20 settembre 2010

Dovremmo vergognarci

In estrema sintesi, io la vedo così: gli europei hanno depauperato per secoli pletore di popolazioni in tutto il mondo invadendo arbitrariamente le loro terre, soggiogandole, rendendole schiave e talora sterminandole, seminando guerra, morte e miseria, rubando tutto quello che avevano e tenendole scientificamente in una posizione di inferiorità allo scopo di poter continuare a privarle impunemente di tutto quello che era loro per metterselo in tasca.
Ora i discendenti di quelle popolazioni, che non hanno più niente di cui vivere, vengono in Europa a mendicare qualche spicciolo di tutto quello che i nostri antenati hanno rapinato ai loro per garantirci sviluppo, ricchezza e benessere: e lo fanno semplicemente perché non esistono altri posti in cui cercare.
Dite la verità: voi riuscite davvero a meravigliarvi? Riuscite a tollerare la faccia come il culo di chi risponde a questa gente che qua non c'è posto per tutti? Riuscite a dimenticare allegramente che abbiamo avuto semplicemente culo, a nascere qua e non da un'altra parte, e che il nostro tenore di vita si deve anche a quello che abbiamo portato via a questi disgraziati?
Io, da parte mia, continuo ad essere convinto di una cosa: il fastidio che gli immigrati arrecano ai nostri paesi opulenti con la loro presenza, con i reati che commettono, con la violenza che in certi casi portano con sé non è neanche lontanamente paragonabile alla devastazione spietata,sistematica e capillare che gli europei hanno inflitto loro per una vita.
Dovremmo almeno avere la decenza di vergognarci.

34 commenti:

  1. Consiglierei a questo proposito un saggio che si legge facile facile e che si intitola "L'impero della vergogna" l'autore si chiama Jean Ziegler ed é un sociologo relatore all'ONU per la fame nel mondo. Leggetelo, poi ci si vergogna ancora di più...
    elena

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  2. non credo in sensi di colpa o vergogne storiche o collettive. rispondo solo di me stesso.

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  3. e tutti quei satrapi del petrolio che tengono le loro popolazioni nella miseruia e si fanno le rolls d'oro' e tutti i signori dell guerra del terzo mondo?

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  4. E comunquel l'occidente ha creato la scienza, la medicina e la dichiarazione dei diritti dell'uomo. direi che ha un po' fatto ammenda. E niente giustifica le stragi di inniocenti, DA CHIUNQUE COMMESSE

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  5. complimenti, sono al meno un pò contento che ci siano ancora degli italiani che pensano come te e riescono a fare questa sintesi analitica basandosi sulla storia politica. grazie, ciao

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  6. Non fraintendermi- sono contro ogni razzismo e dovremmo far in modo di aiutare quelle popolazioni, a livello di organismi internazionali e come individui, per quanto possibile. ma vergognarci per cose che non abbiamo fatto e per rzzismi ed egoismi che non condividiamo, NO. E se qualche bastardo di terrorista imperialisyta islamico agli ordini di uno sceicco miliardario mi vuol far saltare in aria,col cavolo che gli dico "fa pure, è colpa nostra perchè siamo stati tanto cattivi". mi difendo, come è mio diritto.

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  7. Le famose radici cristiane... anzi cattoliche e il senso di colpa, sono alla base del fastidio di cui scrivi, che si traduce facilmente in violenza virulenta

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  8. concordo con Raimbow, dei sensi di colpa che i perbenisti vogliono instillarmi ME NE FREGO, e la sola risposta possibile è un ruttone polifonico la lambrusco. personalmente rispondo di me stesso e credo di fare nel mio piccolo qualcosa senza dover farmi chiamare collettivamente in causa come occidentale. a ogni modo è bene ricordare,a mero titolo di esempio per chi volesse millantare vergogne, che quando i Conquistadores arrivarono in Messico trovarono gli indigeni Tlascalani che si unirono a loro aiutandoli a fottere gli Aztechi. Motivo? GliAztechi erano i loro oppressori e boia del momento, così odiati che ad altri indios venne voglia di aiutare degli sconosciuti arrivati dal nulla al di là del mare. Si potrà dire che sono stati poco lungimiranti, gli Spagnoli mal li ripagarono dell'aiuto una volta liquidato il problema azteco, ma è innegabile che gli altri, i non-occidentali non erano meno sfrutttatori, oppressivi, canaglie di noi. Altra nota per i somarelli in storia e i perbenisti: i primi commercianti di schiavi neri non erano i Portoghesi o Europei ma i carovanieri arabi, aiutati nella raccolta da allegri confratelli neri delle tribù rivali. Altra prova che la storia dei sensi di colpa è una cagata monumentale.
    Cordialmente.

