualcuno non se ne sia accorto! Non passa quasi giorno senza un cadavere di donna ripescato da un fiume e no, non scherziamo con la storia delle accuse false, io so bene cosa risponde un avvocato quando gli chiedi un parere per una denuncia. Sono cose delicatissime che riempiono le cronache. Alberto Stasi è stato assolto per insufficienza di prove, tanto per fare un esempio, e c'era un cadavere lì. è estremamente più frequente il caso di una vittima che non ottenga giustizia. Fermo restando che ci sono anche donne che commettono mostruosità ma sono le proporzioni a rendere il femminicidio un delitto di genere.
Poi, nessuno ha detto che non ci si possa dissociare, anzi. I miei amici usano prendere le distanze e stigmatizzare i responsabili come sotto-animali che non gestiscono l'ira o un fallimento. La differenza di proporzione non è dovuta ad una "vendetta" femminile (ma come si possa dire una cosa del genere sui cadaveri di tante poverette, non lo concepisco).Ci facciamo picchiare ed ammazzare per vendetta?
C'è una differenza fondamentale tra uomo e donna ed è principalmente nel testosterone. La stessa differenza che intercorre in quasi tutte le specie animali.
@Melò per la storia delle accuse false, i casi sono molti più di quanto credi. basta davvero un nonnulla, e di solito sei colpevole fino a prova contraria - non viceversa.
in tutto questo continuo a non capire perché uomo che uccide donna = violenza di genere, a prescindere. credo che l'essere umano sia capacissimo di fare del male anche senza simili scuse.
Negare che ci sia la violenza degli uomini contro le donne è come negare che ci sia stata violenza da parte dei nazisti contro gli ebrei o contro gli omosessuali o contro gli zingari, per esempio. O contro i neri, o altre minoranza oppresse. Rendersi conto che c'è il femminicidio vuol dire forse sostenere che un ebreo, un omosessuale o uno zingaro non possano mai aver fatto del male a un nazista? No, vuol dire sostenere che, mentre nel secondo caso si tratta di eccezioni e casi singoli, nel primo si tratta di un modus vivendi, di una credenza, un ideologia, una forma di razzismo violento, appunto. Esiste la misoginia come credenza che le donne siano inferiori (tra l'altro non è solo un'idea da bar, ci sono libri che la sostengono, basta leggere S. Paolo, tanto per dirne uno) e di conseguenza ci sono persone che tale credenza mettono in pratica.
concordo con l'anonimo, per i reati contro le donne le procure sono schierate a favore di quest'ultime e vale la presunzione di colpevolezza per l'uomo. Leggi galera finché non riesci a provare la tua innocenza, e basta documentarsi per accorgersene. Posterei il mio blog se non ci fosse una sistematica censura dei miei interventi
@ Massimo mi sa che devi andarti a rileggere la definizione di "femminismo" ma non su wikipedia. Il femminismo non è nulla di ciò che hai scritto e non è l'altra faccia del maschilismo, mi spiace. Le parole che finiscono in -ismo non contraddistinguono tutte degli estremismi. Sostenere che le femministe rivendichino una superiorità è un'affermazione basata sulla totale ignoranza, immagino strumentale al solito scopo di demonizzare il femminismo, reo di avere portato le donne a tentare di difendersi da sole.
L'ho letta la sentenza. Non ci sono spiegazioni altre. La moglie aveva denunciato per maltrattamenti e il giudice ha disposto che il fatto non sussisteva perché una per essere maltrattata si deve SENTIRE maltrattata. Pensa se fosse stato un uomo a denunciare un altro uomo. Avrebbe dovuto mai dimostrare di essersi sentito impaurito? No, se due stupidi ultras litigano ed uno sferra un pugno all'altro, in genere perde la causa chi ha cominciato. Beati voi.
Tempo perso discutere con un maschilista. Invece io, da femminista, ho decine di amici che interpretano perfettamente la situazione, giacché io e loro non abbiamo necessità di gareggiare in superiorità genetica, ci sentiamo pari davanti alla natura, non siamo pari davanti alla società costruita dal maschilismo delle religioni monoteiste.
Trovo moralmente orripilante andare a rivendicare le proprie vittime davanti ad una sfilza di donne uccise. è pari alla reazione delle mamme leghiste quando l'anonimo benefattore pagò il conto della mensa scolastica alle famiglie morose. Stesso atteggiamento di rivendicazione meschina.
Il tuo amico colpito da una falsa denuncia si divertirà come un matto a massacrare la ex in aula con l'accusa di calunnia, non temere.
è sterile il dibattito con chi non vuole ragionare per capriccio, saluti.
Sono informatissima sulla cultura del falsabusismo. Conosco tutti i vostri teorici di riferimento. So tutto persino dell'elenco dei vostri esempi. So tutto del vostro metodo comunicativo e non basta affermare con forza una cosa perché questa diventi vera ed arrivi a coprire l'evidenza dei fatti. So tutto anche del modo in cui arrivate in squadre o un solitario si sdoppia all'occorrenza pur di fingere di supportare una tesi. Riportate casi accumulati nel tempo quando basta una settimana per ritrovare almeno 3 cadaveri femminili e , ribadisco, non è affatto vero che si possa essere condannati senza un livido, un graffio, un'impronta, un po' di dna, eccetera, altrimenti oggi l'Italia sarebbe piantonata da Amnesty International piuttosto che da un'organizzazione nata da gente che aveva la necessità di scagionarsi o scagionare i propri parenti.
Risaluto, tanto credo che l'autore si sappia destreggiare benissimo tra le affermazioni dei revisionisti. Questo post è stato scritto apposta!
@Melò: non sono io che ho parlato male del femminismo, bensì uno degli anonimi (15.24). Io penso di essere più "femminista" della maggior parte delle italiane, purtroppo. Al tempo stesso, è pieno di femministe radicali fuori di testa. Negli USA ce ne sono che dicono che "ogni rapporto sessuale è stupro", per dire.
@Melò non ho mai detto che il femminismo rivendica una superiorità morale, nonostante ci siano estremiste che sostengono che tutti gli uomini sono stupratori. ho detto che il TERMINE "femminismo" la fa intuire. motivo per il quale secondo me è da preferire qualcosa di neutro come "antisessismo", dato che le pari opportunità non valgono da una parte sola.
poi uno prova a discutere in maniera ragionevole e si becca pure del maschilista, cosa da cui penso di essere l'uomo più lontano al mondo. io non sto rivendicando un bel niente né sto difendendo il mio sesso (cosa inutile dato che odio le generalizzazioni), sto solo dicendo che ogni medaglia ha due facce, ed è inutile discutere se non le si vogliono osservare tutte e due. tutti gli omicidi hanno lo stesso valore, indipendentemente dal sesso di chi li ha commessi o della vittima, e dire il contrario è fare del sessismo cieco e ingiustificato. lo stesso sessismo per il quale gli uomini che litigano, colpevoli di avere un cromosoma y, diventano "stupidi ultras" e il mio amico colpito da una falsa denuncia che gli ha rovinato gli ultimi 3 anni di vita diventa un sadico che "si divertirà a massacrare la sua ex in aula".
detto questo, sulla sentenza, potevi anche prenderti la briga di leggere il commento di Cip al post di metilparaben sull'unità. te lo riporto integralmente:
"La Corte si è limitata a riconoscere di non poter applicare una condanna per un reato, "maltrattamento", mancando un elemento che lo definisce, quello della continuità nel tempo. Non significa che l'uomo denunciato sia un agnellino, significa che il reato contestato non era stato commesso. Allo stesso modo in cui, se io tento di ammazzare qualcuno e lo mando in ospedale, ma la vittima sopravvive, e vengo processato per omicidio (e non per tentato omicidio), sarebbe il minimo assolvermi. La vittima, in questo caso, avrebbe dovuto denunciare l'aggressore per percosse o per violenza privata.
E' altrettanto interessante notare che NESSUNO tra i commentatori ha risposto alle obiezioni di Snem, obiezioni, oltre che sensate, ragionate e motivate.
Aggiungo che il pezzo di Metilparaban, così come il titolo di Repubblica a cui si rifà, è fuorviante, perché la Cassazione non ha affatto stabilito che in genere il maltrattamento, a certe condizioni, non è reato. Anche perché la Cassazione non ha alcun potere in merito. La Cassazione ha solamente stabilito che, IN QUESTO CASO SPECIFICO, mancassero gli elementi per poter configurare la fattispecie di reato chiamata "maltrattamento". Il che è diverso. Ha concluso che, in questo caso specifico, il reato contestato non sussisteva, e non che il reato, a determinate condizioni, può restare impunito.
Concludo consigliando, per notizie come queste, di prendersi la briga di andare a leggersi la sentenza e magari poi chiedere un parere a chi abbia un minimo di cognizioni giudiriche, invece di affidarsi acriticamente ai titoli dei giornali."
@melò: intanto ti riporto il commento al post di metilparaben sulla sentenza, che te la spiega un attimo:
"La Corte si è limitata a riconoscere di non poter applicare una condanna per un reato, "maltrattamento", mancando un elemento che lo definisce, quello della continuità nel tempo. Non significa che l'uomo denunciato sia un agnellino, significa che il reato contestato non era stato commesso. Allo stesso modo in cui, se io tento di ammazzare qualcuno e lo mando in ospedale, ma la vittima sopravvive, e vengo processato per omicidio (e non per tentato omicidio), sarebbe il minimo assolvermi. La vittima, in questo caso, avrebbe dovuto denunciare l'aggressore per percosse o per violenza privata.
E' altrettanto interessante notare che NESSUNO tra i commentatori ha risposto alle obiezioni di Snem, obiezioni, oltre che sensate, ragionate e motivate.
Aggiungo che il pezzo di Metilparaban, così come il titolo di Repubblica a cui si rifà, è fuorviante, perché la Cassazione non ha affatto stabilito che in genere il maltrattamento, a certe condizioni, non è reato. Anche perché la Cassazione non ha alcun potere in merito. La Cassazione ha solamente stabilito che, IN QUESTO CASO SPECIFICO, mancassero gli elementi per poter configurare la fattispecie di reato chiamata "maltrattamento". Il che è diverso. Ha concluso che, in questo caso specifico, il reato contestato non sussisteva, e non che il reato, a determinate condizioni, può restare impunito.
Concludo consigliando, per notizie come queste, di prendersi la briga di andare a leggersi la sentenza e magari poi chiedere un parere a chi abbia un minimo di cognizioni giudiriche, invece di affidarsi acriticamente ai titoli dei giornali."
