07 dicembre 2010

Del tutto casuale

Mentre in giro per il pianeta se ne vanno a spasso indisturbati (e talora siedono nei parlamenti) mafiosi, spacciatori di droga, commercianti di organi, trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco e chi più ne ha più ne metta, le polizie di tutto il mondo si mobilitano per catturare un tizio accusato di aver fatto sesso non protetto.
Il fatto che costui si fosse messo in testa di rendere pubbliche le magagne dei potenti, ovviamente, è del tutto casuale.

6 commenti:

  1. Dovrebbe provare a chiedere asilo politico al Vaticano.

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  2. Si è costituito...
    http://www.msnbc.msn.com/id/40544697/ns/us_news-wikileaks_in_security/
    Forse gli conviene farsi processare,visto il reato...

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  3. Or bene, quante leggi ha violato Wikileaks pubblicando questi articoli? La risposta è zero. Altri giornali come El Pais, il Times, The Guardian pubblicano i cablegates, ma nessuno sembra accorgersene. L'unico ad aver commesso un reato è Bradley Manning, colui che, vedendo del marcio, ha rubato le informazioni e le ha consegnate a Wikileaks.

    Il caso di Bradley Manning ricorda un altro fatto, del tutto simile avvenuto durante la guerra del Vietnam in cui un certo Daniel Ellsberg, probabilmente colto da conati di vomito, rilasciò al Times documenti che dimostravano il comportamento vergognoso da parte dei militari statunitensi in guerra in Vietnam. Daniel Ellsberg fu definito dall'allora presidente Richard Nixon «l'uomo più pericoloso d'America». Se non fosse per lui, i crimini compiuti in Vietnam sarebbero sconosciuti.
    Un esempio per tutti è il massacro di My Lai, dove i militari dell'undicesima Brigata di Fanteria Leggera torturarono, stuprarono e uccisero 347 civili, principalmente donne, vecchi, bambini e infanti. Il comandante William Calley che ordinò il massacro fu condannato all'ergastolo il 31 marzo 1971. L'1 aprile 1971 (il giorno dopo), ricevette un atto di indulgenza da parte del presidente Richard Nixon che ordinò di trasferire Calley dalla prigione agli arresti domiciliari. Fu scarcerato definitivamente il 25 settembre 1974. Oggi fa il gioielliere.

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  4. Che cosa pensa la gente di Wikileaks e di Assange? Da giorni mi sto informando sul caso e posso dire con estrema sincerità che i commenti negativi che ho letto si contano nelle dita di una mano, o forse poco più. Intanto la pagina di Facebook di Wikileaks ha raggiunto il milione di fan. Secondo i lettori del Times, Assange è la persona dell'anno.
    Per combattere la censura tante persone si sono mobilitate per Wikileaks. Wikileaks conta attualmente 1005 siti mirror.
    Hacker di tutto il mondo si sono movimentati per Wikileaks. In particolare la squadra Operation:Payback ha aperto l'operazione Operation Avenge Assange: una guerra informatica contro tutti coloro che ostacolano o censurano Wikileaks (Paypal, Postfinance, Amazon... compresi).

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  5. Ops, Durante un copia-incolla ho duplicato un commento. Chiedo gentilamente a Metilparaben di cancellarlo. Sono stato già abbastanza prolisso.

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  6. Ma cosa si scopre, in sintesi, con questi cablegates? Ce lo dice lo stesso Assange in un articolo pubblicato sul giornale The Australian:

    - Gli Usa hanno chiesto ai loro diplomatici di rubare materiale umano e informazioni personali ai funzionari Onu e ai gruppi che difendono i diritti umani, tra cui il Dna, le impronte digitali, la scannerizzazione dell'iride, i numeri delle carte di credito, le password su Internet e le foto identificative, in violazione di qualsiasi trattato internazionale. Presumibilmente anche i diplomatici Onu australiani ne sono stati vittime.

    - Il re Abdullah dell'Arabia Saudita ha chiesto agli Usa di attaccare l'Iran.

    - Funzionari in Giordania e nel Bahrain vogliono che il programma nucleare dell'Iran venga fermato con qualsiasi mezzo a disposizione.

    - L'inchiesta britannica sull'Iraq è stata una montatura per proteggere "gli interessi Usa".

    - La Svezia è un membro occulto della Nato e la condivisione di informazioni dei servizi segreti Usa viene nascosta al Parlamento.

    - Gli Usa stanno giocando sporco per costringere altri Paesi a incamerare i detenuti liberati da Guantanamo Bay. Barack Obama si è messo d'accordo per incontrare il presidente sloveno solo se la Slovenia accetta un prigioniero. Kiribati, il nostro vicino del Pacifico, ha ricevuto un'offerta di milioni di dollari se accetta detenuti.

    Informazioni senz'altro scottanti. Wikileaks ha chiaramente pestato troppi piedi.

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