L'occasione dell'ennesimo crimine efferato mi è gradita (si fa per dire) per porvi una domandina facile facile: quante volte accade che una femminuccia faccia secco un maschietto a colpi di accetta (o con altri strumenti idonei ad essere utilizzati con equivalente brutalità) perché lui l'ha respinta (o per motivi analoghi)? E quante volte succede, invece, che a recitare il ruolo del carnefice sia l'uomo?
Ci sarà un rapporto di uno a mille, credo, se non a diecimila.
Eppure in giro c'è ancora più di un fenomeno che insiste a bollare il femminicidio sistematico, continuo ed evidentissimo che pervade la nostra società come una frottola messa in giro da qualche eccentrico rompicoglioni che non ha niente di meglio da fare.
E' buffo, non trovate? Ci atteggiamo a società aperta, liberale e paritaria, scagliamo anatemi contro i paesi nei quali le donne vengono segregate, schiavizzate, lapidate, ma al tempo stesso abbiamo elaborato un modo tutto nostro di continuare a sottometterle, a mortificarle, a brutalizzarle.
Si tratta semplicemente di un maschilismo diverso, tanto più pericoloso perché mimetizzato nella cronaca, mascherato da eccezione e ridotto al rango di episodio.
Invece striscia, e c'è davvero troppa gente che fa finta di non vederlo.
Eh già. Si chiamano microaggressioni (le minimizzazioni, non i colpi di accetta!)
RispondiEliminaTi devo ringraziare per questo post, dal profondo del cuore. Perché quando a dirlo siamo noi donne di solito ci bacchettano come le solite pseudofemministe (anzi, "nazifemministe"!). Grazie. Abbiamo bisogno di tanti uomini che lo denuncino.
RispondiElimina(Vita da streghe)
Giusto Barbara!
RispondiEliminaA parte il fatto che fisicamente la cosa non sarebbe plausibile, provate ad immaginarvi la scena, in quei pochi casi che succede c'è proprio una prevalenza della donna.....Come sempre mi ostino a dire che guardare il mondo in base al colore della pelle e del sesso è alquanto inutile, di sessisti ce ne saranno sempre a decine, ecco perchè siamo così arretrati!
RispondiEliminaquello si fa prendere da un raptus omicida e dato che la vittima è una donna diventa automaticamente un delitto sessista? Questa non l'ho capita.
RispondiElimina@Luca: ahimè, lo so.
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaI giornali fanno l'articolo di cronaca, scrivono che è stato un gesto "folle", tutto finisce lì. Se qualcuno commenta on line, immediatamente arriva il troll con la storia delle donne assassine, poi arriva quello che le donne uccidono la salute, poi arrivano quelli che "chissà il poverino com'era esasperato" (una volta un tipo linkò una lista di assassini che, prima di suicidarsi, avevano sterminato la famiglia - mogli e figli, questo avrebbe dovuto farmi capire che erano vittime delle donne!!!), poi poi.. poi niente, nessuno che si metta lì e dica: ma scusate dall'inizio dell'anno a oggi 78 donne sono state ammazzate da un marito, un fidanzato, un ex.. poi ci sono stati quanti stupri, molti di gruppo (quindi il rapporto è 1 donna + uomini aggressori)? Ma cosa sta accadendo? Facciamo un ragionamento.
@Luca ti appoggio completamente. Si parla di maschilismo quasi quasi a mimetizzare la misandria dilagante in questo post -.-"
RispondiEliminaSiete dei fenomeni, dico davvero. Sono ammirato.
RispondiElimina@Serbilla, invece di parlare così (le donne di qua gli uomini di la) non puoi semplicemente dire che ci sono stati degli omicidi brutti e brutali che non andavano fatti perchè una persona è stupida e va punita malamente? Invece no! Dobbiamo sempre fare le distinzioni di sesso.....Ma vi rendete conto di quanto siete arretrati? Quasi a prendersi una rivincita di tutto il maschilismo stupido che c'è stato nel medioevo e nell'antichità, però in questo modo non fate altro che abbassarvi ai livelli di quell'antichità e non guardare avanti nel futuro.....Perchè esistono le guerre? Perchè esistono cinesi, americani, italiani ecc.... se esistesse un solo popolo, quello terrestre e basta non ci sarebbe possibilità di fare guerre e ci sarebbe la page in generale, ci sarebbe sempre lo stupido, ma come accade a livello nazionale sarebbe stroncato da tutto il resto della popolazione....Ricordate che maschio e femmina sono due generi necessari per la continuazione della specie e non due generi diversi....Qua si fanno le lotte dei bimbi "si ma gli uomini uccidono di più, si ma le donne sono più scassapalle" ma che scemenze -.-"
RispondiEliminaE' veramente molto bello vederlo scritto da un uomo :) grazie
RispondiElimina@luca e @daryus: ve lo rispiego: è un delitto sessista non perché semplicemente perpretrato da un uomo verso una donna, ma perché ha nelle sue motivazioni il senso del possesso, un ragionamento bacato per cui, se una donna non può appartenere a me, non è degna di appartenere a nessun altro, tantomeno di essere libera di fare le proprie scelte, tanto vale che l'ammazzo, così impara a rifiutarmi.
