La norma che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista è stata definita dagli stessi costituenti "transitoria": il che equivale a dire, se l'italiano non è un'opinione, che prima o poi dovrà arrivare il momento in cui essa verrà abrogata.
L'altro giorno ho scritto, attirandomi non poche critiche, che secondo me ciascuno è libero di ritenere che quel momento sia arrivato, e quindi di proporre democraticamente che la norma transitoria venga cancellata: non senza aggiungere -circostanza che è stata ignorata da molti commentatori, probabilmente appartenenti a quella tipologia di individui che leggono solo le prime tre righe di un post anche se uno ne ha scritte altre trenta- che in questo momento mi batterei con tutte le forze per fare in modo che quella proposta fosse democraticamente respinta.
Ebbene, l'assessore regionale del Veneto Elena Donazzan mi dà modo di ribadire il concetto: proponetelo pure, di abrogare la norma transitoria, perché io sarò sempre pronto a difendere il vostro diritto di farlo; ma poi, finché continuerete a blaterare che "a quel tempo non c'era una parte giusta e una sbagliata", contatemi tra quelli disposti a buttarsi nel fuoco per evitare che quella legge venga eliminata.
A quel tempo, con ogni evidenza, c'era un'odiosa dittatura da una parte, e dall'altra chi versava il suo sangue per abbatterla: siete liberi di dire il contrario, naturalmente, ma finché avrò fiato mi troverete qua, a ripetervi ancora una volta che state cercando di sostenere l'insostenibile.
Tutti uguali un cazzo, insomma, nonostante i vostri patetici tentativi di arrampicarvi sugli specchi: e badate, non ve lo dico cercando sommariamente di mettervi a tacere, ma lasciandovi parlare per confutare razionalmente le vostre grottesche esternazioni.
E' per questo, non dimenticatelo, che sono diverso da voi.
Anche se tutti... NOI NO!!
RispondiEliminaDomani NOI non sfileremo per le strade e le piazze sventolando luridi stracci rossi, NOI non andremo ad ascoltare qualche vecchio rincoglionito narrare commosso le sue "eroiche" gesta partigiane, NOI non parteciperemo a nessun seminario sulla "resistenza" e sui suoi falsi valori.
Non lo faremo perche' oggi come ieri e come per i mille anni a venire IL FASCISMO SIGNIFICA PER NOI ONORE E FEDELTA'!
NOI non siamo dei vigliacchi traditori che hanno svenduto gli ideali di Patria e Bandiera per una schiavitu' mascherata da liberta'!
Durante il Ventennio l'Italia era una Nazione a cui il mondo guardava con ammirazione e rispetto, caratterizzata da opere artistiche e architettoniche di altissimo livello, tecnologie per l'epoca eccezionali. Lo Stato era efficiente e l'economia
fiorente. Soprattutto, il Popolo italiano aveva dei saldi valori, orgoglio e amor Patrio.
E adesso? Guarda, partigiano infame, dove ci ha condotti quel tuo vile atto di tradimento che ami tanto chiamare "resistenza".
Un'Italia allo sbando, in balia di gentaglia senza fede e senza valori, in balia del libero dilagare delle piu' ripugnanti depravazioni, omosessualita', pedofilia, droga, ateismo, islam, promiscuita' sessuale. Un'Italia preda di potenze economiche straniere e terra di conquista per africani e altre razze bastarde.
Ma il giorno della riscossa e' vicino! Negli arditi cuori di noi CAMICIE NERE la Rivoluzione Fascista e' ancora viva! La nostra storia non si e' fermata a Piazzale Loreto, i nostri ideali non si sono spenti con le carneficine partigiane, la nostra voce non si e' zittita con le leggi liberticide. Non e' lontano il giorno in cui ci vedrete nuovamente marciare su Roma e sul Mondo per restituire all'Italia onore e grandezza!
IL FUTURO E' FASCISTA!
CAMERATI! A NOI!
@Zio Benito: fai tristezza.
RispondiEliminaSembrano i deliri di un pazzo. E per giunta ignorante.
RispondiEliminaFilo
Molto bello questo articolo. Condivido pienamente! Grazie!