@melo: e poi, non ho mai detto che il femminismo indica superiorità morale della donna (anche se ho conosciuto femministe che sostenevano che gli uomini sono tutti stupratori). ho detto che il TERMINE "femminismo" lo fa intuire, e che quindi secondo me è da preferire un neutro "antisessismo".
poi vabbè, sentirmi dare del maschilista, che penso che sia l'aggettivo che meno mi rispecchia al mondo... io non rivendico assolutamente niente, sostengo che ogni omicidio ha lo stesso peso, a prescindere dal sesso dell'omicida o della vittima. è maschilismo? è sessismo? non è MOLTO più sessista dire che due uomini che litigano, rei di possedere un cromosoma y, sono due "stupidi ultras che si sferrano pugni"? o che il mio amico, colpito da una falsa denuncia che gli ha rovinato gli ultimi 3 anni di vita, "si divertirà un matto a massacrare la ex in aula"? (dato che, ovviamente, essendo maschio, è uno stronzo e non può essere che colpa sua e non della psicopatica della ex).
Melò for president...per gli altri: il Femminismo è l'idea chge uomini e donne hanno PARI dignità sociale,pari diritti,pari valore...pari quel che cazzo volete voi,ma di PARITà si tratta...il maschilismo invece è lìiea che gli uomini son superiori alle donne (solo perchè hanno una superiore forza fisica che la cultura millenaria religiosa e non,ha trasformato anche in superiorità intellettiva e sociale),per questo l'enorme sproporzione tra i delitti perpetrati dagli uomini sulle donne e quelli perpetrati dalle donne sugli uomini è un'allarmante urgenza da risolvere,e si può tranquillamente chiamare violenza di genere.....ma vabbè,mi sembrate come gli juventini che rubano campionati da 50 anni e poi quando vengono puniti strillano al ladro agli interisti per aver ottenuto un paio di rigori dubbi nell'ultima stagione....questa metafora dovreste capirla,altrimenti siete davvero troll...poracci tra l'altro
Sì, magari smetterla sarebbe meglio, se non altro per rispetto verso i familiari di queste donne. Intanto oggi l'ennesimo femminicidio: un uomo ha ucciso la sua ex perchè voleva lasciarlo. Continuiamo a negare l'evidenza, continuiamo a parlare di Zelig, di cosce che aprono e chiudono, di false accuse di stupro, continuiamo a girare la testa dall'altra parte, continuiamo a negare. Bravi.
Anzitutto scusate per il ritardo nella risposta. Nel merito, è curioso che invitiate me a leggere la sentenza (cosa che naturalmente avevo fatto) quando evidentemente siete stati voi a non averla letta integralmente. Vi copio incollo qua sotto il "cuore" della pronuncia:
I fatti incriminati sono solo genericamente richiamati nella sentenza impugnata, e, stando al tenore della imputazione, appaiono risolversi in alcuni limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell'arco di circa tre anni, per i quali è intervenuto remissione della querela, che non rendono di per sè integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione richiesta per l'integrazione della fattispecie in esame; tanto più che, come puntualizzato dalla Corte di appello, la condizione psicologica della B., per nulla "intimorita" dal comportamento del marito, era solo quella di una persona "scossa...esasperata...molto carica emotivamente".
Come potete leggere, la motivazione della sentenza si compone di due parti: la prima fa riferimento alla remissione della querela e alla rilevazione della "non abitualità", mentre la seconda (da "tanto più" in poi) cita testualmente, come elemento rafforzativo, il fatto che la donna non fosse intimorita. Ecco, questa sentenza a me non piace: non mi piace la logica che ne sostiene alcune parti -se il problema fosse stato solo la remissione della querela, perché sottolineare esplicitamente il riferimento al "non timore" da parte della vittima?- e credo di essere libero di dirlo, giacché si tratta di un'opinione. Potete non essere d'accordo, ovviamente: ma, perdonatemi, respingo l'accusa di superficialità (che ultimamente su internet viene elargita, lei sì, in modo assai superficiale, come se niente fosse).
Si può non essere d'accordo: ma accusare gli altri di generalizzare, e invitarli a prendersi la briga di leggere quello che hanno già letto, significa buttare là delle illazioni che non ritengo accettabili.
Grazie Metilparaben! Credo tu abbia raccolto un gentile invito. La situazione è davvero insostenibile. Personalmente credo che la prevenzione, del tipo l'educazione fino dalla più tenera infanzia, anche nelle scuole (a volte le famiglie sono purtroppo carenti) al rispetto di genere, della diversità, sia assolutamente fondamentale. Parlo di donne e gay, di disabili, dei diversi in genere,di tutte le categorie facilmente vessabili. Ma bisognerebbe avere un* ministr* per le pari opportunità con una certa "sensibilità"....
attenzione alla scuola di pensiero maschilista che gira sul web propagandando una presunta lobby femminista che sta maltrattando ed emarginando gli uomini.questa è una nuova modalità di maschilismo.il maschilismo piagnucolante e vittimista aggressivo e subdolo.molti uomini sono pronti a raccogliere,non aspettavano altro ma purtroppo anche molte donne ingenue a volte concordano.d'altra parte finchè la maggior parte delle femministe che conosco continuerà a fare muro contro muro indistintamente contro chiunque porti delle critiche e dei paragoni non ne usciremo mai.gli uomini ci stanno uccidendo e noi donne invece di aggregarci e reagire litighiamo tra noi.
Per l'anonimo delle 15.16. Hai ragione, la mia frase presa così rappresenta la negazione di qualcosa di fondamentale in cui credo, cioè fornirsi di prove prima di parlare, quindi mi scuso e mi spiego meglio: volevo dire che piuttosto che prendere atto e commentare semplicemente l'argomento della violenza ai danni delle donne, si tende spesso, da parte di alcuni, a deviare come in questo caso, introducendo un argomento (diciamo parallelo visto che si trattava di falsi casi di violenze) senza soffermarsi sulla notizia del post. Mi stupiva quindi il fatto che piuttosto che discernere le due situazioni nel commento, si passasse subito al contrattacco presentando articoli di giornale che rappresentavano il contrario di quelli del post originale. Poi giustamente ognuno è libero di esporre la sua tesi nel modo che preferisce.
1. questo post evidenzia una realtà ancora più tragica delle violenze e degli uomicidi sulle donne.. infatti, pare che molti uomnini, invece di riconoscere ed accettare questi fatti incontrovertibili, si sentano presi in causa, come se l'accusa fosse rivolta a loro medesimi e sentano il bisogno di sottolineare che le donne non sono poi tanto meglio degli uomini. non è questo il punto! non si tratta di un'accusa generalizzata al genere maschile, ma non si può negare questo fenomeno, sennò non ne verremo mai a capo! invece, quello che molti fanno, è distogliere l'attenzione dal fatto e accusare la parte avversa..
2. alcuni hanno fatto notare come se è vero che ci sono X stupri e omicidi, ci sono altrettante donne che denunciano false molestie o stupri. ora, mi chiedo, possibile che alcuni non notino la differenza tra X donne morte stuprate e ammazzate e X uomini ingiustamente calunniati?
Rispondo a questo. Alla questione della sentenza abbiamo risposto sia io che Metil
Quoto: "@melo: e poi, non ho mai detto che il femminismo indica superiorità morale della donna (anche se ho conosciuto femministe che sostenevano che gli uomini sono tutti stupratori). ho detto che il TERMINE "femminismo" lo fa intuire, e che quindi secondo me è da preferire un neutro "antisessismo".
poi vabbè, sentirmi dare del maschilista, che penso che sia l'aggettivo che meno mi rispecchia al mondo... io non rivendico assolutamente niente, sostengo che ogni omicidio ha lo stesso peso, a prescindere dal sesso dell'omicida o della vittima. è maschilismo? è sessismo? non è MOLTO più sessista dire che due uomini che litigano, rei di possedere un cromosoma y, sono due "stupidi ultras che si sferrano pugni"? o che il mio amico, colpito da una falsa denuncia che gli ha rovinato gli ultimi 3 anni di vita, "si divertirà un matto a massacrare la ex in aula"? (dato che, ovviamente, essendo maschio, è uno stronzo e non può essere che colpa sua e non della psicopatica della ex)."
Rispondo:
Il fatto stesso che tu pensi che le femministe attribuiscano al femminicidio maggior peso, fa di te un maschilista. Magari non te ne sei reso conto. Femminismo e antisessismo non sono la stessa cosa. Antisessismo è generico, comprende anche l'essere contrari all'omofobia, alla transfobia, eccetera, insomma, discriminare in base alle scelte sessuali. Il femminsmo, invece, nasce come movimento di autodeterminazione, di rivendicazione dell'altra metà dei diritti. Non ti piace? Pazienza, neppure io vado matta per il termine, visto che si presta a distorsioni strumentali e collocazioni sullo stesso piano del maschilismo, che è ben altro.
Non conosco femministe etero che sostengano che tutti gli uomini siano stupratori. Se ci sono, hanno problemi relazionali propri, non derivabili dall'adesione al femminismo. Immagino ci siano lesbiche che vedono gli uomini come stupratori, così come ci sono gay che sono convinti di potere interpretare la femminilità meglio delle donne stesse e che, quindi, le detestano.
Stiamo parlando di altro. Stiamo parlando di un fenomeno che tu cerchi di non vedere. Non ci sono notizie quasi quotidiane di uomini uccisi o stuprati da donne e un uomo si può stuprare anche se non ha la vagina! Gli uomini, infatti, vengono stuprati da altri uomini.
Una donna ben di rado pensa: "o con me o con nessuna" e non solo perché le manchi la forza fisica ma perché, per lo più, ha un altro modo di metabolizzare il dolore o l'umiliazione: per lo più, parlandone all'infinito in sedute di autoanalisi telefoniche con le amiche. Gli uomini che vanno in tilt, invece, di certo non hanno imparato la gestione delle proprie debolezze e la loro condivisione.
In quanto al tuo amico, a parte il fatto che io stessa e molte mie amiche abbiamo vissuto anche di peggio, io intendevo che durante il processo sarà libero di fare a pezzi la ex perché checché se ne voglia dire, nelle corti di giustizia i processi non sono mai stati teneri verso le donne denuncianti uno stupro.
Ti devo ricordare gli innumerevoli sistemi per far passare una donna per consenziente o provocatrice? Insomma, tu neghi i fatti ed io dovrei chiamarti "equilibrato"? "obiettivo"?
Tu e gli altri negazionisti ragionate come bambini che hanno sempre visto il mondo dalle loro belle camerette, protetti dalla gonna della mamma. Non credete sia possibile quello che leggete.
Per fortuna ho conosciuto molti più uomini obiettivi che, chissà come mai, insistevano per riaccompagnarmi a casa ed aspettare al portone finché non ero sana e salva nell'ascensore del condominio.
Vuoi vedere che erano femministe misandriche travestite? O non erano più semplicemente uomini consapevoli che esiste una minoranza di individui prepotenti, violenti ed incapaci di controllare le proprie pulsioni?