RispondiEliminapiù chiaro?
@Daryus
RispondiElimina"Il femminicidio è una categoria di analisi socio-criminologica delle discriminazioni e violenze nei confronti delle donne per la loro appartenenza al genere femminile.
E’ un neologismo con il quale si nomina ogni forma di discriminazione e violenza rivolta contro la donna “in quanto donna”.
E’ la violenza di genere in ogni sua forma.
E’ l’esercizio di potere che l’uomo e la società esercitano sulla donna affinché il suo comportamento risponda alle aspettative dell’uomo e della società patriarcale, è la violenza e ogni forma di discriminazione esercitata nei confronti della donna che disattende queste aspettative.
Questa forma di controllo annienta l’identità della donna, assoggettandola fisicamente e/o psicologicamente, economicamente, giuridicamente, politicamente, socialmente.
Il femminicidio e’ la punizione quotidiana per ogni donna che non accetta di ricoprire il proprio ruolo sociale, è il principale ostacolo alla autodeterminazione e al godimento dei diritti fondamentali di più di metà della popolazione mondiale.
Il femminicidio attraversa ogni epoca, ogni cultura, ogni luogo.
Come ha sostenuto Bordieu, il dominio maschile sulle donne è la più antica e persistente forma di oppressione esistente.
Il femminicidio viola i diritti umani di metà della popolazione mondiale, spesso con la connivenza delle istituzioni."
Da http://femminicidio.blogspot.com/
Non si tratta di gareggiare in morti, si tratta di smontare il problema e trovare soluzioni, soluzioni che possono essere trovate solo nel rapporto tra i generi.
O vuoi dire che non esistono i generi?
le distinzioni 'sessiste' non le fanno i giornalisti nè tantomeno chi commenta fatti come questo ma lo fanno i numeri. c'è un femminicidio in atto perchè c'è un problema prettamente maschile, dunque sociale e infine culturale.
RispondiEliminanon auspico che anche le donne si mettano in pari in questa classifica indegna, mi auguro invece che gli uomini (e le donne che li crescono) facciano quel passo in avanti in più verso un vivere in armonia.
Ripeto, i generi esistono solo nei fini procreativi e basta. Bisogna risolvere il problema condannando l'atto in se e non in relazione a chi viene fatto. L'omicidio è omicidio, sia verso l'uomo che verso la donna quindi va condannato in modo equo e naturalmente in modo più duro (da ambo le parti) rispetto a quanto viene condannato oggi.....
RispondiElimina@elisa se impariamo a vederci non più come sessi differenti ma due lati della stessa medaglia questi omicidi non hanno ragione di esserci. Sai chi li commette? L'uomo cui pensa che le donne siano inferiori/ la donna la quale pensa che gli uomini siano inferiori. Se imparassimo a vederci come umani e basta quel ragionamento non avrebbe ragione di esistere perchè se ti vedo inferiore che sei uguale a me automaticamente sono inferiore io....
RispondiEliminaVeramente solo i sessi esistono per fini procreativi, i generi sono costruzioni sociali e relazionali.
RispondiElimina@serbilla fondamentalmente i sessi non sono una cosa sbagliata se visti in un certo modo, ma come sono visti dalla società e dalle varie persone (state dando ampiamente dimostrazione)sono assolutamente sbagliati, siamo semplicemente due equazioni che danno lo stesso risultato ma con due procedimenti diversi....
RispondiEliminaDaryus che tu consideri le persone persone, non può che essere fantastico, ma ci sta un intero meondo che guarda la vagina e pensa: non umano. Sottolineo umanO. Che l'umano è un maschio, la femmina una variante necessaria (da sopprtare, meglio se chiusa in gabbia).
RispondiEliminaDunque è cò sto mondo che bisogna dialogare, non con quelli che: ma io ti considero umana Serbilla cara, non ti farei mai a fettine perchè non m'hai voluto smanettare!
@daryus il problema risiede proprio sul motivo che impedisce di riconoscere l'altro come pari, come individuo. c'è un problema di relazione con l'altro e questo problema, allo stato dei fatti, colpisce per lo più gli uomini (e indirettamente le donne che ammazzano e/o sottomettono in diverse maniere). c'è da chiedersi perchè e lavorare in questa direzione se vogliamo che il problema si risolva. la soluzione non è smitizzare una tendenza riconducendola alla fatalità, ma analizzarla ed incidere dove serve.
