06 giugno 2011

Un motivo semplice per abrogare il quorum

A me, sinceramente, fa già un effetto abbastanza deprimente il fatto che un numero crescente di persone vivano nel nostro stesso paese ma non si prendano la briga di informarsi sulle questioni che lo riguardano, né si degnino di alzare il culo dalla sedia per andare, neanche troppo spesso, ad esprimere il loro punto di vista su alcune di quelle questioni.
Nel caso del referendum, poi, la circostanza assume contorni paradossali, giacché questi ignoranti -nel senso che ignorano allegramente ciò che li circonda e si comportano come se non li riguardasse- finiscono per diventare addirittura più importanti degli altri, impedendo che le loro opinioni -quali che esse siano- possano trasformarsi in decisioni.
La chiave di volta di questo paradosso, com'è noto, risponde al nome di "quorum", ed è per questa semplice ragione -per evitare che a decidere per tutti siano proprio quelli che non hanno la minima cognizione per farlo- che a mio modesto modo di vedere andrebbe abrogato.
Voi mi direte: e quelli che non vanno a votare per una precisa scelta politica? Quelli che disertano le urne non perché se ne fregano del posto in cui vivono, ma al contrario perché con quel gesto intendono comunicare all'universo mondo chissà quale preciso messaggio?
Trovino un altro modo. Prendano la scheda e la annullino, o magari la infilino nella scatola senza averci scritto nulla: oppure, se decidono di non recarsi ai seggi, si rassegnino alla prospettiva di non entrare nel computo generale, e se proprio hanno qualcosa di illuminante da dire aprano un blog e ci scrivano dentro le loro considerazioni.
Altrimenti va a finire così: che per non sottrarre un raffinato mezzo espressivo ai sofisticati esteti dell'assenza, i referendum dai quali dipendono le sorti del paese vengono decisi da quelli che un referendum non sanno neppure cosa sia.
Onestamente, mi pare un po' troppo.

31 commenti:

  1. Hai ragione, il quorum è solo una presa in giro che serviva a dare una parvenza di democrazia a quella costituzione scritta dopo la guerra

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  2. Più che abrogarlo, calcolarlo diversamente, in percentuale dei sì sul numero degli elettori totali (ad esempio, la consultazione è valida se i sì sono più dei no e rappresentano un quinto [un quarto, un terzo] del totale degli elettori).

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  3. Vecchia ma buona:

    http://www.oscaruzzo.net/wp-content/uploads/2011/06/IoNonVoto.png

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  4. Il quorum era importante proprio per far si che i referendum si facessero su argomenti che stavano a cuore di una grossa fetta della popolazione, che proprio per questo si informavano ed andavano a votare. Invece il problema è diventato un altro... e cioè che il non voto è diventata un'arma di vittoria del no pressoché infallibile quando questo no stia a cuore ad una parte, e questo si è inaccettabile.
    La costituzione ha dato altri modi per legiferare e sarebbe giusto usare quelli (magari avendo cura di mandarci un'adeguata classe politica a legiferare).

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  5. sono d'accordo sull'abolizione del quorum. non trovo però corretto sottoporre alla popolazione questioni difficili e controverse come quelle in esame, le cui ricadute non sono facilmente prevedibili e su cui non si trovano d'accordo nemmeno gli esperti, quando ci sono un certo numero di persone da noi elette e profumatamente pagate per prendere decisioni. posto che chi andrà a votare si sia realmente preso la briga di informarsi, e non lo stia facendo solo per andare dietro a uno slogan o a un'ideologia che non corrisponde alla realtà, posto anche che la persona informata abbia spirito critico e non si faccia plagiare da quotidiani e capi di partito, per non parlare di cantanti, comici e scrittori che da un pò di tempo a questa parte sono tutti esperti di radiazioni, energia e acqua, posta anche che questa persona abbia deciso cosa votare RAGIONANDO con la propria testa, siamo davvero sicuri che abbia le competenze per capire davvero a fondo di cosa si sta parlando? siamo davvero sicuri che chi va a votare sia la parte della popolazione che si è informata?
    una cosa è certa, votare - anche per i referendum - è un dovere oltre che un diritto. ma molto spesso non avere un opinione può essere più onesto che riempirsi la bocca di slogan di cui non si capisce il significato o addirittura che non sono attinenti a ciò che chiede davvero il quesito referendario.

