17 gennaio 2011

Roghi

Comunque la si pensi sull'estradizione di Battisti, mettere al bando i libri di quelli che firmarono la petizione in suo favore mi pare un'iniziativa che c'entra poco e niente sia con la condanna del terrorismo, sia con la solidarietà verso le vittime.
Manca solo che decidano di bruciarli sulla pubblica piazza, quei libri, e poi siamo a posto.
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Grazie a CoB e a Eva per l'ispirazione.

3 commenti:

  1. Giusto, comunque la si pensi è notte fonda.

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  2. Questo governo ha messo al bando perfino un premio Nobel. Rubbia era Presidente dell'ENEA quando, nel 2005, criticò apertamente il governo Berlusconi per i pochi finanziamenti alla ricerca e per la scelta di abbandonare il solare termodinamico e puntare insensatamente tutto sul nucleare. Pertanto il ministro Scajola (!) commissariò l'ENEA e non riconfermo Rubbia... che il solare termodinamico dovette andare a svilupparlo in Spagna. Era notte fonda già allora.

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  3. Dovrebbe andare Battisti, non al rogo, ma in galera. Che idea, mettere al bando i libri di chi ha avuto l'idea peregrina di firmare per quel killer. Basterebbe un elenco dei nomi in prima pagina, con la didascalia "tutti possono sbagliare, figuriamoci i leghisti"

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