RispondiElimina"Non e' lontano il giorno in cui ci vedrete nuovamente marciare su Roma e sul Mondo per restituire all'Italia onore e grandezza!"
RispondiEliminaPiù che marciare...marcire...
Più che onore ...orrore...
Zio Benito, lascia l'Italia ai nipotini va' che è meglio!
fa davvero tristezza...vorrei vederlo vivere sotto una dittatura. prova a leggere un po' di storia,caro "zio" o magari un bel romanzo (vedi "1984") non troppo lontanto dalla realtà.
RispondiEliminabuon 25 aprile. resistenza sempre contro ogni forma di dittatura!
il benessere all'epoca del fascismo era una mera illusione... la strategia era quella del rospo: ci si gonfia per ostentare potenza, ricchezza, e tutte le altre menate...
RispondiEliminaMa in realtà eravamo dei rospiciattoli innocui...le innumerevoli disfatte e l'arcinota insufficienza dei mezzi militari italiani ne son stati la prova.
Io, mi ripeto, sono anche disposto ad abrogare la legge. Tra l'altro, perché privarci della possibilità di farci qualche grassa risata su deliri e farneticamenti come quelli del primo commento?
RispondiEliminaE perché fornire a questa feccia il pretesto per inserire la parola "liberticida" nei loro liquami verbali?
L'importante sarebbe che gentaglia simile non occupasse incarichi istituzionali e non venisse eletta dal popolo, cosa da cui la norma transitoria della Costituzione purtroppo non ci protegge. Per cui può capitare che la mia regione abbia un assessore secondo cui tirannide e democrazia si equivalgono...
Beh, l'opinione di Zio Benito è legittima, e fonda su dati oggettivi.
RispondiEliminaE' vero che l'Italia del Ventennio era guardata con ammirazione, Churchill sostenne che Mussolini era il più grande legislatore vivente mentre il leader dei socialisti americani diceva "l'origine dei mali dell'America sta nella mancanza di un vero leader e da molte parti si è udito il grido per un Mussolini americano".
E' anche vero che in 150 anni di storia forse l'unico che ha governato davvero e che ha dato un peso all'Italia (facendocelo poi perdere tutto e con gli interessi) sia stato Mussolini.
Detto ciò.
Io preferiso la libertà al patriottismo. Preferisco il libero pensiero al deviato concetto di onore del fascismo (era "onore" aggredire in 10 una persona sola e dargli dell'olio di ricino per quei conigli). Preferisco vivere in un paese dove un uomo può girare liberamente mano nella mano con un altro uomo ad uno in cui nonappena ti scosti un attimo dai dettami dello Stato volano bastonate (anche se a me può dar fastidio, ma è un problema MIO non LORO) e via dicendo.
Io preferisco un paese così, Zio Benito ne preferisce un altro, ed è legittimo per come la vedo io che lo preferisca.
Se poi cercherà di mettere in pratica le sue idee allora ci vedremo tra le barricate.
ah, tra l'altro anchio d'accordissimo, che gli sia data la possibilità di chiamarsi fascisti e vestirsi di nero, che siano ben riconoscibili e visibili. voglio proprio vedere che combinano senza i loro amichetti nazisti.
RispondiEliminaYeah, sei troppo un fico.
RispondiElimina@stefano: ho eliminato il tuo primo commento perché gli insulti non hanno spazio su questo blog, e rivolgerli ai fascisti non fa differenza.
RispondiElimina@livio: le incitazioni alla violenza, per favore, valle a fare da qualche altra parte. Libero di dire che sei fascista, come ha fatto Zio Benito, ma non di fare l'apologia del pestaggio. Non qua.
Mi sembra che l'apologia del fascismo sia ancora un reato, o no? Anche ospitarla, temo.