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  6. La nostra costituzione non ha una parvenza di democrazia solo perchè c'è il quorum, ora non diciamo fesserie.
    La nostra costituzione nel suo intero essere rende il nostro paese inattaccabile ad ogni tentativo di presa di potere di un singolo, e lo stiamo vedendo.. Il punto reale è che la gente che non vuole votare perchè è ignorante/stupida, sommata alla percentuale della gente che non vota per protesta ma che un'idea ce l'ha, fa fallire un referendum fondamentale quando in realtà senza un "quorum" chi rinuncia ad esprimersi semplicemente lascia decidere a chi vuole farlo, e chi ha un'opinione la esprime e decide.

    Dall'altro lato, però, il quorum serve proprio a farci meritare ciò che ci meritiamo: se siamo una massa di imbecilli che non vota, ci toccano le leggi di merda che nessuno di noi vuole abrogare, altrimenti sarebbe andato a votare.
    In un modo o nell'altro, è democratico. Solo che avere il "quorum" è una scelta democratica che si fonda sulla responsabilità dei cittadini, decidere di abolire il quorum vorrebbe dire prendere atto della loro stupidità.
    Nello specifico, però, una azione referendaria approvata senza quorum, e quindi in minoranza, potrebbe non fare il bene della maggioranza e quindi essere antidemocratica.

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  7. Profondamente d'accordo. Ne ho scritto a proposito anche sul mio blog: http://albyok.altervista.org/pensoscrivo/archives/1955 .
    È veramente frustrante questa legittimazione degli ignavi e il vantaggio di chi si astiene (volontariamente) è così palese, da essere vergognoso.

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  8. mi trovo spessissimo d'accordo con questo blog, che ritengo ottimo e scritto bene. ma questa mi pare una stupidaggine estrema, dettata dall'attuale momento di "religione referendaria". o si è democratici sempre (e io manco lo sono, a dire il vero) oppure mai, non vale esserlo a fasi alterne, troppo comodo. non capisco cosa ci sia di democratico nel fatto che, ad esempio, 20 persone prendano decisioni per un paese intero, a meno che non si pensi con nostalgia ai tempi in cui si poteva votare solo se uomini e ricchi. anzi, io sarei per mettere il quorum anche nelle elezioni politiche: se non si raggiunge la maggioranza, il voto, in generale, è da considerarsi nullo.

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  9. CosmicMummy ha ragione: se le persone che ci governano fossero competenti non sarebbe necessario nemmeno fare i referendum (anche se a me piacciono). Il problema è che quasi sempre chi comanda ne sa meno di molti altri, e il guaio è che non c'è quorum che tenga alle elezioni politiche: se i candidati sono tutti incompetenti, un incompetente al governo te lo ritrovi comunque.

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  10. Io credo che il quorum sia uno strumento sensato. Che serve a misurare l'interesse della gente sulle questione poste. Ed anche l'astensione è del tutto legittima in quanto è una forma di protesta nei confronti di quesiti che uno reputa non sia giusto porre. Il problema credo sia un altro. Il problema è che cosi' come è pensato il quorum, in realtà, accanto agli astensionisti consapevoli, uno ci aggiunge un 30% che non vota mai e gente che magari preferisce andare al mare. Io credo che una soluzione molto semplice sia quello di un'astensione attiva. Basterebbe dare la possibilità di andare al seggio, firmare e non votare (non scheda bianca, non votare proprio). Ed a quel punto conteggiare il quorum solo sulle persone che hanno firmato e quindi sono andate fisicamente al seggio. Anche l'astensione deve essere un gesto consapevole. E trovo molto disonesto chi, dopo un referendum, interpreta i risultati dell'affluenza (generalmente sotto il 50%) come un rifiuto da parte degli elettori dei quesiti proposti, quando in realtà questo è vero solo per un 15-20% delle persone che non sono andate a votare.

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  11. o almeno andrebbe calcolato come il 50% + 1 degli elettori delle ultime politiche.

