Le iene Luca e Paolo fanno una parodia nella quale prendono in giro Fini e Berlusconi, e allora il direttore di Rai Uno Mauro Mazza li invita a rispettare la par condicio facendo satira anche sull'opposizione.
A parte il fatto che Futuro e Libertà, per quanto ne so io, non è al governo (e quindi, a rigor di logica, la satira sull'opposizione è stata già fatta), se ne deduce che per rispettare la par condicio sarà necessario prendersela col PD, con SEL, con l'IDV, con l'API, però -sempre per par condicio- pure con la Lega, con l'UDC, con l'MPA, coi Radicali, con l'Alleanza Autonomista e Progressista, coi Liberal Democratici, col Movimento Repubblicani Europei, col PRI, col Südtiroler Volkspartei, con la Vallée d'Aoste Autonomie Progrès Fédéralisme, con i Popolari di Italia Domani, con Noi Sud.
In fondo basta allungare il Festival di una ventina di serate, e poi siamo a posto.
Ma poi da che mondo e mondo la satira colpisce chi ha il potere...
RispondiEliminaMah, no, da che mondo è mondo la satira fa un po' il cazzo che le pare.
RispondiEliminaQuoto il corridore. E comunque la canzoncina di Luca e Paolo era acqua di rose...
RispondiEliminaHai dimenticato il M5S
RispondiEliminaIo credo che sia stato un segnale forte, in momento del genere, sulla rai e a sanremo.
RispondiEliminaPoi chiaramente c'è stata la satira di parcondicio, saviano-santoro-etc, ma ci stava. In certi passaggi era pure comica.
I Radicali hanno capito tutto, non si sa mai da che lato stanno e quindi quando prenderli per il culo.
RispondiEliminala par condicio è una cagata mostruosa, va eliminata
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