RispondiEliminaE' vero, il senso della patria e il senso dello stato oramai non esistono quasi più. Ogni sorta di depravazione ci assedia: corruzione, promiscuità sessuale, menzogna, disprezzo e devastazione del territorio e delle nostre bellezze artistiche e architettoniche. Il vilipendio della costituzione e della giustizia corona il tutto. Ma devo ricordarti CHI in questo momento è autore di tutto questo? C'è un vecchio malato di sesso che si circonda di minorenni e giovani avvenenti per soddisfare le proprie velleità sessuali. Il territorio viene dal governo svenduto per costruire "grandi opere" monumentali quanto costose, affidate a imprese di dubbia reputazione. Parchi e siti archeologici vanno a remengo. Le energie alternative vengono boicottate. Dulcis in fundo... chi svilisce la costituzione? Sempre lui. E chi ripudia l'Italia come patria? Un partito, la Lega, che VOI scegliendolo come alleato avete contribuito a far diventare ormai la prima forza politica in molte zone d'Italia. E te la prendi ancora con i partigiani e con chi vuole ricordare le loro azioni eroiche IN DIFESA della patria CONTRO la dittatura? Riflettici... se puoi.
RispondiEliminaA parte l'enorme imbarazzo che io stesso provo per il tizio che ha lanciato un malinconico recupero del pleonastico e quantomai morto, a ragion veduta, fascismo, si tratta insomma di perniciosità, di puntualizzazioni a sfondo, a quanto pare, personale. Fascista, l'espressione di per sè fa sorridere. Sono schietto, non mi fermerei più di tanto su questi fatti, diverso è ignorarli a priori, sia chiaro. Penso ad una cosa ovvero che la classe politica odierna ci ha condotti a queste parentesi clownesche quindi è l'ora di svecchiare, di andare avanti, di evitare massacranti masturbazioni su facezie. Non capisco perchè si stia parlando di fascismo, e mi scappa da ridere davvero, dovremmo stare ad urlare nelle piazze fino alla rottura della mascella. Quando incominceremo ad arrabbiarci, a non essere passivi e a non menarcela tanto? Soffriamo di vittimismo acuto, noi.
RispondiEliminaZio Benito....puoi parlare perchè abbiamo vinto noi....altrimenti con Hitler o Stalin avresti seppellito il tuo orgoglio ideale in qualche campo di concentramento. La libertà è un valore assoluto anche per chi non ci crede.
RispondiEliminaMi pare che il concetto di insulto qui sia un po' confuso. Invitavo solo il fascista a riflettere sulla sua bizzarra nozione di patriottismo e onore eccetera in merito alle grandi gesta dei suoi eroi camerati morti (o in gran parte rinati) con in bocca lo sperma dei nazisti (questo lo posso dire? spero di sì). Comunque sai sono d'accordo gli insulti sono inutili perché oltre una certa linea, contro chi mette in discussione i presupposti stessi del dialogo con la violenza, non si devono usare gli insulti ma reagire per davvero.
RispondiEliminaDurante il fascismo mio nonno - cui non difettavano onore, amor patrio e saldi valori - andava e veniva dal carcere, solo perché era comunista e aveva rifiutato di abiurare e vestire la camicia nera. Non vedo cosa ci sia da essere orgogliosi, di uno Stato in cui si va dentro per reati di opinione.
RispondiEliminaIl rispetto altrui, poi, non mi è mai parso un gran parametro: Gheddafi era rispettatissimo, per dire, e i suoi bunker invidiabilissime realizzazioni architettoniche.
Infine, zio Benito, ti dev'essere sfuggito che questa neodestra spregiudicata dà dei parrucconi moralisti proprio a noi comunisti, perché ci scandalizziamo per il totale vuoto di valori del suo leader.
Quant'è ironica, la Storia.
mi permetto di ricordare a tutti i nostalgici smemorati che Mussolini era ateo; cfr. ad esempio la conferenza "L'uomo e la divinità - Dio non esiste" tenutasi a Losanna il 26 marzo 1904.
RispondiEliminaVedi Zio Benito, il vile tradimento del partigiano infame ci avrà anche condotto in un Paese in cui sono tollerate depravazioni come l'omosessualità e l'ateismo, ma ci ha anche lasciato un paese in cui tu non sei ancora in una stanzetta di un commissariato, con un casso in testa e della sbirraglia che ti pesta. Perché sai, quello che tu hai appena compiuto, essendo considerato come reato dal codice penale italiano, cosa fra l'altro abbastanza odiosa, per un reato d'opinione, nella remotissima ipotesi che venga perseguito ti garantirà comunque un equo processo. Pensaci, e pensa cosa sarebbe successo se a vincere foste stati voi.