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  12. Forse l'italia ancora non è pronta per l'abrogazione del quorum, si rischierebbe una valanga di consultazioni giusto per strumentalizzare politicamente qualsiasi cosa e ottenerne un vantaggio mediatico. In svizzera hanno un quorum bassissimo, e in alcuni casi particolari non ce l'hanno proprio, ma loro sono la svizzera.

    Io riterrei degno un quorum sul 25-30%, ne troppo alto (per favorire la massa ignorante e astensionista) ne troppo basso (per evitare strumentalizzazioni).

    25% sarebbe l'ideale, parliamo pur sempre di QUINDICI milioni di persone...

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  13. In tempi pre-facebook, con un solo canale televisivo, di stato, sono state raccolte firme e passati referendum, tipo quello sul divorzio, perchè era OGGETTIVAMENTE interesse di una grandissima e trasversale fetta di popolazione, che molti pezzi grossi della DC non vollero capire.
    Se di questi tempi, in cui chiunque abbia un profilo facebook, viene sotterrato dallo spam referendario (io su 800 contatti ne avrò almeno 100 che spammano tutto il giorno propaganda referendaria), se non si raggiunge il quorum, è perchè la MAGGIORANZA è CONTRO i referendum, per non parlare della malafede con cui vengono proposti.
    FATEVENE UNA RAGIONE!!!

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  14. Purtroppo la "democrazia" è solo una parola vuota se non è accompagnata dalla volontà dello Stato di promuovere l'istruzione, la conoscenza e la cultura tra la cittadinanza.

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  15. Ho affrontato questo argomento di recente su FareProgresso, perchè c'è un altro problema da considerare.. http://fareprogresso.blogspot.com/2011/05/quorum-o-non-quorum.html

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  16. Io non abrogherei il quorum. Io studierei in base al numero di votanti, come Tooby, una soglia di sì oltre la quale il referendum è comunque approvato, raggiunto o meno il quorum.

    Per esempio: in Italia hanno diritto al voto 47 milioni di persone. Quorum 23.500.001. Se i sì sono in numero superiore ai 15 milioni (e sono la maggioranza, ovviamente) il referendum è approvato, anche se non si raggiunge il quorum.

    Son numero un po' a caso, ne, ma l'idea è quella.

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  17. Non ho saputo rispondere con certezza ad una domanda ... le scehde bianche o nulle, contano per il quorum?
    Fonti?

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  18. Cosmic quanto condivido ciò che tu scrivi! Io trovo ingiusto che venga fatto un referendum su questioni così complesse.. e che si fa politica sulla demagogia ed i sentimenti.. letteralmente sulla nostra pelle!

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  19. anch'io quoto cosmic. Votero' sull'acqua senza cognizione di causa, sul nucleare contro le mie stesse convinzioni perche alla fine questo paese di individualisti non mi pare pronto ad accogliere centrali, sul legittimo impedimento non in base alla legge in se, ma in base ai guai giudiziari di un pugno di persone. Votero in base al nulla, ne sono consapevole.

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  20. non diciamo stupidaggini. se non ci fosse il quorum, o fosse molto basso, le mafie farebbero subito un referendum per abolire le leggi antimafia, costringendo la gente a votare come vogliono loro, come fanno di solito.

    Il referendum abrogativo ha l'intento di cancellare una legge scritta dai rappresentati del popolo democraticamente eletti, quindi è giusto che per abrogare una legge ci debba essere un numero di si maggiore dei voti del partito di maggioranza, altrimenti arriveremmo all'assurdo che vince le elezioni tizio con il 60% dei consensi, e tutte le leggi che fa tizio vengono cancellate dai referendum indetti dal restante 40% che ha perso.

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  21. A parte il tono e l'esempio provocatorio, mi sembra che l'obiezione di Marcello A abbia qualche fondamento. Credo si possa identificare un quorum sulla base non tanto dei votanti in generale, quanto sul numero effettivo di persone che nell'ultima tornata elettorale nazionale (alle politiche) sono andate ad esprimere il proprio diritto dovere di voto; ed esprimendo il voto sono andate a dare un segno di partecipazione alla vita democratica del paese, dimostrando interesse per il futuro dello Stato, foss'anche attraverso scheda bianca o nulla per protesta.
    Quindi quorum sì ma calcolando il 50% + 1 sull'80 % dei votanti.

