24 ottobre 2011

Sarebbe giusto che cacciassero noi

Ogni volta che leggo una notizia sulla storia infinita della metro C di Roma, ogni volta che passo davanti a uno dei cantieri che paralizza la città da anni, ogni volta che faccio il conto del tempo che è passato da quando sono iniziati i lavori, ogni volta che qualcuno evoca addirittura la necessità di un'olimpiade per venirne a capo, mi torna in mente lo stesso pensiero: se davvero ci volessero vent'anni per mettere una dietro l'altra quattro stazioni sotterranee in croce, a Londra avrebbero dovuto cominciare a costruirle più o meno durante l'occupazione degli antichi romani.
Invece mi sa che hanno iniziato un tantino più tardi, e nonostante questo hanno pure finito.
Il bello è che ci facciamo anche girare i coglioni quando qualcuno propone l'ingresso in Europa, tanto per dirne una, della Turchia.
E invece, forse, sarebbe giusto che cacciassero noi.

10 commenti:

  1. Sì, d'accordo, ma quanto del ritardo è dovuto ai soliti imbrogli italiani e quanto invece al fatto che non appena viene dissotterrato un coccio di anfora, a Roma si ferma tutto?

    RispondiElimina
  2. Hai dimenticato la metropolitana di Milano....

    RispondiElimina
  3. Il coccio influisce pochissimo: le operazioni di indagine archeologica, in questi casi sono molto rapide e superficiali, proprio per l'urgenza dei lavori. Siamo alle solite, la voglia di scaricare la responsabilità sui deboli, i cocci, così come negli stupri è colpa delle donne.

    RispondiElimina
  4. Eh, dici quasi "banalità", nel senso che dici cose talmente giuste... il punto è (e penso anche a Napoli)... noi abbiamo il vanto di essere un paese scrigno d'arte e archeologia...
    Con gli scavi, oltre alla terribile zavorra del nostro malcostume ecc, che tiene la zattera sulla linea di galleggiamento, arriva anche il coccio d'anfora e affonda tutto: non si procede più, bisogna deviare lo scavo...
    Insomma: o accettiamo l'idea di "tirare dritto" oppure ci mettiamo "una pietra sopra" e in certe città non facciamo metropolitane.
    Milano, ad esempio, se la cava un poco meglio, ma perché sottoterra di vestigia storiche ce ne sono meno.

    RispondiElimina
  5. .. se poi metti vicino le mappe della metro di Milano e di Torino (1 linea da completare), ci prendiamo a calci da soli ;-)

    RispondiElimina
  6. no, per favore, basta co' sta chiacchera da bar "con l'archeologia si ferma tutto". Informatevi, e per il momento, per es., consultate il libro uscito sui sondaggi per la metro C.

    RispondiElimina
  7. @paola: solo per non generare malintesi... non intendevo dire che gli scavi archeologici siano la causa, ma che in una "regola" italiana di tempi di consegna che sono una barzelletta ecc. se qualcuno cerca pretesti o scusanti, ci va a nozze con gli scavi in certe zone. (dopodiche io non sono di Roma e la mia considerazione originava dallo sfogo di un'amica napoletana che mi ha spiegato come a Napoli è un'impresa (non certo edile) cercare di realizzare percorsi nel sottosuolo. :)

    RispondiElimina
  8. Hanno fatto prima a sgomberare la Germania dalle macerie della guerra! :D

    RispondiElimina
  9. certo che dopo il tunnel ginevra-l'aquila realizzato in tempi record e' proprio una vergogna che ci voglia tutto questo tempo per una linea di un metro!!!! :-P

    RispondiElimina
  10. C'è chi è messo peggio, tranquilli: a Genova la prima tratta di metro (parlo di 2 stazioni) è stata inaugurata nel 1990. Nell'arco di 16 anni sono state aggiunte ben 5 stazioni, una media di 3,2 anni per stazione!!!!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.