Che poi la questione dell'omofobia, volendo ridurla ad una sintesi brutale, consiste più o meno in questi termini: c'è chi ritiene ragionevole discriminare gli esseri umani sulla scorta dell'utilizzo cui questi ultimi ritengono opportuno destinare alcune specifiche parti corporee, perlopiù appartenenti alle cosiddette zone intime.
In questo consiste, a quanto pare, la loro "morale alta": nell'informarsi accuratamente circa l'uso che gli altri fanno dei loro cazzi, dei loro culi, delle loro fiche, e nel far successivamente discendere notevoli conseguenze dalle diverse permutazioni con cui i predetti cazzi, culi e fiche interagiscono con analoghe parti corporee altrui.
Si tratta, ne converrete, di uno degli interessi più meschinamente insignificanti e morbosi che sia dato immaginare. Eppure costoro vi si dedicano con meticoloso scrupolo e indefesso zelo: osservando, valutando, catalogando e teorizzando che l'inserimento di una di quelle parti corporee in un'altra, o il loro reciproco strofinamento, o perfino il fatto che la porzione di corpo in questione venga toccata, accarezzata o baciata da qualcuno dotato di un organo identico anziché diverso siano inequivocabili segnali di cospicue lacune cognitive, caratteriali e perfino morali.
Non sono che una massa di guardoni ignoranti e superstiziosi, e si atteggiano a dispensatori di saggezza, maestri di spiritualità, depositari di trascendenza.
Smetterla di chiudervi in bagno a farvi le pippette e occuparvi di cose interessanti no, eh?
Sei geniale...non ci avevo mai riflettuto...
RispondiEliminaEhm, mi spiace, ma mentre di solito apprezzo (moltissimo) i tuoi post, secondo me questa volta hai completamente mancato il punto.
RispondiEliminaQuello che (semplificando) non vogliono lasciarmi fare, e` ben piu` che "amministrare" come preferisco i miei organi genitali e quello del mio compagno.
Perche` in realta` la risposta di questi soggetti a questo genere di osservazioni e` esattamente "fate quello che volete in camera da letto".
No. Qui il problema e` molto piu` grave. Quello che non vogliono e` che io col mio compagno ci passi una VITA nel senso piu` esteso del termine. Non vogliono che ci vada in vacanza (e in albergo). Non vogliono che possa prenderlo per mano al cinema durante una scena toccante. Non vogliono che andiamo al ristorante e magari osiamo addirittura scambiarci una forchettata delle rispettive pietanze per assaggiarle. Non vogliono tante cose che fanno si` che una vita di coppia sia tale.
Capisco il tuo intento, ma davvero: dire "non sono fatti vostri quello che si fa a letto" vuol dire davvero dar loro corda quando vogliono ridurre tutto a una questione di "sfregamenti di genitali" :-/
Concordo al 100% con Oscaruccio, ed anche con te quando dici che sono un branco di superstiziosi guardoni.
RispondiEliminaOscaruzzo ha ragione, aggiungo anche, seguendo un vecchio pensiero della psicoanalisi non ancora smentito, che l'omofobia rifiuta la tua libertà di fare quello che in intima e inconscia segretezza l'omofobo ha desiderato fare almeno una volta nella vita. Si tratta di una miserabile proiezione della propria immagine più ignota sull'altro.
RispondiEliminahai scritto cazzi, culi e fiche. Penso che dovresti bannarti.
RispondiEliminanon ho mai pensato il contrario e, altrettanto meschinamente, una faccia come quella di Giovanardi ha contribuito a rafforzare fortemente la mia opinione: con quella faccia, come fa a non essere un pervertito guardone pettegolo?
RispondiEliminaCredo abbiate ragione entrambi: all'omosessuale è negata una vita intera di gesti possibilità parole espressioni... Ma questo accade perché, in fondo, l'omofobo vede in quelle parole e in quei gesti solo lo specchio di un atto sessuale.
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