RispondiEliminail fascio è tutto
RispondiEliminalo stato è tutto
il B.N.G. è tutto
nb: B.N.G. = bombardamento nucleare globale
E' sempre bello leggere le dichiarazioni della Donazzan che ho avuto l'onere di intervistare più volte quando lavoravo a Bassano. Una delle migliori interviste verteva sul rilancio dei bigoli e devo dire che era molto competente. Ma da lei ho imparato anche tante cose che non sapevo, proprio in quel viale dove ogni albero ha un fiore in memoria, suppongo, di uno schiantato per la Resistenza.
RispondiEliminaQuando ho saputo che è stata fatta assessore alla cultura ho avuto attacchi di ridarola misti a lacrime. Però ha sempre delle belle scarpe col tacco che le racchiudono armonicamente il cervello
Sostanzialmente sposo il commento di Francesco: lucido, sensato, "veramente" libero, e liberale.
RispondiEliminaIo non trovo grosse differenze fra zio Benito e chi, ancora oggi, si definisce "comunista".
Se non ci fosse stato il primo avremmo subìto, quasi sicuramente, la dittatura dei secondi. Con esiti ancora più tragici, forse.
Ciao Alessandro.
@ Zio Benito. Le leggi razziali rientrano nella categoria di quelle cose che fanno parte dell'onore?
RispondiEliminaio insisto nel dire che sbagli nella tua definizione di "democrazia" e la confondi con libertà. la democrazia è una forma di governo, e come tale ha delle regole. prescinderne vuol dire parlare, semplicemente, di una cosa che non è democrazia (per carità, può essere anche meglio, o peggio - solo, non è la democrazia liberale moderna).
RispondiEliminaclaudio
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAvete proprio rotto il cazzo con 'sti fascismo e comunismo, ma quando sparite?! :-(
RispondiEliminaPer Drakkar: nessuno ti obbliga a leggere questo spazio, forse è giusto sia tu a "sparire" (nel senso di evitare di leggere per non "farti venire il fegato amaro" ed esser costretto ad esternare come più su hai fatto) da qui, non trovi?
RispondiEliminaConcordo anch'io con chi dice che l'unico sistema valido sia quello di "smontare" punto per punto le varie teorie, ma mai vietare la libertà d'espressione.
Spero che il fiato non ti manchi mai allora
RispondiEliminaFinché ci saranno in giro nipotini di Salò pronti a minimizzare o addirittura a paventare volontà revisioniste, é bene che quella norma transitoria rimanga scolpita nella Costituzione. Che è talmente liberticida da consentire che nella scuola pubblica, noto covo di insegnanti marxisti e rivoluzionari, succedano cose come queste http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/04/24/news/lezione-di-storia-in-una-scuola-del-vicentino-il-prof-fa-cantare-faccetta-nera-4011939
RispondiEliminaEcco un elenco, assolutamente parziale e incompleto, di motivi per rispettare, se non ammirare, il FASCISMO:
RispondiEliminaLe grandi bonifiche in tutta Italia
Rete stradale ferroviaria autostradale
Opere idriche a difesa del territorio
Opere idroelettriche
Bonifica integrale
Battaglia del grano
Lotta contro la malaria
Lotta contro le mosche
Lotta contro la tubercolosi
Opera Nazionale Maternita` e Infanzia = ONMI
Previdenza Sociale
Istituto Ricostruzione Industriale = IRI
Quaranta ore settimanali
Colonie marine, montane e solari
Refezione scolastica
Obbligo scolastico fino ai 14 anni
Case popolari
Attacco al latifondo siciliano
Sistema bancario
Raid aerei (Ferrarin, Del Prete, De Bernardi, De Pinedo)
Spedizioni Polo Nord (Norge, Nobile)
Grandi crociere aeree
Sviluppo sportivo-agonistico
Affermazioni calcistiche, aeree, automobilistiche
Sviluppo impianti sportivi ovunque
Autodromi di Monza, Mugello, ecc.
