In tutta sincerità, non mi riesce di capire per quale motivo la stessa persona che ritiene incivili dei manifesti con su scritto "Via le BR dalle procure" non trovi altrettanto incivili le parole di chi ha sostenuto "l'opportunità di una commissione di inchiesta che accerti se esiste un'associazione a delinquere a fini eversivi nella magistratura": giacché a me pare che le due frasi, sia pure in modo diverso, esprimano concetti che si assomigliano molto.
Se ne deve dedurre che secondo Schifani il problema non sta nel contenuto, ma nella forma più o meno sintetica con la quale viene espresso?
Oppure, più probabilmente, che l'autore della prima affermazione risponde al nome di Lassini, mentre quello della seconda si chiama Berlusconi?
Senti...
RispondiEliminamettiamola così...
è la forma che conta.
Almeno non mi vien voglia di rimpiangere davvero i tempi delle BR.
Certo che conta la forma, ormai.
RispondiEliminaE' come quando vanno in bagno il povero e il ricco.
Il primo caga, il secondo depone petali di rosa.
;-)
Voglio fare l'avvocato d'ufficio di Schifani: a rigore, non è detto che la "associazione a delinquere a fini eversivi" evocata da Berlusconi usi gli stessi metodi sanguinari usati dalle BR. Volendo, Schifani può dire che la sua indignazione scatta solo quando i magistrati vengono definiti assassini, e non quando vengono definiti eversori e delinquenti.
RispondiEliminaIl limite è dato dall'uso della violenza.
Naturalmente ciò lascia libera un'ampia gamma di appellativi con cui Schifani, per coerenza, non si offenderà ad essere apostrofato...