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  22. E' estremamente triste ed anche assurda l'idea che emerge dal post e da molti commenti che in Italia esista una maggioranza silenziosa di stupidi che conculca i diritti di una magnifica minoranza intelligente e progredita. Detto questo il quorum è una cosa sacrosanta.

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  23. @Marcello : fa paura l'ipotesi delle mafie certo, ma se uno è eletto dalla maggioranza e fa delle leggi si spera che la sua maggioranza continui a supportarlo, quindi è un'obiezione senza senso.

    Sarebbe forse intelligente aumentare il numero di firme per indire un referendum e OBBLIGARE a non sprecare soldi accorpandolo ad altre elezioni ... sarebbero tante le cose da fare, ma non finiamo più

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  24. Se vuoi dire la tua vai a votare indipendentemente che tu voti si o no.. la solita frase che è un diritto ma anche un DOVERE,il voto,nessuno la ricorda piu???
    Bisogna responsabilizzare la gente quelli che vanno a votare hanno diritto di decidere anche per quelli che non hanno voglia di farlo perchè se non sono d'accordo basta sempre che vadano a votare contrario....

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  25. Assolutamente d'accordo, non è giusto che chi se ne sbatte faccia fallire un referendum. L'interesse popolare c'è dal momento in cui sono state raccolte abbastanza firme... Chi è contrario si deve prendere le sue responsabilità e votare no!

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  26. Si, sono d'accordo sul fatto dell'ignorare. Ma dopotutto il discorso si può ribaltare. Quanta gente andrà a votare senza avere la più pallida idea di cosa sia il Nucleare? Che non sa minimamente cosa ci sia dietro, da un punto di vista tecnico/fisico?
    Se passerà il SI, non verrà solo bloccata la costruzione di centrali ma anche la RICERCA sul nucleare. E questa è una idiozia.
    Così come il cattolico dice no alla ricerca sulle staminali senza nemmeno sapere cosa è una staminale, qui c'è gente che non ha la più pallida idea di che cazzo sia il nucleare, e spesso, più di dar retta a scienziati/fisici/ingegneri nucleari (che, se vince il si, avranno un motivo in più per espatriare)

    http://draghieditalini.blogspot.com

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  27. .. da retta a Beppe Grillo/ ambientalisti scemi

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  28. La cosa più intelligente da fare è il quorum mobile come proposto da ajeje, calcolato in base ai partecipanti alle ultime elezioni politiche.
    Perchè il problema è che a ogni referendum i sostenitori del NO si astengono, per sfruttare a proprio vantaggio il tasso di astensionismo naturale, visto che il non raggiungimento del quorum ha gli stessi effetti sostanziali di una vittoria del NO. Con il quorum mobile, il tasso di astensionismo naturale viene "stornato" rendendo impossibile continuare a ricorrere a questa scorrettezza, senza però eliminare del tutto il quorum che è comunque un istituto di garanzia che serv(irebb)e a tutelare i cittadini.

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  29. Non possiamo pretendere che tutti gli Italiani sappiano cosa sia il "Nucleare" o cosa ci sta dietro ma cio non toglie che sia giusto che ognuno possa dire la sua con o senza cognizione perchè non possiamo essere tutti scienziati o fisici nucleari o esperti di qualsiasi cosa su cui siamo chiamati a dire la nostra.
    Quindi a ognuno la propria responsabilità che sia si o no.

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  30. l'esistenza del quorum così però è sbagliata. così non vince la decisione della maggioranza di chi vota, perché la minoranza può sempre non andare a votare e allora, caso limite, servirebbero 23milioni di SI per abrogare una norma. Se riteniamo da essere così immaturi da non poter togliere il quorum senza poi usare il referendum alla cazzo, ok.. però non può nemmeno restare così, perché è uno strumento inutile.

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  31. Per fortuna questa volta il quorum non l'ha fatta da padrone.... Grazie a tutti gli Italiani!

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