Corfu`
Riconquista della Libia
Conquista dell'Etiopia
Guerra di Spagna
Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico
MVSN
Istruzione paramilitare e post-militare
IMI istituto mobiliare italiano
Littoriali della cultura e dellarte
Ludi Juveniles
Carri di Tespi
Opera Nazionale Dopolavoro
Treni popolari
Maggio Musicale Fiorentino
Opera Nazionale Balilla
Campi di educazione ginnico sportiva
Scuole professionali
Schede biotipologiche
Accademia dItalia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.)
Patti Lateranensi
Crocefisso nelle aule scolastiche e giudiziarie
Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso lURSS
Conferenza di Losanna
Conferenza di Locarno
Conferenza di Stresa
Patto a quattro
Patto anti-Comintern
Rapporti e visite di quasi tutti i capi di stato e di governo
Codice Rocco
Pareggio di bilancio gia` dal 1924
Magistratura del Lavoro
Carta del Lavoro
Riforma Gentile
Carta della Scuola
Corporazioni
Lavori Pubblici e ricerche archeologiche
Assistenza e Previdenza Sociale
Lotta alla mafia
Messa al bando della Massoneria
Festa degli alberi
INA, istituto nazionale delle assicurazioni
La "Lotta contro le Mosche" è bellissimo.
RispondiEliminaInfatti si sono estinte, no???
anche con la "Lotta alla Mafia" vi ha detto male...per nonparlare delle colonie...le avete più"spezzate le reni alla Grecia"????
Con la Festa degli Alberi e i Campi Ginnico sportivi poi, raggiungiamo l'apice......del ridicolo...
Ecco la potenza di questi post, fanno fruttare il niente, continuate a borbottare di passato. Annichilente come si tiene a definire quel movimento o questo appartenente ad un passato da custodire e basta, e non si riesce a mandare fuori dalle balle un vecchio ''liberale'', dice lui, con disturbo della sfera sessuale.
RispondiEliminaZio benito vi fa felici, vi piace parlare del niente.
io sono dell'opinione che la norma transitoria sarebbe dovuta diventare permanente, ma da mò
RispondiEliminacomunque i tentativi di togliere questo tipo di norme non prescindono mai da quelli di far passare per "tutti uguali", sono collegate...
RispondiEliminaComunque quella contro la ricostituzione del disciolto partito fascista fa parte delle disposizioni transitorie e FINALI, in quella sezione ci sono sia misure transitorie sia norme "poste alla fine della Costituzione, conclusive e definitive"
RispondiElimina@Zio Benito:
RispondiEliminama non dire cazzate. Nel ventennio eravamo una nazione di poveri stronzi che andavano ad invadere stati che erano lì a farsi i cazzi loro, ad ammazzare la gente per fare quelli che ce l'hanno grosso e duro. Essere rispettati non si guadagna spargendo sangue innocente ma comportandosi con dignità e onestà.
E 'borbottare del passato', come dice il discepolo, per me è FONDAMENTALE. Se tutti ricordassero la storia, anzichè considerare morti e sepolti eventi cui partecipò gente che è ancora viva, il mondo andrebbe meglio.
RispondiEliminaMa sì, andiamo tutti a guardare il grande fratello invece, quella sì che è importante attualità.
@zio benito Nel lungo elenco si è dimenticato l'omicidio per chi non la pensava come voi; il sistema di linciaggio fisico-psichico per chi non era fascista; la mancanza della libertà; che lavorava solo chi aveva la tessera; il fatto di essere stati corresponsabili di infoltire e far uccidere milioni di persone nei campi di concentramento...per il resto concordo! Caro ziobenito...è meglio "la peggior democrazia alla migliore dittatura!"
RispondiEliminaZio Benito cosa ti sei fumato prima di scrivere?