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  9. l'unica cosa di cui mi meraviglio è che i palestinesi, che sono quattro gatti in un fazzoletto di terra, riescono a dividersi in due fazioni che si odiano e si ammazzano per il controllo del potere e questo la dice lunga su con chi abbiamo a che fare.

    ho avuto culo a nascere qua? certo! e difenderò lo status quo.

    (e per fortuna che la Chiesa ha creato quell'unità politica che ci ha permesso di difenderci dai "mori").

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  10. D'accordo con Rainbow e Furio. Aggiungo che la colpa collettiva non esiste, se non in arcaiche concezioni religiose per le quali il peccato originale non viene cancellato dal battesimo.

    La responsabilità è individuale: ciascuno paga per sé e le colpe dei padri non ricadono sui figli. Lasciamo questi argomenti ai terzomondisti alla Sukarno (per chi se lo ricorda).

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  11. Spunti di riflessione, senza pretesa di verità assoluta.
    Immigrazione e Nuovo Ordine Mondiale
    Esiste su internet una immensa collezione di articoli, il cosiddetto filone “cospirativo”, da cui, facendo molta sintesi, emergono alcune macro idee estremamente plausibili, benché non dimostrabili. Non citerò le fonti, perché sono migliaia e facilmente reperibili.
    1. L’esistenza di elite poco o per nulla conosciute, che riuniscono e a volte creano i potenti del mondo, e nell’ambito delle quali vengono prese decisioni con effetti profondi e globali. Gli indizi a favore di questa affermazione sono l’esistenza (accertata) di organizzazioni spiccatamente sovrannazionali e con membri potenti come: Bildeberg Group, Trilaterale, Aspen Institute, Massoneria, Opus Dei.
    2. L’esistenza di un piano/progetto denominato “Nuovo Ordine Mondiale” (NWO), elaborato e portato avanti da una o più di queste organizzazioni. Esso prevede la creazione di un governo globale composto da una comitato ristretto dotato di grande potere, ma non eletto dal popolo, se non in un modo così indiretto, che di fatto lo esenta da qualunque obbligo di rappresentanza.
    L’agenda NWO
    La realizzazione dell’NWO comporta l’inizio di una vera e propria guerra, silenziosa e non dichiarata, al Vecchio Ordine, caratterizzato essenzialmente dalla presenza delle Sovranità Nazionali combattuta su tre grandi fronti.
    1 - Economia
    La creazione di un sistema economico globale e fortemente interconnesso che renda facile la concentrazione della ricchezza e del potere nelle mani di pochi.
    Questo punto si trova in stato di avanzata realizzazione e sarà completato con la progressiva sottrazione della sovranità monetaria, per arrivare ad una moneta unica globale.
    2 – Trasferimento di potere verso istituzioni internazionali
    Creazione o rafforzamento di organismi internazionali che appaiano all’opinione pubblica come utili o necessari, ma che in realtà ad essa non devono rendere conto. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta (non esaustiva) fra ONU, WTO, FMI, OMS, NATO. Nonché Commissione UE rafforzata dal Trattato di Lisbona.
    A questo ci stiamo avvicinando, approfittando anche della necessità di affrontare fenomeni come: crisi economica, terrorismo, pandemie. Guarda caso tutti capitati sulle nostre teste negli ultimi anni.
    3- Immigrazione di massa.
    Questa rappresenta un arma molto potente, in quanto indebolisce gradualmente l’identità nazionale.
    E’ però un arma difficile da usare, perché ha effetti diretti visibili e va contro le ancestrali tendenze alla paura per il diverso alla di difesa del territorio. È inoltre la più perversa, perché possiede un esercito di milioni di soldati “volontari” benché tragicamente inconsapevoli, arruolati tra chi, comprensibilmente e legittimamente, aspira a vivere in un paese con standard di vita molto più elevati di quelli da cui provengono, a cui si aggiungono quelli in fuga da guerre, fame e persecuzioni, che sono in minoranza in quanto spesso privi dei mezzi economici per affrontare il viaggio.
    I “campi di battaglia” su cui viene gestito il fenomeno sono due.
    Dal lato dei paesi poveri viene attuata una politica che mira a mantenerli tali, in modo da alimentare un enorme pressione demografica verso i paesi ricchi. Inoltre nei confronti di queste popolazioni viene effettuata una facile propaganda che mostra i nostri paesi come un eldorado.
    Dal lato dei paesi ricchi, viene effettuata una operazione culturale ed economica più complessa e diluita nel tempo che tende a far accettare una società profondamente multietnica come inevitabile e necessaria al mantenimento di elevati standard di vita. Gli effetti collaterali di questa trasformazione, per lo più avvertiti dai ceti sociali più bassi, vengono deliberatamente minimizzati. I sentimenti xenofobi vengono incanalati verso formazioni politiche con un peso marginale e rette da personaggi “sgradevoli”. Qual’ora dovessero crescere e dotarsi di leader carismatici, verrebbero stroncate sul nascere, vedi Jörg Haider in Austria o Pim Fortuyn in Olanda.

