La novità è che per evitare di essere espulsi gli immigrati dovranno superare un test in cui verrà chiesto loro come funzionano il parlamento e il governo, cosa sono le regioni e cosa dice la costituzione.
Cioè, in buona sostanza, un esame che una bella fetta di italiani sarebbe assolutamente incapace di affrontare.
Ora, per carità, non è che io auspichi l'esilio per i nostri concittadini che ignorano cosa sia un sistema elettorale e se ne strafregano di cosa significhi un voto di fiducia: però il fatto che costoro riescano a sopravvivere lo stesso, e talora costituiscano perfino delle risorse economiche per il paese, dovrebbe indurre ad adoperare un minimo di indulgenza anche nei confronti di quelli che vengono da fuori; i quali, invece, saranno obbligati ad imparare nozioni che noialtri possiamo permetterci allegramente di ignorare.
Per stare in Italia, insomma, bisognerà essere meglio degli italiani.
A me, sinceramente, pare un po' troppo.
Sicuramente è una cosa schifosa, anche se niente rispetto alla media delle cose fatte da questo governo.
RispondiEliminaNon credere però che, ad essere meglio degli italiani, ci voglia poi molto.
La Costituzone non la conosco nemmeno i parlamentari e i ministri. Io direi che qualche esamino dovrebbero farlo anzitutto loro
RispondiEliminaNon trovo l'idea in sé disprezzabile, anche negli Stati Uniti (dove l'immigrazione ha fatto il successo della nazione) succede qualcosa del genere. Non è poi nemmeno vero che noi possiamo ignorare certe nozioni: esiste la scuola dell'obbligo, nella quale si studia anche il diritto e l'educazione civica. Insomma: idea non da buttare, realizzata magari male, da accompagnare a provvedimenti sull'istruzione... di questo possiamo dibattere. Ma sinceramente, questo paese non ha bisogno di ulteriori buzzurri oltre a quelli che già riesce a produrre da sola.
RispondiEliminacome al solito c'è sempre troppa critica e cecità di fronte alle prospettive offerte dal Governo.
RispondiEliminaPer crescere in tempi di crisi, vuoi mettere un bel nuovo settore che va dai testi d'esame, ai corsi Cippa o Cepu fino alla prevendita delle prove d'esame con soluzioni, magari dagli stessi che gestiscono l'importazione di clandestini di prima mano?
bah, siete incontentabili ...non lo sapete che l'itaglia è una Republica sfondata sul lavoro?
per me non è troppo, è troppo poco quello richiesto agli italiani...
RispondiEliminaè giustissimo chiederlo, qui la maggiorparte degli stranieri che entrano in italia sono analfabeti, incivili e totalmente disinteressati della nostra legge della nostra storia, delle nostre abitudini e delle nostra lingua.
RispondiEliminaè invece sciocco confrontare le caratteristiche dei padroni di casa con gli ospiti...
svegliatevi il troppo buonismo verso altri popoli sta mettendo nella cacca il futuro dei giovani italiani
un antiberlusconiano e antileghista e antidestra e antifascista
Effettivamente l'idea potrebbe anche avere qualche validità, se non fosse che i requisiti per la cittadinanza sono un quesito troppo serio per poter essere affrontato dai nostri parlamentari.
RispondiEliminaSoprattutto viste le idiosincrasie di un governo che pretende l'italiano dall'immigrato, ma vorrebbe rubar ore scolastiche per il dialetto.
C'è caos..
@Uto: Veramente l'Italia é piena zeppa di italiani analfabeti, sia totali che di ritorno, gente che fatica a mettere un congiuntivo al posto giusto, non parliamo di compilare un modulo!
RispondiEliminaE perché mai sarebbe sciocco confrontare le caratteristiche dei padroni di casa con gli ospiti? a me, già la frase "padroni di casa" fa venire i brividi, siamo tutti ospiti, su questa terra!
che ti aspetti da un paese che richiede di essere incensurato per fare lo spazzino e non per fare il politico? in Italia la legge è semplice, se hai il potere fotti se non lo hai sei fottuto. Ne ho scritto anche sul mio blog stamani. Riferendomi a coloro che hanno commentato che "è giusto" ricordo che la legge deve essere uguale per tutti, compresi coloro che in questo paese vivono già. Troppo facile prendersela con chi non può difendersi mantenendo i privilegi di chi non li merita.
RispondiEliminaCi sono informazioni che noi abbiamo assimilato in generazioni, anche se non li studiamo fanno parte del nostro comportamento sociale. Loro ovviamente non lo conoscono, ed è giusto, li aiuterà ad integrarsi prima, a me sembra qualcosa di concreto finalmente.Anzi mi sembra assurdo che l'idea venga da politici di così basso livello..ci sarà un trabocchetto
RispondiEliminainsomma, anche questo è un lavoro che gli italiani non vogliono più fare
RispondiEliminaImmagino che sia in quest'ottica di didattica costituzionale che si tengono chiusi i migranti per mesi senza uno straccio di provvedimento giurisdizionale.
RispondiEliminaNon trovo quella proposta insensata.
RispondiEliminaSe io volessi diventare cittadina di un altro Paese e mi si chiedesse un test di conoscenza dello stesso..bè, ci sta.
Ooops.Non si parla di cittadinanza! ..ho frainteso.
Mi sembra comunque una bella cosa dare la possibilità di imparare la lingua, le regole civiche, la grammatica, il sistema politico.. in corsi gratuiti di cinque-dieci ore. Si vede che considerano gli stranieri molto più intelligenti di noi, che abbiamo dieci anni di obbligo.
Questa cosa dà una volta di più la misura della capacità dei rappresentanti di tutti noi.
Allora dovremmo anche noi fare un quizzetto ogni due anni: se non lo si supera, si è obbligati a tornare sui banchi. Come si fa con la patente: non sei in grado? penuria di punti? a lezione per diventare un guidatore migliore. = alle serali per imparare a diventare un cittadino migliore. Per TUTTI, immigrati e non.
E ovviamente eliminare la compravendita di punti. E l'imprenditoria scolastica "amica".
Senza contare che in realtà tanta educazione si apprende nei contesti sociali che si frequentano. Proprio per questo i parlamentari sono degli extraterrestri, altro che "immigrati". Ragionano con il metro di chi vive da privilegiato, infastidito dalla puzza di sudore di chi li mantiene (e gran parte delle tasse vengono pagate proprio da questi vituperati immigrati).
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/veneto/articoli/1017221/non-capisce-il-dialetto-gli-spezzano-una-gamba.shtml
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