Mi rendo conto che la cosa potrà apparire un tantino impopolare, ma in linea di principio -e quindi al di là del merito specifico della questione- l'idea che il cambiamento dei rapporti di forza all'interno di una maggioranza -qualsiasi essa sia- possa giocarsi sulla decisione di arrestare o non arrestare una persona -di qualunque persona si tratti- non mi piace per niente.
Ciò premesso, mi permetterei di ricordare a Fabrizio Cicchitto, che ieri ha qualificato la decisione della Camera su Alfonso Papa come "un voto liberticida", che i deputati del partito a cui appartiene hanno appena approvato una legge sul testamento biologico che sottrae ogni libertà ad un numero incalcolabile di malati attuali e futuri.
Dobbiamo desumerne che il liberticidio, ammesso e non concesso che sia tale, merita di essere denunciato solo se riguarda un parlamentare?
ormai questi non ragionano più, prima persino la vanvera di regime seguiva una certa logica, c'era un malato raziocinio... invece... http://marioplanino.blogspot.com/2011/07/voglio-andare-in-carcere-no-dai-ma-io.html
RispondiEliminaNo, scusa non sulla decisione se arrestare qualcuno o no, quella l'ha già presa un magistrato e chiunque non fosse un parlamentare (o un membro della Corte Costituzionale) ne avrebbe sopportato gli effetti immediatamente; qui parliamo della decisione se autorizzare l'applicazione di quel provvedimento cautelare o no. Visto che in proposito l'unico parametro di valutazione costituzionalmente corretto sarebbe la presenza del fumus persecutionis a danno del parlamentare indagato/imputato, nel momento in cui da quel parametro ci si allontana, c'è poco da essere compiaciuti comunque si consluda la votazione.
RispondiEliminaComunque parlare di liberticidio da parte di Cicchito in un caso del genere quando c'è gente che viene rinchiusa per mesi nei CIE senza aver commesso reati e nemmeno in base a un provvedimento giurisdizionale, in crassa e palese violazione della Costituzione, è di un'ipocrisia nauseante.