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  12. Spunti di riflessione, senza pretesa di verità assoluta.
    Immigrazione e Nuovo Ordine Mondiale
    Esiste su internet una immensa collezione di articoli, il cosiddetto filone “cospirativo”, da cui, facendo molta sintesi, emergono alcune macro idee estremamente plausibili, benché non dimostrabili. Non citerò le fonti, perché sono migliaia e facilmente reperibili.
    1. L’esistenza di elite poco o per nulla conosciute, che riuniscono e a volte creano i potenti del mondo, e nell’ambito delle quali vengono prese decisioni con effetti profondi e globali. Gli indizi a favore di questa affermazione sono l’esistenza (accertata) di organizzazioni spiccatamente sovrannazionali e con membri potenti come: Bildeberg Group, Trilaterale, Aspen Institute, Massoneria, Opus Dei.
    2. L’esistenza di un piano/progetto denominato “Nuovo Ordine Mondiale” (NWO), elaborato e portato avanti da una o più di queste organizzazioni. Esso prevede la creazione di un governo globale composto da una comitato ristretto dotato di grande potere, ma non eletto dal popolo, se non in un modo così indiretto, che di fatto lo esenta da qualunque obbligo di rappresentanza.
    L’agenda NWO
    La realizzazione dell’NWO comporta l’inizio di una vera e propria guerra, silenziosa e non dichiarata, al Vecchio Ordine, caratterizzato essenzialmente dalla presenza delle Sovranità Nazionali combattuta su tre grandi fronti.
    1 - Economia
    La creazione di un sistema economico globale e fortemente interconnesso che renda facile la concentrazione della ricchezza e del potere nelle mani di pochi.
    Questo punto si trova in stato di avanzata realizzazione e sarà completato con la progressiva sottrazione della sovranità monetaria, per arrivare ad una moneta unica globale.
    2 – Trasferimento di potere verso istituzioni internazionali
    Creazione o rafforzamento di organismi internazionali che appaiano all’opinione pubblica come utili o necessari, ma che in realtà ad essa non devono rendere conto. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta (non esaustiva) fra ONU, WTO, FMI, OMS, NATO. Nonché Commissione UE rafforzata dal Trattato di Lisbona.
    A questo ci stiamo avvicinando, approfittando anche della necessità di affrontare fenomeni come: crisi economica, terrorismo, pandemie. Guarda caso tutti capitati sulle nostre teste negli ultimi anni.
    3- Immigrazione di massa.
    Questa rappresenta un arma molto potente, in quanto indebolisce gradualmente l’identità nazionale.
    E’ però un arma difficile da usare, perché ha effetti diretti visibili e va contro le ancestrali tendenze alla paura per il diverso alla di difesa del territorio. È inoltre la più perversa, perché possiede un esercito di milioni di soldati “volontari” benché tragicamente inconsapevoli, arruolati tra chi, comprensibilmente e legittimamente, aspira a vivere in un paese con standard di vita molto più elevati di quelli da cui provengono, a cui si aggiungono quelli in fuga da guerre, fame e persecuzioni, che sono in minoranza in quanto spesso privi dei mezzi economici per affrontare il viaggio.
    I “campi di battaglia” su cui viene gestito il fenomeno sono due.
    Dal lato dei paesi poveri viene attuata una politica che mira a mantenerli tali, in modo da alimentare un enorme pressione demografica verso i paesi ricchi. Inoltre nei confronti di queste popolazioni viene effettuata una facile propaganda che mostra i nostri paesi come un eldorado.
    Dal lato dei paesi ricchi, viene effettuata una operazione culturale ed economica più complessa e diluita nel tempo che tende a far accettare una società profondamente multietnica come inevitabile e necessaria al mantenimento di elevati standard di vita. Gli effetti collaterali di questa trasformazione, per lo più avvertiti dai ceti sociali più bassi, vengono deliberatamente minimizzati. I sentimenti xenofobi vengono incanalati verso formazioni politiche con un peso marginale e rette da personaggi “sgradevoli”. Qual’ora dovessero crescere e dotarsi di leader carismatici, verrebbero stroncate sul nascere, vedi Jörg Haider in Austria o Pim Fortuyn in Olanda.