Ho avuto molti amici maschi etero e le cose peggiori sugli uomini le ho sentite dire da loro.
Meglio che rifletti sul fatto che la violenza sulle donne è culturale e deriva dai modelli ai quali siete sottoposti, nei quali vi siete imbrigliati.
La vera differenza tra femministe e maschilisti è che le femministe hanno infranto i modelli imposti e si sono arrogate il diritto di scegliere e i maschilisti abbracciano e subiscono i modelli mostruosi del machismo e del branco senza sapere fare mai autocritica o svegliarsi e ribellarsi per scegliere una propria strada.
Per come la vedo io, o vi sono Leggi e/o sentenze che coprono i crimini degli uomini e che sono da combattere, come la vergognosa sentenza che dice che "se ha i jeans, non è stupro", oppure stiamo solo parlando di crimini di una persona contro un'altra, non di "genericidio".
"Il fatto stesso che tu pensi che le femministe attribuiscano al femminicidio maggior peso, fa di te un maschilista. Magari non te ne sei reso conto. Femminismo e antisessismo non sono la stessa cosa. Antisessismo è generico, comprende anche l'essere contrari all'omofobia, alla transfobia, eccetera, insomma, discriminare in base alle scelte sessuali. Il femminsmo, invece, nasce come movimento di autodeterminazione, di rivendicazione dell'altra metà dei diritti."
e non si può chiamare tutto questo antisessismo, dato che (a casa mia) il sessismo non è solo discriminazione in base alle scelte sessuali, ma al genere stesso? se penso questa cosa sono un maschilista?
"Stiamo parlando di altro. Stiamo parlando di un fenomeno che tu cerchi di non vedere. Non ci sono notizie quasi quotidiane di uomini uccisi o stuprati da donne e un uomo si può stuprare anche se non ha la vagina!"
falso: stuprati no, ma uccisi o evirati sì, ed è all'ordine del giorno, anche se sono notizie cui viene solitamente data meno importanza perché meno sensazionaliste. e non ho mai detto che è un fenomeno che non esiste: dico solo che ha la stessa importanza del fenomeno opposto, per quanto ridotto (e anche sui dati ci sarebbe da discutere) possa essere.
"Una donna ben di rado pensa: "o con me o con nessuna" e non solo perché le manchi la forza fisica ma perché, per lo più, ha un altro modo di metabolizzare il dolore o l'umiliazione: per lo più, parlandone all'infinito in sedute di autoanalisi telefoniche con le amiche. Gli uomini che vanno in tilt, invece, di certo non hanno imparato la gestione delle proprie debolezze e la loro condivisione."
e questo non è un generalizzare piuttosto sessista? parlo in continuazione con amici (uomini) dei loro (e dei miei) problemi relazionali, così come conosco molte donne che "vanno in tilt". la regola non è assoluta. anzi: non esiste.
"io intendevo che durante il processo sarà libero di fare a pezzi la ex perché checché se ne voglia dire, nelle corti di giustizia i processi non sono mai stati teneri verso le donne denuncianti uno stupro."
falso pure questo: ce n'è a valanghe, vedi per esempio http://falseaccuse.blogspot.com/ (blog con cui non sono affiliato, di cui non condivido i toni e che ho scoperto solo oggi facendo delle ricerche, ma che mi sembra fornisca una panoramica dei fatti piuttosto oggettiva).
"Ti devo ricordare gli innumerevoli sistemi per far passare una donna per consenziente o provocatrice?"
non ho mai utilizzato la solita scusa del "se l'era cercata", che è una porcheria becera e sessista. stai tranquilla.
"O non erano più semplicemente uomini consapevoli che esiste una minoranza di individui prepotenti, violenti ed incapaci di controllare le proprie pulsioni?"
non l'ho mai negato e non è il punto del mio discorso. sto dicendo che esiste una minoranza di donne che fanno cose analoghe e ai cui delitti non viene data eguale risonanza mediatica.
io trovo pazzesco che, in un Paese in cui le donne, a parità di lavoro svolto, guadagnano 2/3 dello stipendio di un uomo, vengono assunte dopo, specie se "in età da figli", e licenziate prima, in cui se vogliono abortire ormai devono prendere Ryanair e andare a Londra, visto quanti falsi "obiettori di coscienza" ciellini hanno deciso di fare i ginecologi, e in cui la Corte Costituzionale dice che "se ha i jeans, non può essere stupro", ci siano femministe che invece di provare a cambiare le cose preferiscono parlare di una "mattanza delle donne" operata da parte di tutti gli uomini, tutti colpevoli e tutti negazionisti. E non sono per nulla sorpreso che queste invasate finiscano per alienarsi le simpatie sia di molti uomini che sarebbero dalla loro parte su almeno parte del percorso da fare, sia delle donne più equilibrate.
Se esistesse un'istituzione gay ipocrita come la Chiesa cattolica (ehi, un momento, c'è, ed è la Chiesa cattolica!) oggi i suoi vertici denuncerebbero che la famiglia eterosessuale conduce alla morte e alla sopraffazione di un coniuge sull'altro!
Io direi che le statistiche zittiscono qualsiasi polemica. Basta andare a vedere i dati istat, dove leggerete tra le altre cose che:
"(.....) sono stimate in 6 milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9% della classe di età considerata). 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8%). (....). Il 24,7% delle donne ha subito violenze da un altro uomo. (....)Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate; il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner (....)" ecc ecc
Eviterei insomma di stare lì a farsi le pippette da maschietti impermalositi coi discorsi sulle lobby delle femministe radicali castratrici. Inoltre (per esperienza diretta) vi consiglio di evitare anche di sparare cazzate su falsi abusi e false denunce. Elevare l'eccezione a norma è l'espediente degli stupidi. In Italia, se un uomo vi prende di mira, siete fottute, e questa purtroppo è la norma.
A me non pare che il fenomeno delle false denunce sia eccezionale- Nessun espediente. Ogni giorno c'è una falsa denuncia, negli USA il 40% degli stupri sono falsi http://falseaccuse.blogspot.com/2010/06/negli-stati-uniti-il-41-delle-denunce.html
Quelli che parlano di falsi stupri, inesistente femminicidio Inanellano cifre su cifre senza citarne le fonti e quando lo fanno si scopre che sono cifre campate in aria, come i sondaggi di Berlusconi. Negazionismo, nient'altro che bieco negazionismo. Ed anonimo, per giunta. Come dire, avere il coraggio delle proprie opinioni.
La fonte c'è (http://www.examiner.com/x-30844-Cincinnati-Crime-Examiner~y2010m5d31-Rape-claims-are-falsified-at-an-alarming-rate) il nome pure (massimo di natale). A me pare che chi neghi l'evidenza sia qualcun altro, sarà un'impressione...
"Se infatti la nostra società non riconosce la violenza sulla donna a meno che questa si manifesti nelle forme più estreme, ed anche in questi casi tende a “normalizzarla” più che a connotarla come violenza di genere, vi sono società in cui alcune forme di violenza sulle donne sono accettate come normali, in quanto è socialmente - ed in alcuni casi anche istituzionalmente, in maniera più o meno esplicita - condivisa l’ideologia patriarcale, che vuole la donna subordinata all’uomo. In queste società, la violenza sulle donne si manifesta in forme particolarmente cruente, al punto tale che anche Amartya Sen1 ha parlato in questi casi di “genocidio di genere”. Altri invece hanno parlato di “hidden gendercide”, il “genericidio nascosto”, per il numero impressionante di donne “demograficamente scomparse” nel mondo, che è comparabile ad un Olocausto che si ripete ciclicamente: ovvero, ogni anno quattro anni nel mondo muore ammazzato per motivi di genere un numero di donne equivalente al numero di vittime mietute nell’Olocausto dai nazisti. Con la differenza che per le vittime dell’Olocausto si sono cercati colpevoli, celebrati processi, raccolte testimonianze, intitolate strade, invece le donne muoiono purtroppo in un “silenzio assordante”. Infatti, nonostante da anni le associazioni di donne e di vittime della violenza gridino al mondo la loro sofferenza, il diritto alla vita, alla dignità, al rispetto, l’emergenza donna viene percepita come secondaria rispetto agli altri mali che affliggono il mondo: non un Tribunale speciale, non una commissione di Verità e Giustizia per giudicare sulle migliaia di aborti di feti femmina in Cina, sugli stupri di massa usati come arma di guerra in Africa, non un monumento in onore delle donne barbaramente uccise nelle nostre case da compagni, ex e mariti gelosi, nessuno che si domandi perché negli ultimi due decenni la violenza sulle donne è in crescita esponenziale, anche se nel mondo dal 1992 al 2003 la violenza ed i conflitti armati sono in calo del 40%. A testimoniare ciò, anche la mancanza impressionante di dati, di statistiche sul fenomeno, che sono reperibili solo per alcuni Paesi e mai sono complete, rappresentando l’estrazione da altri dati e non il frutto di ricerche mirate: non quantificare un fenomeno, non delinearne i confini e le dimensioni esatte, equivale a negarne la realtà effettiva, e questo è quanto è stato fatto fino ad oggi dalla maggior parte delle istituzioni nazionali e sovranazionali..."
sono imabarazzata a leggere, nel 2010, occhi bendati e incapaci di ammettere una realtà come questa. Occhi bendate da una cultura radicalmente maschilista - che mi offede - e offende il genere umano. Uomini e donne. Mi offende questo. Come essere umano. Siete figli che si nascondono le dita, dietro la mano. Siete vigliacchi. Ammettiamolo: è una società che perdona l'uomo in continuazione - ecco perchè questi CRIMINI restano spesso e volentieri insoluti. Talvolta persino rinnegati. Perchè la legge del più forte - l'hanno fatta gli uomini sui bicibiti. Non è un fatto di coscienza! Provo vergogna, sincera vergogna, che dietro certe affermazioni, vi sia la vigliaccheria di un anonimo. Si deve parlare con il prorpio nome in bocca - assumendosi la responsabilità del proprio dire - ecco, sarebbe un cenno di decenza. Perchè è di crimini che si parla - non di caramelle. Cordialmente. Francesca Pellegrino
Vorrei, ma non riesco a commentare.
RispondiEliminaA livello di grandi numeri, hai ragione, ovviamente. Ma se pensi che non esista lo stalking da parte delle donne, ti sbagli e alla grande. In particolare, essendo questo un Paese di merda in cui se sei gentile la gente pensa che tu sia un fesso, se piaci fare quello dolce con le donne è un GRAVE errore, e un errore da cui ti puoi salvare dopo - anni dopo, a volte - solo facendo il super cafone e/o minacciando di essere violento. Parlo per esperienza personale, non alla cazzo.
RispondiEliminaMassimo scusa ma cosa c'entra quello che dici con questo post.