RispondiElimina@Serbilla non ci siamo proprio, io ti dico che guardi il mondo dalla prospettiva sbagliata poi fai quel che vuoi "ma ci sta un intero meondo che guarda la vagina e pensa: non umano" tipica frase misandra, pensala come ti pare.....
RispondiElimina@Elisa stiamo dicendo la stessa cosa, infatti sono d'accordo con questo tuo ultimo posto ed aggiungerei che è come dici tu perchè questa è una mentalità che si tramanda (in modo sbagliato) sin dall'antichità, quindi, perchè dobbiamo essere così arretrati mentalmente pensandola in questo modo? Cerchiamo di cambiare per primi considerando (per bene) tutte le razze uguali e poi cerchiamo di diffondere la "parola" come mi affanno sempre a fare in post di questo genere e parlando con persone sessiste (ce ne sono a valanga e non sanno nemmeno di esserlo :S)
Frase misandrica? Chiaro pure semplice e pulito.
RispondiEliminaMisandra non misandrica, comunque avresti fatto prima a scrivere "gli uomini sono tutti stronzi" fatti un autoesame di coscienza e cerca di equilibrare un po' il tuo punto di vista che non siamo nel medioevo 2.0
RispondiElimina"E' buffo, non trovate? (...) e c'è davvero troppa gente che fa finta di non vederlo."
RispondiElimina.
Metil grazie di nuovo, perchè di uomini che fanno questo genere di post, c'è bisogno.
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Caro Daryus, io ho avuto una madre femminista di quelle toste quindi per me parità e riconoscimento sono un fatto naturale come latte e zucchero; questa educazione mi ha però, in un certo senso, offuscato la percezione di certi atteggiamenti e della loro diffusione. Lo shock lo ebbi alle superiori (non parlo di moltissimi anni fa, eh): passeggiavo vicino alla scuola con due mie amiche e un gruppo di ragazzotti cominciò a fischiare e fare commenti osceni; le guardai imbarazzato ma mi vidi fare spallucce: per loro era ordinaria amministrazione. Lì capii che me n'ero perso un pezzo.
RispondiEliminaChe poi ci siano donne sessiste (pure in senso misogino!) ovviamente è vero; che i danni (tra cui alcuni casi di omicidio sono solo i più drammatici ed evidenti) che il sessismo produce siano equamente distribuiti fra i sessi mi pare veramente grottesco sostenerlo. Questo, credo, il senso del post.
a dire il vero, di solito si uccide qualcuno perché si pensa che sia superiore. un nemico scomodo e da eliminare possibilmente in maniera vigliacca, approfittando dello squilibrio delle forze in campo. far credere che sia inferiore tutt'al più è propaganda per giustificare i genocidi. comunque è perlomeno sintomatico che si usi la misoginia per dimostrare la misandria.
RispondiElimina(si legga: la misandria altrui, pardon)
RispondiEliminaAh comunque @Arturo dimenticavo (ho scritto un commento che spero verrà uppato ma ancora non lo vedo) parlando del fatto delle ragazze che vengono fischiate dal ragazzo a me capita più o meno la stessa cosa a parti invertite, ragazze che si mettono in testa di conquistarmi, io non gli do addito a farlo per rispetto loro (non le illudo nemmeno) ed alla fine quando comunque viene il momento nel quale comunque ti parlano chiaro e con gentilezza declini l'invito vieni additato come uno dei tanti stronzi -.-"
RispondiEliminaStriscia eccome. E tra chi lo nega e chi lo sottovaluta non so chi sia più pericoloso.
RispondiEliminami trovo molto più d'accordo con la seconda parte del post, rispetto alla prima, comunque, lo scrivo paro paro come scrivevo 3 giorni fa:
RispondiElimina"La Corte di Cassazione d'ora in poi rifiuterà la concessione delle attenuanti ai mariti violenti che invocano clemenza sostenendo di prendere ancora ad esempio il modello del padre e marito padrone.
5 luglio 2011. Italia."
-->http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=155082&sez=HOME_INITALIA
"Ci sarà un rapporto di uno a mille, credo, se non a diecimila."
RispondiEliminaSu, non sciupiamo un messaggio così importante con sciocchezze come questa.
Propongo, a chi la pensa come Daryus, di fare quest'esperimento: mettiamo da parte gli omicidi, e parliamo di un fenomeno meno cruento, quindi più trattabile: gli uomini che picchiano la compagna (moglie, fidanzata, convivente etc.).