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  13. Mah, tutte queste levate di scudi contro il senso di colpa mi paiono lievemente speciose e un po' di comodo. Mettiamola così, senza sensi di colpa: c'è stato un momento per prendere e ora uno per rendere. E forse è a noi che tocca rendere ciò che è stato rubato. Concordo con Metil.
    Se hai fame, cerchi di andare dove c'è da mangiare, per te e per i tuoi figli. Poche pippe.

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  14. Io non levo nessuno scudo. Rifiuto i sensi di colpa ingiusrtificati (io non ho PRESO niente a nessuno) sia che sia la chiesa cattolica sia che siano i pasdaran del terzomondismo, per motivi diversi, a volermeli appioppare. Puntp

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  15. Bè sicuramente molti di noi non hanno preso niente a nessuno volontariamente, ma è innegabile che tutto ciò che abbiamo, a partire dagli ospedali in cui siamo nati, le cure che abbiamo potuto ricevere, l'istruzione che abbiamo potuto avere, le case dotate di servizi igenici in cui viviamo, le strade ecc.... siano conseguenza di quello che nei secoli è successo prima che arrivassimo noi ... a non prendere nulla.

    Insomma, è giusto voler rispondere delle proprie azioni ma lo è altrettanto tener conto che la storia qualcosa significa.

    Alessandra

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  16. scusate.... ho bisogno di una lezione di storia:

    l'Italia è uscita dalla seconda guerra mondiale con le pezze al culo, giusto? e visto che di nostro abbiamo solo il sole (sicuramente non il petrolio o i diamanti), a chi abbiamo rubato per entrare nel G8 ?

    io credo che il nostro benessere derivi da pace, democrazia e una buona versione del libero mercato o sbaglio ?

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  17. Invasioni, riduzioni in schiavitù, stermini e saccheggi fanno parte della storia di tutta l'umanità, non solo di quella europea.
    La colonizzazione europea è anzi in generale stata un bene per i popoli che ad essa sono stati sottoposti, giacché ha messo quei popoli sulla strada di una civilizzazione e uno sviluppo superiore a quello che avevano (e che era la causa ultima per la quale finivano colonizzati).
    Dire che gli africani sono poveri perché gli europei gli avrebbero rubato le ricchezze è un'affermazione basata sul nulla.