RispondiEliminaCerto che esiste lo stalking da parte di tutti e due i sessi, ma vogliamo soffermarci per favore sull'argomento del post?
Perché, se si parla di una cosa (gravissima), bisogna dire per forza "Ah ma tu non consideri questo..." ecc.
Scusa, ma stiamo parlando di un argomento che ha bisogno di essere affrontato senza se e senza ma.
Ci rendiamo conto che i casi sopra riportati, sono una minima parte e vengono segnalati solo perché culminati in tragedia?
Non pensiamo al fatto che ogni giorno donne vengono maltrattate e violentate senza che ne scaturisca alcuna denuncia?
Quindi se io mettessi in fila tutti i titoli di giornale tipo "rumeno stupra italiana", "marocchino ruba nel negozio", "cinesi schiavizzano bambini", "tunisino arrestato per spaccio", cosa dovremmo concludere? Che chi dice che gli immigrati non sono tutti delinquenti sbaglia?
RispondiEliminaIn realtà il gioco dell'aneddotica basata sui titoli giornalistici è fin troppo facile.
Guarda come si riesce a rovesciarla:
Denuncia l'ex datore per maltrattamenti, denunciata alla procura della Repubblica per calunnia.
http://www.notiziarioitaliano.it/toscana/cronaca/45506/denuncia-lex-datore-per-maltrattamenti-ma-finisce-incredibilmente-nei-guai.html
"La donna non era stata assolutamente strattonata, nè malmenata. La sua denuncia contro l'ex datore di lavoro sapeva di una vera e propria ripicca in seguito ad un licenziamento."
Pungillo assolto dall'accusa di violenza sessuale
http://www.infooggi.it/articolo/pungillo-assolto-dall-accusa-di-violenza-sessuale/2395/
"Non l'ha violentata, né ha abusato di lei. Saverio Pungillo, macellaio trentaseienne di Catanzaro, è stato assolto, con ampia formula liberatoria perché il fatto non sussiste, dal capo di imputazione per violenza sessuale."
inscena uno stupro e fa arrestare quattro persone, a processo la 22enne Leyla Ibrahim
http://www.crimeblog.it/post/4931/uk-inscena-uno-stupro-e-fa-arrestare-quattro-persone-a-processo-la-22enne-leyla-ibrahim
STUPRO INVENTATO PER VENDETTA, PAPA' SCARCERATO
http://www.latina24ore.it/latina/6742-stupro-inventato-per-vendetta-papa-scarcerato.html
S’inventa stupro per vendetta
Una quattordicenne denuncia il figlio dell’ex compagno della madre. Ha passato 18 giorni in carcere, poi si è scoperta la verità
http://www.ilgiornale.it/interni/sinventa_stupro_vendetta/01-09-2006/articolo-id=115355-page=0-comments=1
Aveva accusato un uomo di violenza sessuale, poi aveva ritrattato. Scicli, indagata la presunta vittima per calunnia
http://www.radiortm.it/2010/04/29/aveva-accusato-un-uomo-di-violenza-sessuale-poi-aveva-ritrattato-scicli-indagata-la-presunta-vittima-per-calunnia/
Finì in carcere per errore - Operaio risarcito dopo 5 anni
Venne accusato di tentata violenza sessuale: a denunciarlo fu l'ex convivente, ora indagata per calunnia.
http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/2009/06/03/186420-fini_carcere_errore.shtml
Droga e finto stupro per incastrare il capo
indagata a Milano la segretaria di 46 anni
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/05/14/news/droga_e_finto_stupro_per_incastrare_il_capo_indagata_a_milano_una_segretaria_46enne-4058789/
Sant'Anna, giovane assolto
dall'accusa di violenza sessuale
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo.aspx?Id=102968
Denuncia l'ex convivente: condannata per calunnia
"Si diceva vittima di botte e rapina, di un tentativo d’investimento e addirittura di essere stata costretta con la forza a prendre un famaco perché abortisse."
http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/17794/218/
eccetera eccetera eccetera
a me sembrate tutti strani.
RispondiEliminaquanti uomini ammazzati e picchiati
violentemente ci sono in queste vicende scusate?
Non è possibile.
RispondiEliminaInsomma è davvero così difficile ammettere che si tratta di un'emergenza?
Vedo che si impara bene dai politici a negare l'evidenza (addirittura aggrapparsi al giochetto del riportare i casi contrari!!!).
Le facce della medaglia daranno SEMPRE due.
Come si può essere così ciechi e indifferenti???
Per l'utente "troppofacile": ti sei addirittura disturbato a cercare i casi per supportare la tua tesi.
RispondiEliminaL'unica cosa che mi viene in mente leggendo quello che hai riportato è che quelle donne fanno solo del male alle donne che davvero subiscono situazioni di violenza (oltre che ovviamente alla gente che calunniano,SE la calunniano...)
Non c'è niente da fare purtroppo:l'Italia non è un paese per donne.
Inoltre concordo con Lalla
Grazie per aver fatto questo lavoro di "raccolta" che avrei voluto fare io (e gli avvenimenti di questo genere sono così tanti che non riuscivo a starci dietro).
RispondiEliminaCerto che le donne sono capaci del peggiore stalking - chi lo nega? Qui si sta parlando di morti, di violenze efferate in un arco di tempo minimo. La differenza tra le violenze (di ogni genere) da parte di donne verso uomini è talmente minima rispetto al contrario che non riesco a capire questi distinguo e queste accuse di non voler vedere le violenze o le denunce false di donne: come se si trattasse di minimizzare le sofferenze delle persone in base al sesso.
Molto semplicemente se non ci rende conto della gravità della violenza di genere questa non potrà far altro che perpetuarsi in un paese che non vuole cambiare la propria mentalità ("eh come esagerano queste donne...eh se la sono cercata...eh però pure loro...).
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPer tutti: sono un blogger, e non dirigo un centro studi per la violenza sulle donne. Quello che mi proponevo con questo post era semplicemente dare l'idea di una situazione che è complessivamente una vera e propria emergenza.
RispondiEliminaPer troppo facile: non credo che tu abbia colto lo spirito del post. Hai mai sentito parlare di "mezzi espressivi"? Ecco, questo è uno dei possibili mezzi per esprimere una mia opinione, cioè che la violenza sulle donne ha raggiunto dei livelli intollerabili e che gran parte dell'opinione pubblica se ne frega. Avrei potuto semplicemente scriverlo, impiegando tre minuti di tempo e una riga di spazio, ma invece l'ho fatto così, perché il blog è il mio e ci scrivo sopra come mi pare. Se vuoi vederci di più fai pure: se invece vuoi fare il giochino che proponi, e se ti pare che avrebbe un senso, apri un blog e fallo pure. Saluti.
io ho iniziato il mio commento dicendo: "A livello di grandi numeri, hai ragione, ovviamente". Aggiungo che, personalmente, sono a favore della pena di morte per reati come lo stupro.
RispondiEliminaDetto questo, non concordo PER NULLA con Lalla. Se anche non ci fossero uomini ammazzati, violentati o picchiati nelle vicende riportate al commento numero 3, cambia poco, visto che ci sono persone addidate a tutti come violentatori e che magari passano anni in prigione a seguito di bugie...
(e che non hanno fatto nulla, come da commento numero 3, si intende)
RispondiEliminaPurtroppo sta diventando di moda il negazionismo della violenza maschile sulle donne. E' semplice, invece di studiare il problema lo si nega e ci si dà al più vuoto benaltrismo del tipo: "eh ma non consideri la violenza delle donne sull'uomo". Già, di quanti casi di gang-bang su poveri uomini indifesi da parte di orde di donnacce abbiamo letto ultimamente.
RispondiEliminaL'uomo la violenza la nega, compresa quella che colpisce lui stesso nelle carceri, nelle caserme. Si tratta anch'essa di violenza dell'uomo sull'uomo ma non ne vogliono parlare, si vergognano. Invece bisogna perchè ogni violenza è orrenda.
Secondo me, tornando all'argomento principale del femminicidio, parla più efficacemente questo post-collage degli ultimi fatti di cronaca di tante statistiche vuote.
massimo...non ho capito: non c'è di che indignarsi perchè *comunque* in carcere c'è gente per lo stesso reato che ci sta detenuta inutilmente? che ragionamento è?
RispondiEliminametil, ma perché uomo che uccide donna è violenza di genere e donna che uccide uomo non lo è? cioè, non sono sarcastico, lo chiedo seriamente, non ho mai capito questa cosa. per me bisognerebbe essere contro la violenza-e-basta, senza distinzioni. altrimenti è sessismo anche quello.
RispondiEliminaElisa, c'è da indignarsi per entrambe le cose.
RispondiEliminaQuelle donne che hanno raccontato balle per incastrare ex fidanzati che le hanno mollate o ex capi che le hanno licenziate con piena ragione andrebbero anche loro messe sulla sedia elettrica, per quello che mi riguarda...
Chi è favorevole alla pena di morte, per qualsiasi tipo di reato, per favore la sperimenti su se stesso e poi ce la venga a raccontare.
RispondiEliminaIo mi ricordo che eravamo in un'epoca in cui si giudicavano i traumi psicologici più dolorosi e terribili di quelli fisici: già abbiamo cambiato idea?
Leggete bene quelle notizie: in almeno la metà il carnefice diventa vittima di sé stesso, tramite il suicidio.
Quanto ha sofferto una persona che fa strage e poi s'ammazza? Che cosa hanno fatto loro le ex compagne/la società/le istituzioni?
Un paese votato alla modernità, nella cui modernità c'è la superiorità delle sofferenze psicologiche su quelle fisiche, piange accanto alle vittime di violenze psicologiche.
spiacente massimo, ma il paragone non regge...non fosse altro per una mera questione di numeri. inoltre nessuno mi pare abbia detto che quelle di cui parli tu siano da santificare.
RispondiEliminaper quanto mi riguarda non vorrei nè sedia elettrica nè pena di morte, mi accontenterei di una sana e funzionante giustizia, della certezza della pena e non ultimo di una rete di sostegno sanitario-sociale sia per chi subisce che chi perpreta violenza. in altri modi non se ne esce. l'educazione all'amore, l'autostima e la dignità nascono in famiglia...è ovvio che a quel livello c'è qualcosa che non funziona. il meccanismo è rotto e va aggiustato. i violenti patologici non smettono di essere tali perchè vedono un loro simile 'friggere' su una sedia così come le donne abusate non prendono coraggio per dei titoli sul giornale...serve impegno in entrambe le direzioni. nel frattempo, se smettesse questa carneficina sarebbe meglio...purtroppo così non è: i titoli riportano delitti o fatti denunciati, ma c'è un sommerso nascosto che nessuno conosce perchè sono ancora poche quelle che denunciano. questa è una carneficina.
io non faccio nessun paragone. dico solo che entrambe le cose sono fortemente da condannare. punto. e tu?
