Ci sono cresciuto, in questo posto.
Ho camminato su questi marciapiedi, poco più che che bambino, andando a giocare a pallone; ho bighellonato sotto i portici nelle domeniche di luglio, quando l'asfalto si attacca alle suole delle scarpe e a quindici anni non c'è granché da fare se non andarsene in giro con un amico a fumare qualche sigaretta di nascosto; ho visto i ragazzi del quartiere sparire uno alla volta, chi per cercare altrove qualcosa di meglio, chi per il peggio che aveva trovato e da cui non era più riuscito a venire fuori.
Ci torno spesso, in questo posto, e lo trovo cambiato.
Ci torno a piedi, all'ora di pranzo. Appoggio il cellulare sulla scrivania, scendo le scale, mi incammino verso Piazza Vittorio, mi lascio riempire dai profumi che allora non c'erano, guardo le facce lontane che lo popolano, sbircio negli androni dei palazzi, mi fermo davanti alle porte dei negozi, mi riempio le orecchie delle lingue sconosciute che mi risuonano intorno.
Ci sono cresciuto, in questo posto, e adesso mi godo la soddisfazione di camminarci da straniero.
Alla faccia vostra, difensori dell'identità, è bellissimo.
io ci vivo da 22 anni e me ne sono innamorata subito e mi piace proprio per questa sua gente di "tutti i colori", nelle scuole del quartiere impari a conoscere varie realtà, impari a capire cosa vuol dire tolleranza, impari ad essere curioso verso l'altro da te (in alcune scuole del quartiere)
RispondiEliminae poi tutte queste botteghe che odorano di terre lontane ..
Fortunatamente pero' Fassi sta ancora li!
RispondiEliminaQuando sono andato via, nel '97 era già bellissimo. Mi piaceva passeggiarci di notte tardi, quando tornavo da lavorare e potevo guardare con calma ogni faccia che incontravo (di solito è la mia che fa paura) e d'estate fermarti dal cocomeraio a gesticolare con gente che manco ti chiedevi da dove venisse. Ci andavo apposta, da San Lorenzo. Però, chissà perché, nessuno mi consiglia di rimpiangere Roma.
RispondiEliminaperche territorialmente parlando è abbandonata.
RispondiEliminanon so dove vivi adesso sassicaia, ma roma è di nuovo trasandata, trascurata, puzzolente, sporca, rotta.
dovunque, quasi dovunque.
troppe macchine, troppo rumore, troppo sporco, troppa sciattezza, troppoa maleducazione, troppa arroganza
poca cura, poca assistenza alla povertà che aumenta, poca cultura, poca educazione
nei marciapiedi rotti, nelle piazze invase da macchine e abusivi, nei giardini incolti, nelle scuole cadenti, negli ospedali fatiscenti
tanta bellezza oltraggiata
l'esquilino più che altrove.
bellissimo e sanguinante
perche territorialmente parlando è abbandonata.
RispondiEliminanon so dove vivi adesso sassicaia, ma roma è di nuovo trasandata, trascurata, puzzolente, sporca, rotta.
dovunque, quasi dovunque.
troppe macchine, troppo rumore, troppo sporco, troppa sciattezza, troppoa maleducazione, troppa arroganza
poca cura, poca assistenza alla povertà che aumenta, poca cultura, poca educazione
nei marciapiedi rotti, nelle piazze invase da macchine e abusivi, nei giardini incolti, nelle scuole cadenti, negli ospedali fatiscenti
tanta bellezza oltraggiata
l'esquilino più che altrove.
bellissimo e sanguinante
perche territorialmente parlando è abbandonata.
RispondiEliminanon so dove vivi adesso sassicaia, ma roma è di nuovo trasandata, trascurata, puzzolente, sporca, rotta.
dovunque, quasi dovunque.
troppe macchine, troppo rumore, troppo sporco, troppa sciattezza, troppoa maleducazione, troppa arroganza
poca cura, poca assistenza alla povertà che aumenta, poca cultura, poca educazione
nei marciapiedi rotti, nelle piazze invase da macchine e abusivi, nei giardini incolti, nelle scuole cadenti, negli ospedali fatiscenti
tanta bellezza oltraggiata
l'esquilino più che altrove.
bellissimo e sanguinante