In Italia le persone che si sono suicidate a causa di malattie fisiche sono state 306 nel 2008, 319 nel 2007, 341 nel 2006, 328 nel 2005, 374 nel 2004, 378 nel 2003, 322 nel 2002, 262 nel 2001, 384 nel 2000.
Siccome non pare possibile che acciacchi trascurabili come raffreddori, unghie incarnite e colpi della strega siano tali da indurre una persona a togliersi la vita -anche perché in tal caso si tratterebbe di individui con problemi psichici, i quali fanno parte di un altro conteggio-, è ragionevole ritenere che gran parte di questi suicidi -più di tremila in nove anni- sia dovuto a gravi malattie terminali, progressive o croniche senza speranza di guarigione.
Ne consegue che in Italia l'eutanasia esiste già, con il piccolo particolare che è illegale, che viene praticata in proprio con modalità disumane e che nessuno -tranne rarissime eccezioni- ne parla.
E' il solito modus operandi della massa di cialtroni ipocriti di cui è composta la classe politica di questo paese: proibire una pratica senza sforzarsi di comprenderla, fingere che non esista e strafottersene del fatto che essa venga largamente adottata al di fuori della legge.
Così i nostri amici crociati -di destra e di sinistra, non fa differenza- blaterano dalla mattina alla sera di voler difendere la vita umana, ma poi se ne sbattono allegramente di migliaia di malati disperati che decidono di farla finita da soli, nei modi più brutali, perché non ce la fanno più e la legge nega loro una via d'uscita dignitosa.
La verità è che sono dei mediocri fatti e finiti. E pure in malafede.
Scriviamola noi cittadini una legge in proposito e raccogliamo le almeno 50mila adesioni necessarie per la sua presentazione. Sensibilizziamo i cittadini in modo capillare e umano (in contrapposizione al metodo televisivo).
RispondiEliminaE dovremmo iniziare a fare così abitualmente, almeno per il tempo che ci vorrà a svuotare il Parlamento da quella massa di cialtroni (cito testualmente).
La prima legge? E' già depositata al Senato, è la cosiddetta "Parlamento Pulito".
La seconda è quella sulla riduzione del numero dei parlamentari e sullo stop totale alle pensioni vergognose che recepiscono.
Sono populistiche ma sostanziali: servono risorse (che ci sono; mal distribuite, ma ci sono) per far ripartire questo Stato.
Non c'è bisogno d'essere "grillini" per fare tutto questo. Basta avere la coscienza di essere cittadini.
I Dati citati da Metilparaben sono stimati al Ribasso perchè l'eutanasia, quella vera, non viene rilevata come "suicidio" dalla polizia di Stato, ma viene costatata come "decesso" dai medici di famiglia... quindi come per l'Aborto prima della 194 si possono solo fare stime, ma i numeri sono superiori di almeno un paio di ordini di grandezza.
RispondiEliminaNon sono d'accordo nel considerare i suicidi per malattie fisiche come atti di eutanasia, sarebbe utile conoscere cosa intende con precisione l'Istat. Concordo invece nel dire che l'eutanasia è stata ed è attualmente praticata in Italia, anche dalle persone più "insospettabili": http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/13/Don_Verze_staccai_spina_per_co_9_061013126.shtml
RispondiEliminacerto che sei superficiale forte: in Iran i gay non esistono (http://news.bbc.co.uk/2/hi/7010962.stm).
RispondiEliminaQuindi in Italia non esiste l'eutanasia.
Spero adesso ti sia un po' più chiaro.
Non ci sono solo i suicidi, esistono le migliaia di casi in cui a casa, in ospedale, nelle case di riposo con l'accordo dei famigliari e dei curanti (ma raramente dei pazienti che, a quel punto, raramente sono lucidi) si decide di "staccare la spina"...
RispondiEliminaCerto, non è eutanasia, si tratta solo di evitare l'accanimento terapeutico ma in certi casi la distinzione è molto sottile e quello che impressiona è la totale assenza di qualsiasi rispetto per le volontà vere o presunte della persona che viene "lasciata morire".
E' anche (e forse soprattutto) per questo che sarebbe necessaria una buona legge e non la buffonata in discussione
"e quello che impressiona è la totale assenza di qualsiasi rispetto per le volontà vere o presunte della persona che viene "lasciata morire".
RispondiEliminaE' anche (e forse soprattutto) per questo che sarebbe necessaria una buona legge e non la buffonata in discussione"
Quoto in pieno. Ho provato a dire qualcosa del genere in un post precedente ma evidentemente mi sono spiegato male perché mi sono saltati alla gola.
Favorevole per una BUONA legge sul testamento biologico con relativa discussione e non cose raffazzonate alla "membro di segugio".
RispondiEliminaPerò vi voglio provocare.
Partendo da quelle stesse tabelle che Metilparaben ha citato sui moventi di suicidio,
che differenza c'è - a livello teorico - fra
MALATTIA FISICA
e
MALATTIA PSICHICA, MOTIVI AFFETTIVI, MOTIVI D'ONORE,e MOTIVI ECONOMICI?
Se qualcuno decide di "farla finita" lo fa per motivi seri e gravi (a suo dire). E' in una condizione tale da non poter proseguire. Perchè lottate per l'eutanasia solo per il movente "malattia fisica"? Non è considerare gli altri suicidi (a cui va tutta la pieta umana) meno "degni" di poter accedere all'eutanasia (e quindi a un suicidio assistito che sia meno brutale di gas o armi o tagli o buttarsi giù da un ponte)?? Perché si fa questa discriminazione?
siamo in Italia, il paese del "basta che non si sappia"
RispondiEliminatempo parlai con un paio di berlusconiani non cattolici contrari all'eutanasia. La loro argomentazione era "se uno non vuole più soffrire è sufficente che si suicidi; perché ci sarebbe bisogno di perdere tempo con una legge apposta per loro quando il parlamento ha cose più importanti da fare?". E preferisco sorvolare sul loro concetto molto personale di legge ad personas
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