RispondiEliminaCopiando una serie di titoli di giornale posso dimostrare qualsiasi cosa, dall'assoluta certezza della fine del mondo nel 2012 ai costumi inaccettabili degli italiani dei nostri giorni.
RispondiEliminaE' lo stesso ragionamento che han tentato di seguire due testimoni di Geova, cercando di convertirmi qualche tempo fa (poverini): visto che alla tv e sui giornali si legge spesso di figli che uccidono i genitori, e visto che avvenimenti del genere sono indicati nella bibbia come premonizioni della fine del mondo, allora l'apocalisse è vicina.
Se poi vogliamo davvero parlare di violenza sulle donne (cosa assolutamente non facile), un paio di statistiche per partire non sarebbero male - almeno, giusto per sapere come siamo messi rispetto a 10-20-50 anni fa e così via..
il paragone lo fai eccome, anche se fra le righe dicendo che ci sono anche altri reati altrettanto perseguibili. le 'furbe' di cui parli tu vanno certamente condannate ma il punto non è questo altrimenti potrei continuare a divagare dicendo che vanno puniti anche i pedofili, e quelli che rubano e chi truffa e [mettici quello che vuoi].
RispondiEliminaqui la discussione non è su cosa sia punibile o meno (lo è ciò che va contro la legge) ma su un fenomeno abnorme che non viene tenuto in considerazione per le dimensioni che ha preso.
ah...salvo poi scagliarsi contro i musulmani perche' fanno andar le loro donne col capo coperto eh...(non è riferito a te ovviamente).
Elisa, le 'furbe' mi sa che sono quelle che poi fanno sì che la Corte Costituzionale dica che "se aveva i jeans non può essere stupro" (!!)
RispondiEliminaNon capisco del tutto la polemica coi musulmani o con chi polemizza coi musulmani. Il velo totale dovrebbe essere vietato per Legge per problemi di ordine pubblico. Il velo parziale, coi capelli coperti etc, lo usano anche le suore, quindi... Ma ovviamente obbligare un'altra persona ad andare in giro col velo è un'altra violenza, e da perseguire. Punto.
Io allora potrei dire che c'è un vero e proprio allarme di falsi stupri
RispondiEliminaI negazionisti del femminicidio hanno il radar e intervengono ovunque la parola venga appena sussurrata. Intanto le sentenze della Cassazione autorizzano un marito a picchiare la moglie...
RispondiEliminaNo, mi spiace, non ci troviamo sullo stesso piano nè per gravità dei crimini, nè per numero.
Ci sono donne che fanno stalking, ci sono donne che denunciano per vendetta ma sono molte di più quelle che non denunciano affatto o che denunciano e non ottengono protezione e giustizia.
Se facciamo un paragone tra quante vengono molestate e quante denunciano false violenze, i maschilisti travestiti da equilibrati devono solo andarsi a nascondere.
Quando ogni donna sarà libera di andare in giro per strada di sera senza rischiare di essere violentata, saremo più o meno in condizioni di parità.
Certe cose andrebbero provate sulla propria pelle ed io ne ho collezionate un bel po', così come ho una bella lista di amiche picchiate dai loro ex compagni...
I negazionisti sembrano solo bambini che fanno a gara o rivendicano la fetta di torta uguale a quella del bambino disabile che la mamma sta privilegiando.
L'uomo bianco caucasico, nel caso non fosse ancora chiaro, è la specie che domina il pianeta, che fa leggi, inventa religioni che castigano le donne, inventa obblighi e tradizioni per addomesticare la donna e trovare la grotta pulita al suo ritorno. che fa guerre nelle quali le donne diventano prede da stuprare ed uccidere per punire altri uomini, e via dicendo una bella lista di cose carine che gli uomini possono subire solo da loro stessi.
cosa c'entrano i numeri, quando ognuno ha una sola vita e un orribile trauma del genere è purtroppo indelebile?
RispondiEliminaA seguire il tuo ragionamento, sembra piuttosto che la "parità" la si raggiungerà quando la probabilità per un uomo di essere denunciato e condannato per un crimine che non ha commesso sarà uguale alla probabilità di una donna di essere violentata. Bella parità...
mi sa che è un troll...
RispondiEliminaMa poi, francamente, non è che basti dire "mi ha violentata!" per far finire un uomo in carcere. Ci vogliono prove, ci vuole un processo lungo e doloroso. Non esiste l'avvocato che si imbarchi in una causa per una violenza dove non ci siano le prove. Non mi pare che ad una donna basti frignazzare un po' per avere tappeti rossi stesi ai piedi nelle procure. In genere le false accuse crollano subito mentre io ricordo quasi solo casi di donne che avevano denunciato un uomo molesto e sono poi state uccise da costui, senza ottenere la minima protezione, oppure donne che sono state fatte a pezzi in aula dalla controparte, donne per le quali gli investigatori non hanno mosso un dito.
RispondiEliminaRiportare titoletti sensazionalistici non basta.
per l'anonimo/a delle 12:57: forse non ti rendi conto di quanto ridicola suoni la tua frase, "ti sei addirittura disturbato a raccogliere prove per la tua tesi".
RispondiEliminaeh sì, c'è chi quando apre bocca fa in modo di parlare con cognizione di causa, non con frasi fatte.
comunque, tralasciamo il fatto che raccogliere titoli di giornale serve semmai solo a dire che i giornali sono attenti (per motivi che non necessariamente hanno a che fare con la corretta informazione, ad un certo tema, e un caso classico è stata proprio la sovraesposizione preelettorale dei reati degli extracomunitari per inventare un problema sicurezza che statisticamente non c'era).
tralasciamo cioè il fatto che quando va "di moda" un certo argomento, si trovano solo titoli su quell'argomento e non altri.
ammettiamo che ci sia una violenza di genere. anzi no, c'è. sono davvero convinto che sia più facile che un uomo metta le mani addosso a qualcuno che non una donna, e sono anche convinto che una donna che tenti di picchiare un uomo sia qualcosa di ridicolo e inefficace.
qual è lo scopo di questo post? dimostrare che se sei un uomo sei un picchiatore che aspetta solo l'occasione di esplodere? cioè che io, che sono un uomo, dovrei essere guardato con sospetto? che se litigo con una donna e si viene alle mani, la colpa è mia a prescindere, perché le donne sono buone e gli uomini cattivi?
e comunque le donne hanno subito ingiustizie nel corso del tempo, per cui è più che giusto "vendicarsi" con gli uomini di adesso?
non so, vogliamo fare un discorso tipo quello delle assicurazioni, per cui a Napoli dove gli incidenti veri o truffaldini che siano sono molti rispetto alla media, si paga il triplo che a Lodi?
Oppure vogliamo fare una conta degli affidi dei figli e quindi della casa in caso di separazione? Non mi si venga a dire che qui non c'è un'evidente e ingiustificata quasi totale preferenza a favore delle donne, anche se hanno i loro bei stipendi, e anche se si sono trovate un altro compagno.
Ripeto, ok, ci sono più uomini che picchiano le donne che viceversa (le infamità commesse dalle donne sono più difficilmente documentabili). E allora?
Poi fatemi capire, perché una donna si può dissociare da altre donne che fanno uso del loro corpo (o lo fanno credere) per ottenere favori, degradando il loro genere, e tutto finisce lì, non c'è infaità nelle donne in quanto donnem ma solo casi singoli e isolati?
Perché invece nel caso degli uomini si vuol dimostrare che ci sia una sistematicità congenita alla cattiveria? non sono casi isolati quelli? non ci si può dissociare?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCi saranno i negazionisti del femminicidio, ma mi pare che qui ci siano anche quelli delle false accuse e dei falsi stupri
RispondiElimina@Melò invece di indignarsi per due cazzate scritte da un giornalista sulla sentenza della cassazione basterebbe dare un'occhiata ai commenti del post stesso che spiegano come la faccenda sia un filino più complicata da spiegare.
RispondiEliminaanch'io ho un discreto elenco di amici maltrattati sia fisicamente che psicologicamente dalle loro fidanzate. uno s'è preso anche una denuncia basata sul nulla dopo averla lasciata. e quindi? per ogni caso che si può citare ce ne sono altri cento analoghi a parti invertite (i giornali locali sono pieni di uccisioni del marito da parte della moglie, evirazioni, ecc). è violenza di genere anche quella? per me non la è, come non la è neanche dall'altra parte. e nessuno di questi casi è più importante di altri. la soluzione è solo scagliarsi contro la violenza in genere, senza focalizzarsi da uno dei due lati (che non dovrebbero esistere).
p.s. "femminismo" è un termine che personalmente mi fa ribrezzo, perché ammette una superiorità (almeno morale) da parte del genere femminile, la stessa cosa che fa "maschilismo" (che però ha un'accezione negativa) dall'altra parte. siccome le stesse femministe insegnano che il linguaggio è estremamente importante, non si può iniziare a parlare semplicemente di "antisessismo"?
@anonimo: secondo me in Italia - a milano, almeno - siamo o almeno stiamo andando verso la guerra civile fra i sessi, purtroppo.
RispondiElimina@anonimo (15.24): tu pensi davvero che si possa arrivare a una pace fra i generi/sessi in italia? Sono stato allo Zelig, tempio della "satira" di sinistra milanese. Il "comico" si rivolge a una spettatrice pagante nelle prime file: "Che belle gambe, signorina. A che ora aprono?".
RispondiEliminaE giù risate, anche da parte delle donne.
Non è questione di numeri?
RispondiEliminaAh, bè, è una questione allarmante proprio per i numeri, nel caso qualcuno non se ne sia accorto!
Non passa quasi giorno senza un cadavere di donna ripescato da un fiume e no, non scherziamo con la storia delle accuse false, io so bene cosa risponde un avvocato quando gli chiedi un parere per una denuncia.
Sono cose delicatissime che riempiono le cronache. Alberto Stasi è stato assolto per insufficienza di prove, tanto per fare un esempio, e c'era un cadavere lì.
è estremamente più frequente il caso di una vittima che non ottenga giustizia.
Fermo restando che ci sono anche donne che commettono mostruosità ma sono le proporzioni a rendere il femminicidio un delitto di genere.
Poi, nessuno ha detto che non ci si possa dissociare, anzi. I miei amici usano prendere le distanze e stigmatizzare i responsabili come sotto-animali che non gestiscono l'ira o un fallimento.
La differenza di proporzione non è dovuta ad una "vendetta" femminile (ma come si possa dire una cosa del genere sui cadaveri di tante poverette, non lo concepisco).Ci facciamo picchiare ed ammazzare per vendetta?
C'è una differenza fondamentale tra uomo e donna ed è principalmente nel testosterone. La stessa differenza che intercorre in quasi tutte le specie animali.