RispondiEliminaOvviamente si può dire che "non bisogna picchiare la propria compagna" è un'inutile distorsione, basta semplicemente "non bisogna picchiare", quindi perché stare a sottilizzare?
La risposta la si ottiene facilmente, chiedendo alle donne: è giusto picchiare la propria compagna? Molto, molto più spesso di quello che immaginate (soprattutto tra donne di una certa età e/o immigrate) si ottengono risposte tipo: "dipende da che cosa ha fatto", oppure: "se non se lo merita no, ma se invece se lo merita..."
Il fenomeno "picchiare la propria compagna", a volerlo guardare in un certo modo, sembra non diverso dal fenomeno "picchiare", e invece è diversissimo, esattamente quanto l'esperienza "venire picchiati" è diversa da "venire picchiate dal proprio compagno".
Quest'esperienza è vissuta da tantissime donne, ma non coinvolge solo loro: tocca anche quelle che non sono state picchiate dal proprio compagno, ma solo minacciate; quelle che vivono con questa paura; quelle che sono state picchiate e pensano di averlo meritato; coinvolge i loro figli maschi, che imparano che picchiare la moglie (ma solo quando lo merita) è giusto; coinvolge le figlie femmine, che imparano ad aspettarsi dalla vita solo botte da orbi.
@Daryus: e parlando con persone sessiste (ce ne sono a valanga e non sanno nemmeno di esserlo :S)
RispondiEliminaEsatto, ce ne sono a valanghe di Daryus sessisti, che si nascondono dietro scuse, dietro la sciocchezza della misandria e nemmeno si accorgono di esserlo!
Luca e Daryus: il problema, più che gli uomini che uccidono una donna perché tale, sono quelli come voi che fanno di tutto per far finta di non vedere.
@Daryus: Misandra non misandrica, comunque avresti fatto prima a scrivere "gli uomini sono tutti stronzi" fatti un autoesame di coscienza e cerca di equilibrare un po' il tuo punto di vista che non siamo nel medioevo 2.0
RispondiEliminaPosso rigirartelo?
@Daryus: il tuo controesempio non mi pare attinente: i ragazzi del mio racconto non cercavano nessun approccio (anzi, sapevano benissimo di generare una reazione di repulsione): si limitavano a divertirsi a spese altrui, rafforzando una loro patetica identità di genere, con la consapevolezza che la vittima non poteva far altro che star zitta e sopportare.
RispondiEliminaChe ci siano molte donne che hanno comportamenti antipatici evidentemente è tutt'altra faccenda (peraltro conosco pochi uomini che riescono a litigare tanto aspramente con una donna senza passare alle trivialità o alle minacce fisiche quanto me).
Purtroppo la denuncia di questo omicidio nn è partita dalla "Padania" o da altri ambienti vicini alla Lega o a qualsiasi altro gruppo xenofobo, altrimenti Metil ne avrebbe postato uno dove l'omicida è italiano, per portarsi in pareggio.
RispondiEliminaInvece l'ha postato lui, cogliendo l'occasione per evidenziare un altra differenza e creare un altra divisione: questa volta tra maschi e femmine, anzichè tra italiano e immigrato. Ma nn sarebbe meglio distinguere solo tra forti e deboli e scandalizzarsi solo quando i primi prevalgono sui secondi, anzichè frammentare l'umanità in generi e sottogeneri, vuoi vedere che i primi nemici dell'uguaglianza e dei pari diritti sono proprio quelli che la pensano come Metil???
Grazie Ale! E' importante sensibilizzare quanto più possibile le persone su questo problema.
RispondiElimina@metil: giorgian ha fatto l'unico intervento serio. Il punto non è - uomo che uccide donna - , ma -donna che ama uomo che la potrebbe uccidere -. Questi episodi di violenza avvengono all'interno di una RELAZIONE, che non è la relazione matura che voi avete in testa. E non esistono i "raptus", sono una semplificazione giornalistica fatta da e per le persone che non conoscono un accidente di dinamiche di coppia e psicologia familiare.
RispondiEliminaL'indigno facile non risolve nulla, e si ti sta a cuore il problema dovresti approfondire la questione più seriamente.
Ecco. Permettiti di far notare a certi simpatici soggetti carichi di astio che in Italia vengono ammazzate mediamente 130 donne all'anno da ex mariti o fidanzati o compagni e subito partono con la balla della "misandria". è come quando ricordi agli israeliani che stanno sterminando i palestinesi e per metterti a tacere ti danno dell'antisemita...
RispondiEliminaAle, sei un grande, ti adoro.
Ma fa così differenza se ad essere ucciso è un uomo o un donna?
RispondiElimina