"ho partecipato a tutte le battaglie femministe di quegli anni(riferendosi agli anni '70), dall’aborto alla modifica del diritto di famiglia (...)"può gentilmente spiegarmi che tipo di percorso retroattivo ha scelto per passare dalla lotta per l'aborto al dichiarare che l'aborto non può essere nemmeno considerato un diritto, fino alle ultime esternazioni di lotta all'aborto?
03 marzo 2011
Dalla lotta per l'aborto alla lotta all'aborto
Devo dare atto a molti membri di questo onorevole governo, che ogni volta che mi balza in mente la frase "peggio non potrebbe essere" ecco lì una dichiarazione, una frase, un gesto che mi riporta alla realtà. Se facciamo ancora un passo indietro arriviamo al Mesozoico, nel frattempo, al tramonto della seconda repubblica ci scaldiamo al tiepido sole di un giorno qualsiasi del tardo Medioevo. Oggi devo ringraziare (di nuovo) la signora Eugenia Roccella. Permettetemi di ricordare alcune esternazioni del Sottosegretario al Ministero della Salute (e non dell'oste sotto casa): parlando a proposito del testamento biologico e dell'idratazione, disse «Non è un obbligo. Non c’è la possibilità di rifiutare», gettando secchiate di fango sulla logica. Con una scelta di parole entusiasmanti ha paragonato l'eutanasia al non allacciare la cintura di sicurezza; ha coniato frasi come "continuum chimico", e con un senso cristiano e amorevolmente delicato dell'opportunità ha organizzato la giornata degli stati vegetativi nel giorno dell'anniversario della morte di Eluana Englaro. Ha inoltre tenuto a farci conoscere la sua posizione rispetto alla famiglia ed ai modelli che funzionano.
Insomma lei, la Roccella - che dice -
solo bieco opportunismo, per fare carriera... del resto altrimenti una così un posto di sottosegretario non l'avrebbe visto nemmeno in cartolina
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