RispondiEliminaPersonalmente ritengo che la norma debba ancora rimanere, in quanto le conseguenze del fascismo ancora le stiamo pagando sebbene sia passato quasi un secolo da quando il regime si instaurò. Per quanto riguarda l'uguaglianza condivido in pieno, da una parte c'era chi combatteva per la libertà appoggiando gente che all'arrivo distribuiva cibo e cioccolata, dall'altra c'era gente che per mostrarsi fedeli all'aguzzino si dimostravano più feroci dell'aguzzino stesso (vedi la banda Koch a Roma che fu fermata dal capo della Gestapo Kappler - quello delle fosse ardeatine per intenderci). @ziobenito,il fascismo è onore e fedeltà a parole, in realtà era corruzione dilagante (non per niente una buona parte dei gerarchi, prima del fascismo era ricercata per brigantaggio) e ferocia. Quanto alla fedeltà basta pensare a tutti quelli che a Milano buttata la spilletta col fascio littorio sono corsi a prendere a calci il cadavere di Mussolini. Un consiglio prima di dire certe cose leggiti qualche libro di storia ( ce ne sono di ottimi scritti da autori stranieri così non avrai il dubbio della faziosità)
RispondiElimina@Zio Benito
RispondiEliminaCredo che il problema di molti come te sia che non abbiate avuto una guida da piccoli. Probabilmente un padre o dei genitori assenti sono la causa della vostra ricerca di un modello da seguire, di qualcosa che incarni una sicurezza, anche se fittizia.
Purtroppo (anzi meno male) la vita non è così lineare da poter essere "aggiustata" con un modello preconfezionato per tutti.
In più, ammettiamo per un attimo che alcune delle iniziative del fascismo siano state buone; non dà un senso di tristezza pensare che esse siano il frutto dell'imposizione più che di una libera scelta dei cittadini?
Tu puoi affermare che una parte fosse nel giusto e l'altra nel torto, ma se per le stesse ragioni per le quali tu ritieni che quella parte fosse nel giusto tu impedisci all'altra parte di dissentire, ecco tu passi dalla parte del torto. Ne ho scritto nel mio blog.
RispondiEliminaMi pare di capire che la frase incriminata sia: "Dobbiamo capire che a quel tempo non c'era una parte giusta e una sbagliata per la quale combattere".
Se ti scandalizza, dato che la Donazzan è del "nord-est", dimmi: fra i soldati della RSI e i partigiani di Tito (quelli delle foibe, etc.), chi stava dalla parte del giusto?
ormai questa tecnica è un must, "sei un ladro" - "lo sono anche gli altri", "corrotto - lo fanno tutti", "pedofilo - belli gli altri che vanno a trans", "rete 4 è di abusiva - perché rai 3 ?" ... e così via. Speriamo solo che le nuove generazioni non siano così cretine da farsi fregare...
RispondiEliminaconcordo con Luca92, è una disposizione "finale", non transitoria, e comunque il fascismo è incompatibile con tutto il sistema di valori della costituzione. Avrebbe un senso permettere l'esistenza un partito esplicitamente fascista che tanto non potrebbe mai mettere in pratica il suo programma senza demolire la repubblica ANCHE se vincesse le elezioni? Abbiamo una costituzione, la divisione dei poteri, i diritti civili e tutto il resto proprio per evitare "one man, one vote, once"
RispondiEliminaLe leggi razziali e la violenza vanificano ogni opera positiva immaginaria o reale che sia.
RispondiEliminaDetto questo e rispettando moltissimo la posizione di Metil ritengo che in democrazia si debbano poter esprimere tutte le opinioni ad eccezioni di quelle antidemocratiche. No non è contraddittorio non si può usare una libertà democratica per distruggere la democrazia. Capisco che questo tipo di idea porge il fianco a chi pensa di poter decidere quali idee sono giuste e quali no. Però esiste anche il buon senso e alla fine è da quello che si parte per decidere cos'è sbagliato e cosa è giusto e di conseguenza creare una legislazione, nessuno ce la impone dall'altro quindi dobbiamo contare sulla nostra capacità di discernimento.
Le idee antidemocratiche sono semplicemente idee, non fanno male a nessuno, in sé. Se vengono tradotte in azioni, ci sono altre leggi a proibire tali gesti.
RispondiEliminaÈ piuttosto paternalistico pensare che la democrazia vada difesa impedendo ope legis ai cittadini (evidentemente considerati carenti di "capacità di discernimento") di ascoltare le voci contrarie.
Per inciso, proibire la diffusione di idee antidemocratiche è qualcosa che andrebbe ben oltre il divieto di ricostituzione del partito fascista.