@Melò per la storia delle accuse false, i casi sono molti più di quanto credi. basta davvero un nonnulla, e di solito sei colpevole fino a prova contraria - non viceversa.
RispondiEliminaesempi:
http://chattahbox.com/us/2009/02/08/british-tennis-players-speaks-about-false-rape-allegation/
http://www.salisburyjournal.co.uk/news/salisbury/salisburynews/4078984.Woman_jailed_after_forcing_teen_to_make_up_rape_allegations/
http://www.herald.ie/national-news/courts/innocent-schoolboy-was-shot-dead-after-girl-15-made-a-false-rape-claim-1630442.html
http://www.dailymail.co.uk/news/article-505428/Victim-false-rape-claim-pay-12-500-bed-board-jail.html
e altri innumerevoli.
in tutto questo continuo a non capire perché uomo che uccide donna = violenza di genere, a prescindere. credo che l'essere umano sia capacissimo di fare del male anche senza simili scuse.
Negare che ci sia la violenza degli uomini contro le donne è come negare che ci sia stata violenza da parte dei nazisti contro gli ebrei o contro gli omosessuali o contro gli zingari, per esempio. O contro i neri, o altre minoranza oppresse.
RispondiEliminaRendersi conto che c'è il femminicidio vuol dire forse sostenere che un ebreo, un omosessuale o uno zingaro non possano mai aver fatto del male a un nazista? No, vuol dire sostenere che, mentre nel secondo caso si tratta di eccezioni e casi singoli, nel primo si tratta di un modus vivendi, di una credenza, un ideologia, una forma di razzismo violento, appunto.
Esiste la misoginia come credenza che le donne siano inferiori (tra l'altro non è solo un'idea da bar, ci sono libri che la sostengono, basta leggere S. Paolo, tanto per dirne uno) e di conseguenza ci sono persone che tale credenza mettono in pratica.
concordo con l'anonimo, per i reati contro le donne le procure sono schierate a favore di quest'ultime e vale la presunzione di colpevolezza per l'uomo. Leggi galera finché non riesci a provare la tua innocenza, e basta documentarsi per accorgersene. Posterei il mio blog se non ci fosse una sistematica censura dei miei interventi
RispondiElimina@ Massimo
RispondiEliminami sa che devi andarti a rileggere la definizione di "femminismo" ma non su wikipedia.
Il femminismo non è nulla di ciò che hai scritto e non è l'altra faccia del maschilismo, mi spiace.
Le parole che finiscono in -ismo non contraddistinguono tutte degli estremismi.
Sostenere che le femministe rivendichino una superiorità è un'affermazione basata sulla totale ignoranza, immagino strumentale al solito scopo di demonizzare il femminismo, reo di avere portato le donne a tentare di difendersi da sole.
L'ho letta la sentenza. Non ci sono spiegazioni altre. La moglie aveva denunciato per maltrattamenti e il giudice ha disposto che il fatto non sussisteva perché una per essere maltrattata si deve SENTIRE maltrattata.
Pensa se fosse stato un uomo a denunciare un altro uomo. Avrebbe dovuto mai dimostrare di essersi sentito impaurito?
No, se due stupidi ultras litigano ed uno sferra un pugno all'altro, in genere perde la causa chi ha cominciato. Beati voi.
Tempo perso discutere con un maschilista. Invece io, da femminista, ho decine di amici che interpretano perfettamente la situazione, giacché io e loro non abbiamo necessità di gareggiare in superiorità genetica, ci sentiamo pari davanti alla natura, non siamo pari davanti alla società costruita dal maschilismo delle religioni monoteiste.
Trovo moralmente orripilante andare a rivendicare le proprie vittime davanti ad una sfilza di donne uccise. è pari alla reazione delle mamme leghiste quando l'anonimo benefattore pagò il conto della mensa scolastica alle famiglie morose. Stesso atteggiamento di rivendicazione meschina.
Il tuo amico colpito da una falsa denuncia si divertirà come un matto a massacrare la ex in aula con l'accusa di calunnia, non temere.
è sterile il dibattito con chi non vuole ragionare per capriccio, saluti.
Sono informatissima sulla cultura del falsabusismo. Conosco tutti i vostri teorici di riferimento. So tutto persino dell'elenco dei vostri esempi. So tutto del vostro metodo comunicativo e non basta affermare con forza una cosa perché questa diventi vera ed arrivi a coprire l'evidenza dei fatti.
RispondiEliminaSo tutto anche del modo in cui arrivate in squadre o un solitario si sdoppia all'occorrenza pur di fingere di supportare una tesi.
Riportate casi accumulati nel tempo quando basta una settimana per ritrovare almeno 3 cadaveri femminili e , ribadisco, non è affatto vero che si possa essere condannati senza un livido, un graffio, un'impronta, un po' di dna, eccetera, altrimenti oggi l'Italia sarebbe piantonata da Amnesty International piuttosto che da un'organizzazione nata da gente che aveva la necessità di scagionarsi o scagionare i propri parenti.
Risaluto, tanto credo che l'autore si sappia destreggiare benissimo tra le affermazioni dei revisionisti. Questo post è stato scritto apposta!
@Melò: non sono io che ho parlato male del femminismo, bensì uno degli anonimi (15.24). Io penso di essere più "femminista" della maggior parte delle italiane, purtroppo. Al tempo stesso, è pieno di femministe radicali fuori di testa. Negli USA ce ne sono che dicono che "ogni rapporto sessuale è stupro", per dire.
RispondiElimina@Melò non ho mai detto che il femminismo rivendica una superiorità morale, nonostante ci siano estremiste che sostengono che tutti gli uomini sono stupratori. ho detto che il TERMINE "femminismo" la fa intuire. motivo per il quale secondo me è da preferire qualcosa di neutro come "antisessismo", dato che le pari opportunità non valgono da una parte sola.
RispondiEliminapoi uno prova a discutere in maniera ragionevole e si becca pure del maschilista, cosa da cui penso di essere l'uomo più lontano al mondo. io non sto rivendicando un bel niente né sto difendendo il mio sesso (cosa inutile dato che odio le generalizzazioni), sto solo dicendo che ogni medaglia ha due facce, ed è inutile discutere se non le si vogliono osservare tutte e due. tutti gli omicidi hanno lo stesso valore, indipendentemente dal sesso di chi li ha commessi o della vittima, e dire il contrario è fare del sessismo cieco e ingiustificato. lo stesso sessismo per il quale gli uomini che litigano, colpevoli di avere un cromosoma y, diventano "stupidi ultras" e il mio amico colpito da una falsa denuncia che gli ha rovinato gli ultimi 3 anni di vita diventa un sadico che "si divertirà a massacrare la sua ex in aula".
detto questo, sulla sentenza, potevi anche prenderti la briga di leggere il commento di Cip al post di metilparaben sull'unità. te lo riporto integralmente:
"La Corte si è limitata a riconoscere di non poter applicare una condanna per un reato, "maltrattamento", mancando un elemento che lo definisce, quello della continuità nel tempo. Non significa che l'uomo denunciato sia un agnellino, significa che il reato contestato non era stato commesso. Allo stesso modo in cui, se io tento di ammazzare qualcuno e lo mando in ospedale, ma la vittima sopravvive, e vengo processato per omicidio (e non per tentato omicidio), sarebbe il minimo assolvermi.
La vittima, in questo caso, avrebbe dovuto denunciare l'aggressore per percosse o per violenza privata.
E' altrettanto interessante notare che NESSUNO tra i commentatori ha risposto alle obiezioni di Snem, obiezioni, oltre che sensate, ragionate e motivate.
Aggiungo che il pezzo di Metilparaban, così come il titolo di Repubblica a cui si rifà, è fuorviante, perché la Cassazione non ha affatto stabilito che in genere il maltrattamento, a certe condizioni, non è reato. Anche perché la Cassazione non ha alcun potere in merito.
La Cassazione ha solamente stabilito che, IN QUESTO CASO SPECIFICO, mancassero gli elementi per poter configurare la fattispecie di reato chiamata "maltrattamento". Il che è diverso.
Ha concluso che, in questo caso specifico, il reato contestato non sussisteva, e non che il reato, a determinate condizioni, può restare impunito.
Concludo consigliando, per notizie come queste, di prendersi la briga di andare a leggersi la sentenza e magari poi chiedere un parere a chi abbia un minimo di cognizioni giudiriche, invece di affidarsi acriticamente ai titoli dei giornali."
@melò: intanto ti riporto il commento al post di metilparaben sulla sentenza, che te la spiega un attimo:
RispondiElimina"La Corte si è limitata a riconoscere di non poter applicare una condanna per un reato, "maltrattamento", mancando un elemento che lo definisce, quello della continuità nel tempo. Non significa che l'uomo denunciato sia un agnellino, significa che il reato contestato non era stato commesso. Allo stesso modo in cui, se io tento di ammazzare qualcuno e lo mando in ospedale, ma la vittima sopravvive, e vengo processato per omicidio (e non per tentato omicidio), sarebbe il minimo assolvermi.
La vittima, in questo caso, avrebbe dovuto denunciare l'aggressore per percosse o per violenza privata.
E' altrettanto interessante notare che NESSUNO tra i commentatori ha risposto alle obiezioni di Snem, obiezioni, oltre che sensate, ragionate e motivate.
Aggiungo che il pezzo di Metilparaban, così come il titolo di Repubblica a cui si rifà, è fuorviante, perché la Cassazione non ha affatto stabilito che in genere il maltrattamento, a certe condizioni, non è reato. Anche perché la Cassazione non ha alcun potere in merito.
La Cassazione ha solamente stabilito che, IN QUESTO CASO SPECIFICO, mancassero gli elementi per poter configurare la fattispecie di reato chiamata "maltrattamento". Il che è diverso.
Ha concluso che, in questo caso specifico, il reato contestato non sussisteva, e non che il reato, a determinate condizioni, può restare impunito.
Concludo consigliando, per notizie come queste, di prendersi la briga di andare a leggersi la sentenza e magari poi chiedere un parere a chi abbia un minimo di cognizioni giudiriche, invece di affidarsi acriticamente ai titoli dei giornali."
@melo: e poi, non ho mai detto che il femminismo indica superiorità morale della donna (anche se ho conosciuto femministe che sostenevano che gli uomini sono tutti stupratori). ho detto che il TERMINE "femminismo" lo fa intuire, e che quindi secondo me è da preferire un neutro "antisessismo".
RispondiEliminapoi vabbè, sentirmi dare del maschilista, che penso che sia l'aggettivo che meno mi rispecchia al mondo... io non rivendico assolutamente niente, sostengo che ogni omicidio ha lo stesso peso, a prescindere dal sesso dell'omicida o della vittima. è maschilismo? è sessismo? non è MOLTO più sessista dire che due uomini che litigano, rei di possedere un cromosoma y, sono due "stupidi ultras che si sferrano pugni"? o che il mio amico, colpito da una falsa denuncia che gli ha rovinato gli ultimi 3 anni di vita, "si divertirà un matto a massacrare la ex in aula"? (dato che, ovviamente, essendo maschio, è uno stronzo e non può essere che colpa sua e non della psicopatica della ex).
