03 marzo 2011

Vogliono legalizzare la tortura

Non so se la cosa vi è chiara, ma con la legge sul testamento biologico che vogliono approvare stanno cercando di fare in modo che non possiamo più decidere, nella malaugurata ipotesi in cui ci capiti qualcosa di spiacevole, di non farci infilare un sondino nel naso, di non essere tenuti in vita per forza, di non ritrovarci sepolti vivi nel nostro corpo: anche se non lo vogliamo neanche un po', e magari l'abbiamo pure messo per iscritto davanti a un notaio.
E' una terrificante invasione del nostro spazio vitale, della nostra libertà, della nostra autodeterminazione, del nostro sacrosanto diritto di decidere chi può metterci addosso le sue manacce, di stabilire quando lo può fare e di dirgli quando deve smettere, lasciandoci crepare in santa pace e tornando ad occuparsi tranquillamente dei fatti suoi.
E' la tortura istituzionalizzata, amici miei: codificata, resa obbligatoria per legge e accuratamente levigata per sembrare una caritatevole risposta a quella che chiamano ipocritamente "indisponibilità della vita umana".
Rifletteteci: se ci facciamo togliere la libertà di scegliere sul nostro corpo e sulla nostra vita, come pensiamo di poter ancora sperare che ci concedano tutte le altre?

12 commenti:

  1. Esattamente: il problema è "chi è proprietario del mio corpo?". Mi sembra assurdo e aberrante che qualcun altro - chiunque altro - vanti alcun diritto su ciò che è all'interno dei limiti tracciati dalla mia stessa pelle. Sempre. Senza se e senza ma.
    Siamo governati da fondamentalisti ignoranti (che manco conosceranno gli scritti in merito di Rosi Braidotti, anzi: neanche sapranno chi sia) e in malafede (perché in loro regna sovrana l'ipocrisia).
    Di fronte a un sistema del genere mi chiedo se l'unica speranza di soluzione sia ormai il coraggio della società (ovvero di chi ci sta intorno e compie anche atti estremi per noi, pagandone le conseguenze) contro le leggi dello Stato, o se ci sia ancora qualche speranza prima d'arrivare a questa definitiva (e violentissima, a questo punto) frattura.

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  2. Signori...
    siamo in Italia, fatta la legge trovato l'inghippo. La fecondazione assistita senza problemi legali o etici indotti dai FdP Vaticani si fa in Turchia. La dolce morte assistita si farà altrove, basterà portarsi il malato in casa e poi trasportarlo dove l'eutanasia sia consentita, sempre alla faccia di quei FdP del Vaticano. Diceva bene Peppone: non è Nostro Signore che da fastidio, sono i preti che anno fastidio.

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  3. l'unica speranza è avere amanti, amici o parenti che ci promettano di correre loro il rischio di staccarci la spina o soffocarci con un cuscino... altrimenti questi sporchi bigotti fascisti di merda ci tortureranno a piacimento, a piacer loro e del loro ***** dio.
    auguro a ognuno di questi porci paladini del dolore (altrui) di soffrire tanto tanto tanto tanto: ma so già che è un augurio inutile, per i maiali potenti si fa sempre un'eccezione, no?

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  4. mi sembra che stai un pò esagerando...non come contenuti ma come toni...estremizzando potrei dire il contrario...legalizzare la tortura del far morire di sete e di fame una persona....e se poi te ne pentiiii( come direbbe maccio capatonda)
    abbassiamo i toni e parliamo di contenuti, sennò ci abbassiamo al livelo di Ferrara

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  5. Testamento biologico, aborto, palinsesi rai ed informazione, matrimoni tra gay. La libertà di autodeterminazione della persona, la dignità della donna, l'informazione (che considero un potere istituzionale altro che serve da controllo agli abusi del potere e che quando innocuo ha una potenza assoluta sulle scelte dei cittadini) e matrimoni tra gay , ma potrei dire matrimonio con chi amo e con chi cazzo mi pare a me.
    Questi sono gli argomenti che hai trattato ultimamente nel tuo blog ( a proposito, complimenti, davvero un gran bel blog di sostanza) e questi sono anche gli argomenti (visti in senso restrittivo) all'ordine del giorno del nostro governo o delle intenzioni del nostro governo.
    Il governo del liberalismo e libertario, del bunga bunga e del facciamo quello che ci pare al paesaggio, col fisco, e con il sistema sociale, quello delle intercettazioni come limitazioni della libertà personale, proprio lo stesso governo poi che autolimita i sentimenti, la capacità di gestire il proprio corpo e la capacità di scegliere di come informarsi.
    Non c'è bisogno di regime per vivere in situazioni difficili per persone pensanti...negli stati centrali della profonda America si è in democrazia ma, eppure, hanno ancora la pena di morte e tanta è ancora l'omofobia. Neanche a farlo apposta ultimamente ho scritto un post su un film (il famosissimo e celebratissimo Brokeback Mountain) che descrive bene proprio quel tipo di realtà polverosa ed illiberale nel paese più liberale del mondo.
    Dino (Cinepolis)
    http://dino-freezone.blogspot.com/

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  6. se sono in quella situazione (per loro considerato "vivo" a tutti gli effetti) lo dovrei anche essere per cambiare nazionalità in una in cui è legale l'eutanasia, non fosse una contraddizione di termini...

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  7. sono molto pessimista sul futuro dell'italia, molto.

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  8. La cosa che potrebbe far ridere è che a dirla tutta il reato di tortura non ce l'abbiamo nemmeno nell'ordinamento. Sarebbe il delitto perfetto.

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  9. Ci vorrebbe una rivoluzione liberale (quella vera).

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  10. Diventeremo un paese di intubati tenuti in vita per fare numero. Fa fede il silenzio assenso.

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  11. A queste persone auguro due cose: che possano vivere 100 anni, e che possano passare l'ultimo 1% bloccati in un letto. Anzi dato che la vita secondo loro e' il valore supremo, e non conta come, gli auguro di vivere 100000000 anni, basta che l'1% rimanga invariato.

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