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  18. @Alessandra

    la storia magari significa che il più forte arriva prima e mangia tutto. piaccia o non piaccia grazie a "armi, acciaio e malattie (e io aggiungo anche a intelligenza e abilità)" gli europei hanno prevalso. è andata così.

    non voglio negare i saccheggi. ci sono stati. in ogni caso questo non comporta alcun debito perché a voler guardare siamo tutti debitori di qualcosa, per esempio...

    l'India ci ha dato il sistema numerico decimale che ha permesso rendicontazioni efficaci grazie a cui i nostri finanzieri hanno finanziato... la colonizzazione dell'India. e allora, se vogliamo spulciare i debiti la colpa sarebbe loro. in fin dei conti, no?

    è evidente che questo far le pulci ai debiti non porta da nessuna parte. debiti e crediti sono troppo incrociati e la somma totale è zero. ripeto: non ho paura della storia, ma di chi me la smerda con il moralismo terzomondista da 4 bicci. capisco le sue perplessità cara Alessandra ma non condivido né intendo farmi carico di responsabilità storiche che non ho. semplice come il cielo.

    non c'è nessun diritto o colpa. il più forte prevale e il più debole si adegua.

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  19. del resto non creda che i cinesi che ora ci fanno economicamente la pelle avranno più scrupoli verso i poveri italiani rovinati dai loro prodotti a basso costo.

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  20. Giusto imparare dalla storia. Vogliamo conoscere il nostro passato per cercare di modellare il nostro avvenire. Per non ripetere gli errori.

    Noi italiani, ad esempio, evidentemente abbiamo una scarsa conoscenza del nostro recente passato perché altrimenti l'ideologia razzista della Lega non troverebbe un terreno tanto fertile.

    Ma, cara Alessandra, la storia non ha categorie morali, la storia non emette sentenze giusto o sbagliato. La storia dice: è successo e invita a cercare di capire perché.

    L'etica interviene poi a giudicare.

    Non mischiamo i due piani: non lo si fa più dal Medio Evo.

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  21. IO mi vergogno perchè mi sento parte di un popolo,certo non perchè IO in prima persona abbia compiuto crimini contro i miei simili, è vero che massacro la punteggiatura…
    Il post di Met è bellissimo,i commenti ( non tutti ) no; ognuno a dire IO non ho fatto nulla,ma che c'entro,ma che stai a di',fino al coltissimo "status quo" da mantenere ( quale? debbo essermi distratta accidenti, a me sembra di affogare nella merda,'cazzo c'è da mantenere?)
    Proviamo a dire NOI?
    P.S. la vergogna è un sentimento bellissimo, il senso di colpa è un'altra cosa.
    Alessandro hai una bella capacità di analisi e di sintesi, bravo.
    sei riuscito a stanarmi, sgrunt

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  22. Bravo Metil, ottimo post compatto, condivido anche la punteggiatura.
    Due suggerimenti bibliografici per chi avesse voglia di indignarsi un po' di più, invece di rifugiarsi in atteggiamenti pilateschi e in rifiuti delle responsabilità collettive:
    - Frantz Fanon, I dannati della terra, Einaudi. 2000
    - Maurice Cury, Il libro nero del capitalismo, Tropea, 1998
    Albigin dice che la storia non ha categorie morali: beh, è compito evolutivo dell'uomo mettergliele. Le centinaia di milioni di sfruttati, depredati, negati, torturati, violentati, massacrati, sterminati per arricchire l'Occidente e foraggiare il suo sviluppo DEVONO avere giustizia QUI e PRESTO. Le responsabilità dei padri non ricadono sui figli, certo, ma le responsabilità collettive vanno pagate collettivamente CARE e TUTTE (come cantava De André,"per quanto voi vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti").
    Furio Detti dice che "il più forte prevale e il più debole si adegua" (citazione dal "Mein Kampf"?): bene, adesso che il vento sta girando, a chi toccherà adeguarsi? E ben venga il "moralismo terzomondista"...

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  23. Homo homini lupus e questo vale per bianchi, neri, gialli e rossi e non dipende dalla storia.

    Io non mi vergogno di niente, perché non ho rubato nulla a nessuno.