Melò for president...per gli altri: il Femminismo è l'idea chge uomini e donne hanno PARI dignità sociale,pari diritti,pari valore...pari quel che cazzo volete voi,ma di PARITà si tratta...il maschilismo invece è lìiea che gli uomini son superiori alle donne (solo perchè hanno una superiore forza fisica che la cultura millenaria religiosa e non,ha trasformato anche in superiorità intellettiva e sociale),per questo l'enorme sproporzione tra i delitti perpetrati dagli uomini sulle donne e quelli perpetrati dalle donne sugli uomini è un'allarmante urgenza da risolvere,e si può tranquillamente chiamare violenza di genere.....ma vabbè,mi sembrate come gli juventini che rubano campionati da 50 anni e poi quando vengono puniti strillano al ladro agli interisti per aver ottenuto un paio di rigori dubbi nell'ultima stagione....questa metafora dovreste capirla,altrimenti siete davvero troll...poracci tra l'altro
RispondiEliminaSì, magari smetterla sarebbe meglio, se non altro per rispetto verso i familiari di queste donne. Intanto oggi l'ennesimo femminicidio: un uomo ha ucciso la sua ex perchè voleva lasciarlo. Continuiamo a negare l'evidenza, continuiamo a parlare di Zelig, di cosce che aprono e chiudono, di false accuse di stupro, continuiamo a girare la testa dall'altra parte, continuiamo a negare. Bravi.
RispondiEliminagrazie per questo post. un triste e lungo elenco.
RispondiEliminaAnzitutto scusate per il ritardo nella risposta. Nel merito, è curioso che invitiate me a leggere la sentenza (cosa che naturalmente avevo fatto) quando evidentemente siete stati voi a non averla letta integralmente.
RispondiEliminaVi copio incollo qua sotto il "cuore" della pronuncia:
I fatti incriminati sono solo genericamente richiamati nella sentenza impugnata, e, stando al tenore della imputazione, appaiono risolversi in alcuni limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell'arco di circa tre anni, per i quali è intervenuto remissione della querela, che non rendono di per sè integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione richiesta per l'integrazione della fattispecie in esame; tanto più che, come puntualizzato dalla Corte di appello, la condizione psicologica della B., per nulla "intimorita" dal comportamento del marito, era solo quella di una persona "scossa...esasperata...molto carica emotivamente".
Come potete leggere, la motivazione della sentenza si compone di due parti: la prima fa riferimento alla remissione della querela e alla rilevazione della "non abitualità", mentre la seconda (da "tanto più" in poi) cita testualmente, come elemento rafforzativo, il fatto che la donna non fosse intimorita.
Ecco, questa sentenza a me non piace: non mi piace la logica che ne sostiene alcune parti -se il problema fosse stato solo la remissione della querela, perché sottolineare esplicitamente il riferimento al "non timore" da parte della vittima?- e credo di essere libero di dirlo, giacché si tratta di un'opinione.
Potete non essere d'accordo, ovviamente: ma, perdonatemi, respingo l'accusa di superficialità (che ultimamente su internet viene elargita, lei sì, in modo assai superficiale, come se niente fosse).
Si può non essere d'accordo: ma accusare gli altri di generalizzare, e invitarli a prendersi la briga di leggere quello che hanno già letto, significa buttare là delle illazioni che non ritengo accettabili.
Dopodiché, amici come prima.
Assurdo negare il femminicidio!
RispondiEliminaGrazie Metilparaben! Credo tu abbia raccolto un gentile invito. La situazione è davvero insostenibile. Personalmente credo che la prevenzione, del tipo l'educazione fino dalla più tenera infanzia, anche nelle scuole (a volte le famiglie sono purtroppo carenti) al rispetto di genere, della diversità, sia assolutamente fondamentale. Parlo di donne e gay, di disabili, dei diversi in genere,di tutte le categorie facilmente vessabili. Ma bisognerebbe avere un* ministr* per le pari opportunità con una certa "sensibilità"....
RispondiEliminaattenzione alla scuola di pensiero maschilista che gira sul web propagandando una presunta lobby femminista che sta maltrattando ed emarginando gli uomini.questa è una nuova modalità di maschilismo.il maschilismo piagnucolante e vittimista aggressivo e subdolo.molti uomini sono pronti a raccogliere,non aspettavano altro ma purtroppo anche molte donne ingenue a volte concordano.d'altra parte finchè la maggior parte delle femministe che conosco continuerà a fare muro contro muro indistintamente contro chiunque porti delle critiche e dei paragoni non ne usciremo mai.gli uomini ci stanno uccidendo e noi donne invece di aggregarci e reagire litighiamo tra noi.
RispondiEliminaPer l'anonimo delle 15.16.
RispondiEliminaHai ragione, la mia frase presa così rappresenta la negazione di qualcosa di fondamentale in cui credo, cioè fornirsi di prove prima di parlare, quindi mi scuso e mi spiego meglio: volevo dire che piuttosto che prendere atto e commentare semplicemente l'argomento della violenza ai danni delle donne, si tende spesso, da parte di alcuni, a deviare come in questo caso, introducendo un argomento (diciamo parallelo visto che si trattava di falsi casi di violenze) senza soffermarsi sulla notizia del post.
Mi stupiva quindi il fatto che piuttosto che discernere le due situazioni nel commento, si passasse subito al contrattacco presentando articoli di giornale che rappresentavano il contrario di quelli del post originale.
Poi giustamente ognuno è libero di esporre la sua tesi nel modo che preferisce.
2 osservazioni:
RispondiElimina1. questo post evidenzia una realtà ancora più tragica delle violenze e degli uomicidi sulle donne.. infatti, pare che molti uomnini, invece di riconoscere ed accettare questi fatti incontrovertibili, si sentano presi in causa, come se l'accusa fosse rivolta a loro medesimi e sentano il bisogno di sottolineare che le donne non sono poi tanto meglio degli uomini. non è questo il punto! non si tratta di un'accusa generalizzata al genere maschile, ma non si può negare questo fenomeno, sennò non ne verremo mai a capo! invece, quello che molti fanno, è distogliere l'attenzione dal fatto e accusare la parte avversa..
2. alcuni hanno fatto notare come se è vero che ci sono X stupri e omicidi, ci sono altrettante donne che denunciano false molestie o stupri. ora, mi chiedo, possibile che alcuni non notino la differenza tra X donne morte stuprate e ammazzate e X uomini ingiustamente calunniati?
grazie per l'attenzione,
Laura
Rispondo a questo. Alla questione della sentenza abbiamo risposto sia io che Metil
RispondiEliminaQuoto:
"@melo:
e poi, non ho mai detto che il femminismo indica superiorità morale della donna (anche se ho conosciuto femministe che sostenevano che gli uomini sono tutti stupratori). ho detto che il TERMINE "femminismo" lo fa intuire, e che quindi secondo me è da preferire un neutro "antisessismo".
poi vabbè, sentirmi dare del maschilista, che penso che sia l'aggettivo che meno mi rispecchia al mondo... io non rivendico assolutamente niente, sostengo che ogni omicidio ha lo stesso peso, a prescindere dal sesso dell'omicida o della vittima. è maschilismo? è sessismo? non è MOLTO più sessista dire che due uomini che litigano, rei di possedere un cromosoma y, sono due "stupidi ultras che si sferrano pugni"? o che il mio amico, colpito da una falsa denuncia che gli ha rovinato gli ultimi 3 anni di vita, "si divertirà un matto a massacrare la ex in aula"? (dato che, ovviamente, essendo maschio, è uno stronzo e non può essere che colpa sua e non della psicopatica della ex)."
Rispondo:
Il fatto stesso che tu pensi che le femministe attribuiscano al femminicidio maggior peso, fa di te un maschilista. Magari non te ne sei reso conto.
Femminismo e antisessismo non sono la stessa cosa. Antisessismo è generico, comprende anche l'essere contrari all'omofobia, alla transfobia, eccetera, insomma, discriminare in base alle scelte sessuali.
Il femminsmo, invece, nasce come movimento di autodeterminazione, di rivendicazione dell'altra metà dei diritti.
Non ti piace? Pazienza, neppure io vado matta per il termine, visto che si presta a distorsioni strumentali e collocazioni sullo stesso piano del maschilismo, che è ben altro.
Non conosco femministe etero che sostengano che tutti gli uomini siano stupratori. Se ci sono, hanno problemi relazionali propri, non derivabili dall'adesione al femminismo.
Immagino ci siano lesbiche che vedono gli uomini come stupratori, così come ci sono gay che sono convinti di potere interpretare la femminilità meglio delle donne stesse e che, quindi, le detestano.
Stiamo parlando di altro. Stiamo parlando di un fenomeno che tu cerchi di non vedere. Non ci sono notizie quasi quotidiane di uomini uccisi o stuprati da donne e un uomo si può stuprare anche se non ha la vagina! Gli uomini, infatti, vengono stuprati da altri uomini.
[continua]
Una donna ben di rado pensa: "o con me o con nessuna" e non solo perché le manchi la forza fisica ma perché, per lo più, ha un altro modo di metabolizzare il dolore o l'umiliazione: per lo più, parlandone all'infinito in sedute di autoanalisi telefoniche con le amiche.
RispondiEliminaGli uomini che vanno in tilt, invece, di certo non hanno imparato la gestione delle proprie debolezze e la loro condivisione.
In quanto al tuo amico, a parte il fatto che io stessa e molte mie amiche abbiamo vissuto anche di peggio, io intendevo che durante il processo sarà libero di fare a pezzi la ex perché checché se ne voglia dire, nelle corti di giustizia i processi non sono mai stati teneri verso le donne denuncianti uno stupro.
Ti devo ricordare gli innumerevoli sistemi per far passare una donna per consenziente o provocatrice?
Insomma, tu neghi i fatti ed io dovrei chiamarti "equilibrato"? "obiettivo"?
Tu e gli altri negazionisti ragionate come bambini che hanno sempre visto il mondo dalle loro belle camerette, protetti dalla gonna della mamma. Non credete sia possibile quello che leggete.
Per fortuna ho conosciuto molti più uomini obiettivi che, chissà come mai, insistevano per riaccompagnarmi a casa ed aspettare al portone finché non ero sana e salva nell'ascensore del condominio.
Vuoi vedere che erano femministe misandriche travestite? O non erano più semplicemente uomini consapevoli che esiste una minoranza di individui prepotenti, violenti ed incapaci di controllare le proprie pulsioni?
