-Prego, avanti il prossimo.
-Buongiorno...
-Buongiorno a lei.
-Ecco il passaporto...
-Mmm ok, tutto a posto... Ah, però, aspetti...
-Sì?
-Manca il visto.
-Quale visto, scusi?
-Il visto. Sono quattordici anni che per entrare in Italia c'è bisogno del visto: dal primo gennaio 2017, per la precisione.
-Ah, questo lo so: ma io, vede, non vengo proprio dall'estero...
-Come sarebbe a dire, che non viene dall'estero? E allora perché attraversa la frontiera della Toscana con un passaporto in mano, scusi?
-Cioè, volevo dire, formalmente vengo dall'estero, ma in realtà sono residente in Padania, quindi praticamente sono italiano come lei, guardi bene il documento...
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