    Ringrazio però ogni giorno Dio (quello cristiano, islamico, o altro, fate voi) per avermi fatto nascere in un posto dove c'è la carta igienica e di poterla comprare con i soldi che guadagno col mio lavoro onesto.

    E tra i tanti poveracci che vengono a mendicare, dotati di grande voglia di lavorare e vivere civilmente, e senza i quali questo paese si fermerebbe, ci sono anche quelli che vengono per delinquere.
    E non mi sento in colpa a dire, per quest'ultimi, rimandiamoli da dove sono venuti, qui non c'è posto; di delinquenti abbiamo già i nostri.

    Il buonismo spicciolo è passato di moda.

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  24. Ma perché la finanza non deve avere confini e gli esseri umani si ? A me pare evidente che in tempi di crisi l’odio contro immigrati e minoranze non integrate, viene suscitato come valvola di sfogo, facile e a portata di mano, perché la gente non capisca e non combatta le cause reali del suo malessere. È naturalmente molto più facile prendersela col rom piuttosto che con i poteri finanziari che provocano le crisi per ottenere una società indebitata e quindi avere a disposizione serbatoi di manodopera a buon mercato. L’immigrazione e le sue presunte colpe vengono letteralmente agitate come un panno rosso davanti a un toro ed utilizzate come arma di distrazione di massa. in Grecia, non a caso paese in preda ad una crisi economica spaventosa, le aggressioni contro immigrati e rifugiati politici aumentano in modo esponenziale, ed inizia a farsi strada il razzismo urlato e rivendicato. Non ho certo soluzioni, forse l’unica sarebbe che la gente riflettesse un attimo prima di lanciare accuse contro i capi espiatori designati ad arte.

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  25. mannaggia, abbiamo distrutto le imponenti infrastrutture dell'africa sub-sahariana, logico che ora sono poveri, prima dell'uomo bianco avevano anche i computer, come è noto

    ma io dico sopratutto bisogna essere accoglienti con gli islamici, perchè sono loro che con il loro lodevole pacifismo ad oltranza hanno permesso che l'uomo bianco li depredasse, per esempio prendete la spagna, vi rendete conto che abbiamo abbiamo tolto la spada all'impero arabo in punta di spada? Chissà come sarebbe stato ricco l'impero ottomano se avesse avuto anche la spagna, e invece nulla, persino tutto il nordafrica abbiamo conquistato, incredibile, e siamo stati così stronzi che lo abbiamo fatto cristiano prima ancora che l'islam nascesse, questo è da stronzi, logico che poi si incazzano e ti invadono la romania.

    Anche ahmadinejad, cioè, sarà pure canaglia, però mettiamoci nei suoi panni: è alla guida di uno stato totalmente privo di risorse naturali, e tutto, ovviamente, per colpa degli occidentali, logico che uno si incazza.

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  26. concordo in pieno, parola per parola

    metil, non so di dove tu sia e come la pensi al riguardo, io credo che il tuo discorso si possa applicare IN PICCOLO anche DENTRO la nostra Italia (leggi europei=Nord Italia, colonie sfruttate=Sud Italia) come ha ampiamente dimostrato Pino Aprile in "Terroni"...sarebbe bello ciò venisse ricordato quando si parla di federalismo...

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  27. Secondo me questi straccioni di immigrati extracomunitari dovrebbero essere cacciati via di corsa che ci stanno rovinando la nostra amata Italia. E nessuno qui si può permettere di parlare male dell'Italia e degli italiani.