Ho avuto molti amici maschi etero e le cose peggiori sugli uomini le ho sentite dire da loro.
Meglio che rifletti sul fatto che la violenza sulle donne è culturale e deriva dai modelli ai quali siete sottoposti, nei quali vi siete imbrigliati.
La vera differenza tra femministe e maschilisti è che le femministe hanno infranto i modelli imposti e si sono arrogate il diritto di scegliere e i maschilisti abbracciano e subiscono i modelli mostruosi del machismo e del branco senza sapere fare mai autocritica o svegliarsi e ribellarsi per scegliere una propria strada.
Saluti
Per come la vedo io, o vi sono Leggi e/o sentenze che coprono i crimini degli uomini e che sono da combattere, come la vergognosa sentenza che dice che "se ha i jeans, non è stupro", oppure stiamo solo parlando di crimini di una persona contro un'altra, non di "genericidio".
RispondiElimina@Melò
RispondiElimina"Il fatto stesso che tu pensi che le femministe attribuiscano al femminicidio maggior peso, fa di te un maschilista. Magari non te ne sei reso conto.
Femminismo e antisessismo non sono la stessa cosa. Antisessismo è generico, comprende anche l'essere contrari all'omofobia, alla transfobia, eccetera, insomma, discriminare in base alle scelte sessuali.
Il femminsmo, invece, nasce come movimento di autodeterminazione, di rivendicazione dell'altra metà dei diritti."
e non si può chiamare tutto questo antisessismo, dato che (a casa mia) il sessismo non è solo discriminazione in base alle scelte sessuali, ma al genere stesso? se penso questa cosa sono un maschilista?
"Stiamo parlando di altro. Stiamo parlando di un fenomeno che tu cerchi di non vedere. Non ci sono notizie quasi quotidiane di uomini uccisi o stuprati da donne e un uomo si può stuprare anche se non ha la vagina!"
falso: stuprati no, ma uccisi o evirati sì, ed è all'ordine del giorno, anche se sono notizie cui viene solitamente data meno importanza perché meno sensazionaliste. e non ho mai detto che è un fenomeno che non esiste: dico solo che ha la stessa importanza del fenomeno opposto, per quanto ridotto (e anche sui dati ci sarebbe da discutere) possa essere.
"Una donna ben di rado pensa: "o con me o con nessuna" e non solo perché le manchi la forza fisica ma perché, per lo più, ha un altro modo di metabolizzare il dolore o l'umiliazione: per lo più, parlandone all'infinito in sedute di autoanalisi telefoniche con le amiche.
Gli uomini che vanno in tilt, invece, di certo non hanno imparato la gestione delle proprie debolezze e la loro condivisione."
e questo non è un generalizzare piuttosto sessista? parlo in continuazione con amici (uomini) dei loro (e dei miei) problemi relazionali, così come conosco molte donne che "vanno in tilt". la regola non è assoluta. anzi: non esiste.
"io intendevo che durante il processo sarà libero di fare a pezzi la ex perché checché se ne voglia dire, nelle corti di giustizia i processi non sono mai stati teneri verso le donne denuncianti uno stupro."
falso pure questo: ce n'è a valanghe, vedi per esempio http://falseaccuse.blogspot.com/ (blog con cui non sono affiliato, di cui non condivido i toni e che ho scoperto solo oggi facendo delle ricerche, ma che mi sembra fornisca una panoramica dei fatti piuttosto oggettiva).
"Ti devo ricordare gli innumerevoli sistemi per far passare una donna per consenziente o provocatrice?"
non ho mai utilizzato la solita scusa del "se l'era cercata", che è una porcheria becera e sessista. stai tranquilla.
"O non erano più semplicemente uomini consapevoli che esiste una minoranza di individui prepotenti, violenti ed incapaci di controllare le proprie pulsioni?"
non l'ho mai negato e non è il punto del mio discorso. sto dicendo che esiste una minoranza di donne che fanno cose analoghe e ai cui delitti non viene data eguale risonanza mediatica.
io trovo pazzesco che, in un Paese in cui le donne, a parità di lavoro svolto, guadagnano 2/3 dello stipendio di un uomo, vengono assunte dopo, specie se "in età da figli", e licenziate prima, in cui se vogliono abortire ormai devono prendere Ryanair e andare a Londra, visto quanti falsi "obiettori di coscienza" ciellini hanno deciso di fare i ginecologi, e in cui la Corte Costituzionale dice che "se ha i jeans, non può essere stupro", ci siano femministe che invece di provare a cambiare le cose preferiscono parlare di una "mattanza delle donne" operata da parte di tutti gli uomini, tutti colpevoli e tutti negazionisti. E non sono per nulla sorpreso che queste invasate finiscano per alienarsi le simpatie sia di molti uomini che sarebbero dalla loro parte su almeno parte del percorso da fare, sia delle donne più equilibrate.
RispondiEliminaSe esistesse un'istituzione gay ipocrita come la Chiesa cattolica (ehi, un momento, c'è, ed è la Chiesa cattolica!) oggi i suoi vertici denuncerebbero che la famiglia eterosessuale conduce alla morte e alla sopraffazione di un coniuge sull'altro!
RispondiEliminaIo direi che le statistiche zittiscono qualsiasi polemica.
RispondiEliminaBasta andare a vedere i dati istat, dove leggerete tra le altre cose che:
"(.....) sono stimate in 6 milioni 743 mila le donne da 16 a 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9% della classe di età considerata). 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8%). (....). Il 24,7% delle donne ha subito violenze da un altro uomo. (....)Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate; il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner (....)" ecc ecc
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00/testointegrale.pdf
Eviterei insomma di stare lì a farsi le pippette da maschietti impermalositi coi discorsi sulle lobby delle femministe radicali castratrici.
Inoltre (per esperienza diretta) vi consiglio di evitare anche di sparare cazzate su falsi abusi e false denunce. Elevare l'eccezione a norma è l'espediente degli stupidi. In Italia, se un uomo vi prende di mira, siete fottute, e questa purtroppo è la norma.
i numeri, in effetti, sono veramente osceni.
RispondiEliminaA me non pare che il fenomeno delle false denunce sia eccezionale- Nessun espediente. Ogni giorno c'è una falsa denuncia, negli USA il 40% degli stupri sono falsi http://falseaccuse.blogspot.com/2010/06/negli-stati-uniti-il-41-delle-denunce.html
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RispondiEliminaQuelli che parlano di falsi stupri, inesistente femminicidio Inanellano cifre su cifre senza citarne le fonti e quando lo fanno si scopre che sono cifre campate in aria, come i sondaggi di Berlusconi. Negazionismo, nient'altro che bieco negazionismo. Ed anonimo, per giunta. Come dire, avere il coraggio delle proprie opinioni.
RispondiEliminaLa fonte c'è (http://www.examiner.com/x-30844-Cincinnati-Crime-Examiner~y2010m5d31-Rape-claims-are-falsified-at-an-alarming-rate) il nome pure (massimo di natale). A me pare che chi neghi l'evidenza sia qualcun altro, sarà un'impressione...
RispondiEliminahttp://files.giuristidemocratici.it/giuristi/Zfiles/20061005165857.pdf
RispondiElimina"Se infatti la nostra società non riconosce la violenza sulla donna a
meno che questa si manifesti nelle forme più estreme, ed anche in
questi casi tende a “normalizzarla” più che a connotarla come violenza
di genere, vi sono società in cui alcune forme di violenza sulle donne
sono accettate come normali, in quanto è socialmente - ed in alcuni
casi anche istituzionalmente, in maniera più o meno esplicita -
condivisa l’ideologia patriarcale, che vuole la donna subordinata
all’uomo.
In queste società, la violenza sulle donne si manifesta in forme
particolarmente cruente, al punto tale che anche Amartya Sen1 ha
parlato in questi casi di “genocidio di genere”.
Altri invece hanno parlato di “hidden gendercide”, il “genericidio
nascosto”, per il numero impressionante di donne “demograficamente
scomparse” nel mondo, che è comparabile ad un Olocausto che si
ripete ciclicamente: ovvero, ogni anno quattro anni nel mondo muore ammazzato per motivi di genere un numero di donne equivalente al
numero di vittime mietute nell’Olocausto dai nazisti. Con la
differenza che per le vittime dell’Olocausto si sono cercati colpevoli,
celebrati processi, raccolte testimonianze, intitolate strade, invece le
donne muoiono purtroppo in un “silenzio assordante”.
Infatti, nonostante da anni le associazioni di donne e di vittime della
violenza gridino al mondo la loro sofferenza, il diritto alla vita, alla
dignità, al rispetto, l’emergenza donna viene percepita come
secondaria rispetto agli altri mali che affliggono il mondo: non un
Tribunale speciale, non una commissione di Verità e Giustizia per
giudicare sulle migliaia di aborti di feti femmina in Cina, sugli stupri
di massa usati come arma di guerra in Africa, non un monumento in
onore delle donne barbaramente uccise nelle nostre case da compagni,
ex e mariti gelosi, nessuno che si domandi perché negli ultimi due
decenni la violenza sulle donne è in crescita esponenziale, anche se
nel mondo dal 1992 al 2003 la violenza ed i conflitti armati sono in
calo del 40%.
A testimoniare ciò, anche la mancanza impressionante di dati, di
statistiche sul fenomeno, che sono reperibili solo per alcuni Paesi e
mai sono complete, rappresentando l’estrazione da altri dati e non il
frutto di ricerche mirate: non quantificare un fenomeno, non
delinearne i confini e le dimensioni esatte, equivale a negarne la realtà
effettiva, e questo è quanto è stato fatto fino ad oggi dalla maggior
parte delle istituzioni nazionali e sovranazionali..."
http://files.giuristidemocratici.it/giuristi/Zfiles/20061005165857.pdf
RispondiEliminasono imabarazzata a leggere, nel 2010, occhi bendati e incapaci di ammettere una realtà come questa.
RispondiEliminaOcchi bendate da una cultura radicalmente maschilista - che mi offede - e offende il genere umano. Uomini e donne.
Mi offende questo. Come essere umano.
Siete figli che si nascondono le dita, dietro la mano. Siete vigliacchi.
Ammettiamolo: è una società che perdona l'uomo in continuazione - ecco perchè questi CRIMINI restano spesso e volentieri insoluti. Talvolta persino rinnegati.
Perchè la legge del più forte - l'hanno fatta gli uomini sui bicibiti. Non è un fatto di coscienza!
Provo vergogna, sincera vergogna, che dietro certe affermazioni, vi sia la vigliaccheria di un anonimo.
Si deve parlare con il prorpio nome in bocca - assumendosi la responsabilità del proprio dire - ecco, sarebbe un cenno di decenza.
Perchè è di crimini che si parla - non di caramelle.
Cordialmente.
Francesca Pellegrino