21 ottobre 2011

Abbiamo perso la memoria, anzi la voglia di conservarla

Appena qualche mese fa lo accoglievano in pompa magna, con tanto di cavalli berberi, camionate di ragazze col corano e tenda beduina piazzata in mezzo a Villa Pamphili, sostenendo che fosse un punto di riferimento indispensabile per i rapporti col medio oriente.
Oggi ne festeggiano la morte come un passo fondamentale verso la libertà dei popoli, ironizzano sulla caduta del tiranno e celebrano la sua uccisione come se si trattasse di un gioioso accadimento paragonabile alla fioritura dei ciliegi.
Il bello è che sono le stesse persone: quelle che ci governano.
Il bello è che la cosiddetta opinione pubblica, eccezion fatta per il solito manipolo di rompicoglioni, sembra non cogliere il triplo salto mortale, nonostante il fatto che i telegiornali ne abbiamo dato ampiamente conto: oppure, più verosimilmente, non gliene frega più niente di coglierlo.
Quello che abbiamo smarrito non è la memoria, ma l'idea che è importante conservarla per evitare di diventare niente.
Cosa che invece, nell'indifferenza generale, ci sta accadendo.
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11 commenti:

  1. Se la Libia esprimeva il governo Gheddafi, l'Italia poteva fare due cose: o averci buoni rapporti (con la Libia, e quindi con Gheddafi) oppure non averceli. Come gli USA. E quindi niente gas, niente petrolio, niente commesse per le nostre aziende, niente collaborazione per fermare i barconi, e un paese ostile a sud della Sicilia.

    Dicci tu: che cosa doveva fare concretamente l'Italia?

    Perché lamentarvi e criticare come fate tu, Grillo, Travaglio e compagnia cantante è facile. Proporre qualcosa di alternativo lo è un po' meno.

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  2. C'è un paese nel reatino che non festeggia!

    http://noncelafacciopiu.altervista.org/il-sogno-e-andato-in-frantumi/

    NonCeLaFaccioPiù

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  3. Lo sappiamo bene che la memoria è sempre stato un ostacolo alle relazioni internazionali. Anche la coerenza.

    Il discorso sta nel tralasciare queste "sfumature" per concentrarsi su altri problemi molto più seri.
    Per determinati aspetti è convenuto a tutti avere rapporti con lui e per altri aspetti conviene a tutti sputare sulla salma di un uomo che è morto, dittatore o santo che fosse.
    Io ogni giorno provo ad essere un po' più concreto, a volte devo uccidere le mie ideologie, altre devo trascurare la retorica ma guardandomi intorno non penso di avere altre opzioni.

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  4. Le amicizie si fanno e si disfano, a seconda di cosa conviene a Washington.

    Nessun paese europeo ha in realtà una politica estera degna di questo nome.

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  5. Sei sicuro di quello che scrivi?
    Si può criticare quanto si vuole l'atteggiamento tenuto prima e dopo dal governo Berlusconi nei confronti di Gheddafi.
    Ma credo che a tutti in Italia fosse chiaro che le manfrine nei confronti della Libia fossero pragmaticamente finalizzate alla chiusura dei contenziosi, al rafforzamento dei rapporti commerciali ed al controllo dell'immigrazione.
    Così come è chiaro a tutti che pragmaticamente si condanna adesso il Raìs per non perdere del tutto quanto era stato bene o male acquisito, e per cercare di risolvere la questione dei profughi.

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  6. Stronzate!e lo sai bene.Torno a leggerti dopo un po di tempo e mi accorgo di quanto il tuo populismo sia cresciuto.
    Non si fa così!

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  7. Non so quale telegiornale guardi tu. Quello che guardo io ste cose se le ricorda eccome. Vorrei inoltre sapere chi osanna la morte del tiranno. Tutti e dico tutti i politici hanno deprecato l'assassinio. Boh...

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  8. Ecco un tuo ennesimo post essenziale, asciutto e che inchioda chi di dovere alle proprie responsabilità e bassezze.
    Siamo di memoria corta.
    E la colpa non è di chi a distanza di un battito d'ali del tempo, fa il voltafaccia e rinnega ciò che ha giurato "un attimo prima". La colpa è di chi ha convenienza ad avere la "memoria corta" e farsi andare bene tutto. A ingoiare tutto tappandosi il naso.
    E, aggiungo, la memoria corta ce l'ha anche chi dimentica che a metà del secolo scorso è morta gente per darci le Istituzioni attuali, "aggredite" con incendi e vetrine sfondate, via senz'altro più sbrigativa e comoda al faticoso sforzo di non fregarci di tutto e allungarci invece la memoria... ed esercitare i nostri diritti da cittadini di una democrazia parlamentare e costituzionale.

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  9. L'ipocrisia della "Realpolitik del pdl" non e' mai parsa tanto evidente come in questo caso! Ma e' forse il male minore? Non saprei. E' peggio l'atteggiamento cmq ipocrita di chi non si pronunciava prima e ora fa lo splendido? "Peggio" in quale unita di misura?

    Per quanto riguarda la memoria di cui parli, Metil, io credo non sia questo il punto. Credo che per gli elettori, che votano una vota ogni due anni, questi aspetti (la politica estera etica) pesino poco, e molti, semplicemente, vedono che effettivamente e' stato fatto l'interesse economico dell'Italia.

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  10. da questa parte della "barricata" bisogna peró dare un segnale forte di discontinuitá, io e tanti altri diciamo PRIMARIE SUBITO!!




    http://www.italiadeivalori.it/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=254?kgr

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  11. le dichiarazioni ufficiali sono un tale concentrato di ipocrisia ed inutilità! perchè il potere, i poteri, non tacciono?
    i poteri del passato sono stati spessi terribili, ma almeno non blateravano al vento tutti i giorni delle stucchevoli e ridicole «dichiarazioni ufficiali»

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