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  28. Mah...noi dopo la seconda guerra mondiale abbiamo conosciuto un periodo di crescita sviluppo e ricostruzione anche grazie ad imponenti aiuti da parte degli USA (oltrchè al duro lavoro dei nostri padri e nonni) e questo credo che sia stato fatto poichè nella logica di guerra fredda che si stava già concretizzando ,faceva comodo alle democrazie occidentali sostenere il nostro Paese e farne un punto fermo e fidato anche dal punto di vista strategico e militare ...poi che a noi sia andate bene così è un altro discorso per esempio non credo che le popolazioni del blocco ex-sovietico abbiano goduto di tutte le libertà (pensiero,stampa,religione,libera circolazione per citarne alcune)che noi abbiamo conosciuto.Molto probabilmente ,siccome la storia si ripete,come l'impero romano conquistò militarmente la grecia ,i vinti si rifecero "conquistando" a loro volta gli invasori ,dal punto di vista culturale.Può essere scioccante pensarlo ma è storicamente già accaduto che i bisogni e le necessità sono la molla principale alle migrazioni di massa alle quali stiamo assistendo in questi anni e purtroppo o per fortuna (punti di vista) si può fare molto poco se non migliorare le condizioni di vita nei paesi d'origine ,se qualcuno ne avesse la capacità o la voglia.

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  29. Che insopportabili banalità.
    Purtroppo però come europei stiamo già facendo harakiri, ti senti meno in colpa così?

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  30. Sono uno di quelli che quando vede uno zingaro(basta con il politically correct, li abbiamo sempre chiamati zingari e tali rimangono)cambia strada, che non sopporta il loro modo di vivere fatto di elemosine e furtarelli, che crede che i loro bivacchi portino solo malattie e delinquenza. Non sono in grado di inserirsi nella nostra società e come tali devono essere messi ai margini, non mi si facciano esempi del menga stile italiani in America (i nostri connazionali si sono integrati in alcuni casi sin troppo bene - vedi mafia-).
    Gli zingari danno fastidio, forse sono una delle poche persone sincere che ancora ha il coraggio di ammetterlo, per cui questo buonismo di facciata che non si traduce in niente di concreto - vorrei proprio vedere il comportamento dell'autore di questo post di fronte a uno zingaro che gli chiede l'elemosina o lo stressa per leggergli la mano - non mi riguarda per nulla.

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  31. l'etica e la morale sono una cosa dannatamente delicata.

    non voglio criticare chi si sente in colpa per essere nato dalla parte decisamente fortunata dell'umanità. ognuno si sviluppi le paranoie che crede, ma mi sento in diritto con altrettanto vigore di non avere alcun motivo per condividere le loro fisime.

    per me detta brevemente non esiste la morale. non esiste alcun principio nel cosmo che stabilisca il bene e il male. che io salvi 1000 persone o ne stermini altrettante il sole, le stelle e l'universo non si sposteranno di un bruscolo di polvere, né per questo l'ordine senza nome del cosmo sarà alterato, né tanto meno ne deriverà per me chissà che merito o colpa in cielo.

    però ognuno ha l'etica che vuole. io non farei mai certe cose perché non voglio farle, non mi va, non mi piace. per cui combatto le mie battaglie sperando al massimo che guardando il mio esempio gli altri condividano e agiscano come me, senza pretesa di incolpare alcuno, l'unica critica e colpa che faccio è sullla base del principio di coerenza, ossia: se dici di credere in X devi comportarti Y. l'unico motivo razionale per muovere critiche alla condotta altrui.

    se il tenutario di Metilparaben ha così tale e forte senso di colpa, come disse un famoso falegname ebreo: "venda tutto ai poveri", blog incluso e regali tutto a una famiglia qualunque di immigrati.

    se non lo fa, almeno smetta di coglionarci perché non sentiamo la sua vergogna.

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  32. le uniche conseguenze è chiaro ricadono su chi commette un'azione e chi la subisce, ma in genere si esauriscono in un'ottica cosmica abbastanza presto. se guardiamo la vita umana però è giusto che le comunità civili cerchino di trovare dei compromessi chiamati leggi, senza la pretesa di ritenerli immortali pilastri del cielo ma semplici trucchi per rendere meno schifosa la nostra già infame esistenza. io su questo principio di pratica e buonsenso ovviamente concordo, ma ripeto non credo nelle tavole di valori.

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  33. Furio Detti dice:
    "se il tenutario di Metilparaben ha così tale e forte senso di colpa, come disse un famoso falegname ebreo: "venda tutto ai poveri", blog incluso e regali tutto a una famiglia qualunque di immigrati."

    Grande!

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  34. Come dicono a Napoli? Chi ha avuto...

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